Sotto l'Alto Patronato della Presidenza della RepubblicaCon il Patrocinio del Segretariato Sociale RAI
LA GIORNATA MONDIALE
La Giornata mondiale dei malati di lebbra è un grande appuntamento di solidarietà che si rinnova da cinquant’anni. Capi di Stato, autorevoli ricercatori, persone semplici, offrono il proprio contributo alla celebrazione di questo evento.
Istituita nel 1954 da Raoul Follereau, scrittore, poeta e giornalista francese che per il suo impegno nella lotta alla lebbra fu definito “apostolo dei malati di lebbra”. Follereau inseriva la lotta alla lebbra in un impegno più ampio di lotta ad ogni forma di emarginazione e di ingiustizia. Costante è stato il suo impegno per la pace.
In Italia l’iniziativa è promossa dall’Associazione italiana Amici di Raoul Follereau – AIFO.
L’AIFO, grazie al sostegno di centinaia di migliaia di italiani, in 44 anni di attività, ha contribuito alla cura di oltre un milione di malati di lebbra destinando 115 milioni di Euro a progetti nei paesi a basso reddito.
In media, 820 persone si ammalano ogni giorno (dati del 2005). Si stima che siano almeno altrettanti, quotidianamente, i casi non identificati.
In realtà nessuno può dire esattamente quanti siano i malati nel mondo. Di fatto quando si avviano piani di ricerca dei casi di lebbra in aree poco raggiungibili si continuano a scoprire numerose persone affette dalla malattia. Tra loro la percentuale dei bambini rimane alta. Ciò indica un alto livello d’infezione.
DOVE
L’hanseniasi è diffusa essenzialmente in quella che viene definita la cintura della povertà, area in cui vivono un miliardo e 300 milioni di persone che sbarcano il lunario con meno di un euro al giorno. Nel 2005 si sono registrati 299.036 nuovi casi nel mondo, mentre i casi in trattamento ammontavano il 31/12/2005 a 222.562.
CHE MALATTIA È
Una malattia contagiosa causata dal Mycobacterium leprae, bacillo isolato nel 1873 da Gerhard Armauer Hansen. Da allora la malattia è definita Hanseniasi o Morbo di Hansen ed i malati hanseniani.
Anche se la malattia è perfettamente curabile, ancora oggi le si accompagna spesso un pesante stigma sociale che vede le persone che ne sono state affette, anche se guarite completamente, considerate “diverse” e socialmente emarginate.
Il bacillo, inizialmente, distrugge i nervi periferici provocando insensibilità; a causa dell’insensibilità vengono quindi danneggiati i tessuti e si determinano le mutilazioni. Se non trattata, provoca danni progressivi e permanenti a pelle, nervi, arti ed occhi.
LA CURA
Solo nel 1940, con il dapsone, si cominciò ad avere una cura, ma il farmaco andava assunto per tutta la vita ed aveva il solo effetto di rallentare l'avanzata della malattia. È dai primi anni 80, con l'introduzione della polichemioterapia (rifampicina, clofazimina e dapsone), che finalmente dalla lebbra si può guarire.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità – OMS raccomanda la polichemioterapia dal 1981. Da 5 a 20 anni è il periodo d’incubazione del bacillo che causa la malattia.
Da 6 mesi a due anni dura il periodo di trattamento farmacologico.
Si stima che circa 10 milioni di persone subiscano oggi le conseguenze fisiche e sociali della malattia.
LA 54a GIORNATA MONDIALE
Domenica 28 gennaio migliaia di volontari AIFO offriranno nelle piazze italiane il “Miele della solidarietà”. Il miele utilizzato per questa iniziativa proviene da piccoli produttori delle aree rurali della Croazia e dello Zambia attraverso il circuito del Commercio equo e solidale.
I sacchetti di iuta che conterranno i vasetti sono confezionati dagli ex malati di lebbra del Progetto Sumana Halli a Bangalore in India, sostenuto dall'AIFO. Con questa scelta l’AIFO intende confermare il suo impegno nella creazione di rapporti basati sulla giustizia e sulla solidarietà.
In preparazione alla Giornata, giungeranno in Italia volontari e operatori dei progetti AIFO in Brasile, i Testimoni di Solidarietà, per tenere conferenze e dibattiti presso scuole, parrocchie, piazze e istituzioni di ogni genere, al fine di sensibilizzare e informare sul problema della lebbra del mondo e sull'opera dell'AIFO. Alla Giornata mondiale dei malati di lebbra ed alle iniziative dell'AIFO ad essa legate è stato concesso, negli ultimi quattro anni, l'Alto Patronato della Presidenza della Repubblica Italiana e nell'ultimo anno il Patrocinio del Segretariato Sociale RAI.
L’IMPEGNO DI AIFO PER LA LEBBRA NEL 2005 (con particolare riferimento al Brasile)
Indicatore | Italia | Brasile |
Speranza di vita (anni) | 79 | 68 |
Mortalità infantile (su 1000 nati vivi) | 06 | 32 |
Medici (x 100.000 abitanti) | 554 | 127 |
Tasso di alfabetizzazione | 98% | 85% |
I dati ufficiali dell’OMS registrano 38.410 nuovi casi di lebbra in Brasile nell’anno 2005. Difficile ritenere che questi dati corrispondano alla situazione reale di un paese in cui i servizi sanitari coprono a malapena la metà del territorio nazionale. La nostra lotta contro la lebbra in Brasile è un impegno per garantire l’accesso alla salute alle popolazioni più svantaggiate. Per questo gli obiettivi dei nostri interventi sono:
- garantire l’accesso ai servizi sanitari nelle aree meno coperte
- individuare e curare i casi di lebbra nelle aree isolate
- realizzare interventi di prevenzione e cura della malattia per arrestare la diffusione del contagio
- educare la popolazione a nozioni sanitarie di base
- formare personale locale per garantire sul posto la costante presenza di operatori qualificati
- riabilitare fisicamente e reinserire socialmente i malati guariti
Complessivamente, i progetti sostenuti dall’Associazione nel 2005 hanno raggiunto 255.016 persone. I nuovi casi di lebbra diagnosticati nei progetti sostenuti da AIFO erano 35.000, di cui circa 12.000 in Brasile. Tutti questi nuovi casi di lebbra hanno ricevuto il trattamento con la MDT (polichemioterapia). Le altre attività legate alla lebbra hanno raggiunto 24.019 persone, compresi gli ex-malati seguiti dai progetti e le persone curate per complicazioni legate alla malattia. Spesso i benefici degli interventi raggiungono tutta la famiglia, per cui il numero reale dei beneficiari è molto più alto.
L’impegno dell’AIFO in Brasile nel 2006 è stato di circa 474.000 euro
Consultare la scheda allegata in pdf
Approfondimenti
www.aifo.it www.ilep.org.uk www.who.int/lep/ www.smartino.ge.it/dermatrop