I diari di Serena e Francesca, cooperanti nel sud del mondo
Sui "Piceno News" i reportage di due ragazze picene, "caschi bianchi" in Perù ed Etiopia
10/10/2007 - Ogni settimana, per undici mesi, con un diario su “Piceno news”, il periodico on line dell’Amministrazione provinciale, Serena D’Angelo, 26 enne di Offida, laureata in Scienze Internazionali e Diplomatiche a Forlì, ha raccontato il periodo trascorso in Perù per svolgere servizio civile nel campo dei diritti umani. Un’esperienza straordinaria che la giovane ha descritto nella conferenza stampa tenutasi stamane a Palazzo San Filippo alla presenza del presidente della Provincia Massimo Rossi. Insieme a Serena c’era anche Francesca Bernabini, 26 anni di Folignano, che fra tre settimane partirà per l’Etiopia per vivere un’analoga avventura.
“Ho il piacere e l’orgoglio di presentare due concittadine impegnate nel campo dei diritti umani e della cooperazione allo sviluppo in contesti difficili come l’Etiopia e il Perù – ha esordito il presidente Rossi – è fondamentale valorizzare la loro esperienza presso la comunità territoriale per rendere consapevoli i nostri cittadini della realtà del mondo e costruire modelli di sviluppo sostenibili. Come afferma in un suo articolo l’eminente sociologo internazionale Naim Moisès – ha continuato Rossi – noi facciamo parte di quella piccolissima percentuale di persone che sanno leggere, scrivere e godono di un reddito accettabile e di diritti essenziali, ma la maggior parte degli esseri umani vivono in condizioni di povertà e sottosviluppo: scenari globali di cui dobbiamo tener conto per programmare le nostre scelte e ridurre squilibri pericolosi e insostenibili per il futuro dell’umanità”.
“Ho lavorato con l’associazione “Aprodeh” che difende i diritti umani in un paese, il Perù, sconvolto da oltre 20 anni di lotta tra guerriglia ed esercito regolare che ha causato migliaia di morti e grandissime sofferenze alla popolazione civile – ha spiegato Serena - il mio compito era quello di organizzare corsi di formazione sui diritti umani e offrire supporto ed assistenza ai familiari delle vittime della violenza politica. All’inizio mi sentivo un’intrusa in questo mondo straordinario, ma così lontano dalla realtà europea ed italiana. Poi, pian piano, mi sono immersa ed identificata totalmente, istaurando rapporti umani bellissimi che porterò sempre nel mio cuore. Ero di base nella capitale Lima – ha proseguito la giovane - città dalle mille contraddizioni dove, accanto a quartieri di lusso, sorgono periferie poverissime in cui manca di tutto. Ho vissuto un’emozione molto intensa quando, di ritorno in aereo, il 21 settembre, ho appresso che l’ex presidente Fujimori, responsabile di tanti crimini, sarebbe stato estradato dal Cile per essere processato: una vittoria per l’intera società peruviana, dopo numerose iniziative di sensibilizzazione a cui io stessa avevo preso parte”.
Francesca Bernabini, 26 anni di Folignano, anche lei laureata in Scienze Internazionali e Diplomatiche a Forlì con molte esperienze all’estero alle spalle, tra cui un tirocinio nell’Ambasciata italiana a Namibia, trascorrerà 12 mesi in Etiopia. Per conto dell’associazione “LVIA” (Associazione Italiana Volontari Laici) che si occupa di cooperazione e sviluppo, opererà a Moyale, piccolo villaggio di religione musulmana al confine con il Kenya dove vivono due gruppi etnici: i “Borana” che praticano l’allevamento di capre e vacche ed i “Gherri” di discendenza somala dediti all’allevamento di dromedari.
“Da piccola ho trascorso quattro anni in Nigeria e quando la maestra mi chiedeva che avrei fatto da grande rispondevo l’operatrice umanitaria in Africa, un continente verso cui ho sempre avuto grande passione ed interesse – ha spiegato Francesca - a Moyale saremo tre italiani, il resto sarà personale locale e lavoreremo per migliorare le tecniche di allevamento e la collaborazione tra i due gruppi etnici spesso in conflitto per l’acqua e i pascoli, risorse preziosissime in queste terre così aride”.
Il Presidente della Provincia ha infine ricordato l’impegno dell’Ente nel campo della cooperazione internazionale con il progetto “La solidarietà spicca il volo”, che vedrà 15 giovani vivere un’esperienza nel Sud del mondo con attività delle ONG del territorio o l’iniziativa “Otto per mille dell’edilizia scolastica” che ha permesso di accantonare risorse che saranno utilizzate per costruire una scuola in Etiopia.
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