Speciale Nuoto-Europei di Budapest, Re Magno non abdica
ilmascalzoneSportivo, il Nuoto sul mascalzone a cura di Pietro Lucadei. Magnini vince i 100 in 48"79 davanti a Nystrand e van den Hoogenband. La Federazione rivendica l'oro di Facci nei 200 rana. Il Presidente Barelli:" Decisione superficiale. Ha toccato con due mani!" BUDAPEST, 2006-08-04 - Giornata di gloria. Giornata di rabbia. Re Magno non abdica. Vince i 100 stile libero e illumina la 28esima edizione dei Campionati Europei macchiata, però, dal clamoroso errore commesso ieri: la squalifica di Loris Facci nei 200 rana priva di senso. Magnini fin dalla vigilia aveva dichiarato di puntare solo ed esclusivamente all'oro ma, con il bicampione olimpico e primatista mondiale Pieter van den Hoogenband alla porta, l'impresa è da considerare eccezionale. Oltretutto si sa, confermarsi è sempre più difficile, soprattutto se si tratta della terza volta. Il feeling di Filippo Magnini con i 100 stile libero nasce ai Mondiali di Barcellona 2003 col sesto posto nella 4x100. L'esplosione l'anno dopo, proprio agli Europei di Madrid, col successo sul campione in carica, guarda caso l'olandese VDH, in 48"87; quarto tempo mai nuotato agli Europei reso poi irrisorio ai Mondiali con la finale più veloce della storia e il titolo iridato in 48"12. Nell'occasione van den Hoogenband non c'era, bloccato da una serie di infortuni alla schiena. Qui il rientro. Il gran duello. La scintilla si accende nei 200 stile libero con l'olandese (unico a battere l'australiano Ian Thorpe, peraltro alle Olimpiadi di Sydney) che si impone in 1'45"65 sull'immancabile Massimiliano Rosolino (1'47"02) e su Magnini (1'47"57) che conferma il bronzo del 2004. Poi, finalmente, i 100. I due giocano a nascondersi ma le semifinali danno già un'indicazione veritiera: Magnini è l'unico a scendere sotto i 49". La finale è una lunga sofferenza. Lo stacco dai blocchi di Pippo è il più lento degli otto; al passaggio è settimo in 23"82. Avanti lo svedese Stefan Nystrand, il frandese Frederick Bousquet e, ovviamente, van den Hoogenband. Tutto si decide negli ultimi 50. Magnini viene fuori ma, passato VDH, Nystrand è ancora avanti. Per recuperare si scompone, dà tutto quello che ha di gambe e ce la fa solo al tocco: 48"79 contro il 48"91 dello svedese e il 48"93 di van den Hoogenband. Oro. Ancora oro dopo gli Europei e i Mondiali. Il regno di Pippo è salvo, ma che sofferenza. "Il re sono ancora io", dichiara con soddisfazione Magnini che poi racconta come i 200 stile libero ne abbiano condizionato la prestazione. "L'avevo detto alla vigilia - spiega - se avessi nuotato il mio tempo non ce ne sarebbe stato per nessuno e forse così sarebbe stato se non avessi disputato due volte i 200 in poche ore. Dopo il 47"62 lanciato in staffetta sapevo di valere il 48"2, 48"3. Invece la fatica per il bronzo dei 200 si è fatta sentire soprattutto negli ultimi metri. Ho vinto soffrendo, aggrappandomi alla volontà, alla determinazione. Era troppo importante confermarsi, lanciare un messaggio a tutti in vista di Mondiali e Olimpiadi". Ora le due staffette. "Mi piacerebbe chiudere gli Europei con cinque medaglie - conclude Magnini, già oro anche con la 4x100 - Con il mio allenatore Claudio Rossetto abbiamo deciso di disputare più gare possibile per esplorare la reazione del fisico al carico: ho ancora 4x200 e 4x100 mista, peccato per il nubifragio che ha posticipato le semifinali a poche ore dalla finali dei 200 sl altrimenti avrei potuto anche disputare i 50. Ai Mondiali sarà diverso. L'obiettivo primario restano i 100 e senza rischiare". Purtroppo la gioia per il successo di Filippo Magnini si mischia alla rabbia per l'oro negato a Loris Facci nei 200 rana. Le immagini televisive hanno eliminato ogni dubbio: la vittoria era regolare, senza la presunta virata a una mano che ne ha prodotto la squalifica. Una beffa della quale la Federazione ha chiesto spiegazione alla LEN ricevendo una risposta imbarazzata: "Le regole della Federation Internationale de Natation non permettono di modificare l'assegnazione delle medaglie seppur aveste ragione. La prova televisiva non è ammessa e il giudice ci ha confermato di aver visto l'infrazione". Una squalifica scandalosa che nega a Facci, autore del miglior tempo dei 200 rana sia in semifinale (2'12"01) sia in finale (2'11"91), un oro stravinto. Rigettato il ricorso per la decisione del giudice di corsia, la portoghese Ana Patacas; rigettato il successivo appello da una giuria composta dall'altro portoghese Victor Nogueira, dal britannico Alan Clarkson, dal norvegese Sven Folvik e dal lussemburghese Nory Kruchten; alla Federazione non resta che esprimere con fermezza il proprio dissenso, la propria rabbia. "Il regolamento deve essere cambiato - afferma con vigore il Presidente Paolo Barelli - Non è possibile che un giudice di qualsivoglia nazione, magari senza tradizione né storia, possa sottrarre una medaglia con una decisione priva di fondamento. Un ricorso deve essere esaminato con attenzione, il nostro è stato valutato con pressapochismo. Il Presidente della LEN, Bartolo Consolo, mi aveva assicurato che avrebbero esaminato il caso in appello con grande attenzione, invece dopo pochi minuti la pratica era già chiusa e la medaglia d'oro al collo del polacco Slawomir Kuczko. Considero questa velocità di analisi una mancanza di riguardo nei confronti di una Federazione da sempre vicina alla LEN e da sempre al centro del movimento natatorio mondiale. Probabilmente - continua Barelli - non abbiamo lo stesso peso politico di altre federazioni. Altrimenti non capisco perché non sono stati squalificati altri atleti che nelle gare a rana hanno sgambato a delfino, o Laszlo Cseh autore di un'evidente falsa partenza". Di casi storici, inoltre, ce ne sono tantissimi: basti pensare al titolo mondiale conquistato nei 200 farfalla dalla polacca Otylia Jedrejczak nonostante abbia toccato a una mano (esclusa dal podio Caterina Giacchetti, quarta), oppure l'oro olimpico di Kosuke Kitajima nuotato con un 200 rana delfinato. Solo l'olimpionico Aaron Peirsol è riuscito a fermare i Giochi di Sydney per cancellare la squalifica nei 200 dorso per una subacquea oltre i 15 metri, poi rientrata con la prova video. "Si vede che gli Stati Uniti contano molto più di noi - continua Barelli - Resta tanta rabbia ed amarezza. Le immagini televisive mostrano chiaramente che Facci ha virato ai 150 metri toccando con due mani. Non capisco come sia possibile che nell'era della tecnologia si squalifichi un atleta che vince un oro europeo senza neanche consultare un monitor di servizio! Facci, la Federnuoto e l'intero movimento natatorio italiano hanno subito un grave torto. Per noi il campione europeo dei 200 rana è Loris Facci. Sarà premiato ai Campionati Italiani di Pesaro con l'assegno di 10.000 euro destinato a tutte le medaglie d'oro di Budapest. Restano la solidarietà delle altre federazioni, le immagini televisive che ci danno ragione e la rabbia per aver subito un torto di una gravità enorme". Oltre all'oro di Magnini e al caso Facci, la giornata ha regalato anche altre pillole di emozioni tra cui il quarto posto di Federico Colbertaldo nei 1500 in 15'04"06 (record juniores), il sesto posto di Christian Galenda nei 100 sl in 49"41, il quinto e sesto posto di Francesca Segat ed Elena Gemo nei 100 farfalla in 59"23 e 59"44. Pochi sussulti, invece, dall'arena dei tuffi dove Brenda Spaziani e Valentina Marocchi si sono piazzate quarte nel sincro piattaforma nonostante il record di punti (295,32), e Nicola Marconi e Massimiliano Mazzucchi hanno ottenuto rispettivamente il settimo (409) e nono posto (397) nel trampolino 3 metri. clicca qui per consultare gli Azzurri in gara domani clicca qui per consultare i risultati degli Azzurri clicca qui per consultare le schede degli Azzurri clicca qui per consultare il programma completo foto deepblueye.com/scala
EUROPEI DI BUDAPEST RISULTATI AZZURRI E RIEPILOGO MEDAGLIE
| 1500 stile libero M - Finale R.I. Emiliano Brembilla, 14'58"65, 24/8/1997, Siviglia 4. Federico Colbertaldo p.p. RNJ 15.04.06 200 stile libero F - semifinale R.I. Federica Pellegrini, 1'57"92, 10/4/2005, Riccione 13. Flavia Zoccari p.p. 2.01.31 eliminata Federica Pellegrini ha rinunciato 100 farfalla M - semifinali R.I. Mattia Nalesso, 52"77, 7/8/2005, Pesaro 5. Rudy Goldin p.p. 53.11 qualificato 6. Mattia Nalesso 53.17 qualificato 100 stile libero M - Finale R.I. Filippo Magnini, 48"12, 18/7/2005, Montreal 1. Filippo Magnini 48.79 6. Christian Galenda 49.41 50 dorso F - semifinale R.I. Elena Gemo, 29"18, 27/3/2006, Riccione 11. Elena Gemo 29.47 eliminata 16. Valentina De Nardi 29.72 eliminata 200 dorso M - semifinale R.I. Emanuele Merisi, 1'57"70, 8/3/1996, Livorno 7. Luca Marin 2.00.69 qualificato 8. Mattia Aversa 2.01.15 qualificato 100 farfalla F - Finale R.I. Ambra Migliori, 59"11, 30/6/2004, Pesaro 5. Francesca Segat 59.23 6. Elena Gemo 59.44 50 rana M - semifinale R.I. Domenico Fioravanti, 27"72, 27/9/2001, Fukuoka 2. Alessandro Terrin 27.77 qualificato eliminati in batteria 200 dorso M Enrico Catalano DNS 200 stile libero F Alessia Filippi DNS RIEPILOGO 4^ GIORNATA TUFFI Piattaforma sincro F 4. Brenda Spaziani/Valentina Marocchi 295,32 Trampolino 3 mt M 7. Nicola Marconi 409,00 9. Massimiliano Mazzucchi 397,00 LE MEDAGLIE ITALIANE A BUDAPEST Oro (3) Filippo Magnini nei 100 sl Alessia Filippi nei 400 misti Italia nella 4x100 sl maschile Argento (4) Massimiliano Rosolino nei 400 sl Massimiliano Rosolino nei 200 sl Alessio Boggiatto nei 200 misti Paolo Bossini nei 200 rana Bronzo (8) Simone Ercoli nella 5 Km Italsincro nella prova a squadre Italsincro nel libero combinato Maria Marconi dal trampolino 1 m Christopher Sacchin dal trampolino 1m Filippo Magnini nei 200 sl Nicola e Tommaso Marconi nei 3m sincro Alessia Filippi nei 200 misti
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( da federnuoto.it)
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