Fermo, Palazzo dei Priori, venerdì 1 giugno ore 16
inaugurazione mostra
personale di Gino Del Zozzo
1 giugno-30 settembre 2007
Marisa Vescovo, curatore della mostra I PENSIERI SI SONO FATTI ROCCIA: PERSONALE DI GINO DEL ZOZZO, incontrerà i giornalisti venerdì 1 giugno alle ore 16, a Palazzo dei Priori, per una visita guidata alla rassegna che indaga e pone l’attenzione su un artista determinante per il risveglio culturale nazionale, in particolare marchigiano, dopo gli eventi bellici.
Sessanta opere, tra sculture, disegni, terrecotte, nonché parte della sua vastissima ed ancora inesplorata produzione letteraria e poetica: il mondo del lavoro in particolare contadino, gli animali, la donna madre, la maternità e la seduzione. Si tratta dei temi più cari che oggi è possibile ammirare nella città natale dello scultore, partendo dai primi lavori in creta, i ritratti e le figure in legno, sino ai lavori in pietra e in sasso di fiume.
Alle ore 17 seguirà l’inaugurazione alla presenza dei familiari e della figlia di Del Zozzo, degli autori dei saggi in catalogo e della autorità municipali, locali e regionali.
“I pensieri si sono fatti roccia”, personale di Gino Del Zozzo è la mostra che il Palazzo dei Priori di Fermo ospita dal 1° giugno al 30 settembre 2007. La rassegna, curata da Marisa Vescovo, vuole riproporre e portare all’attenzione un importante esponente della cultura marchigiana del secondo dopoguerra.
Più di 50 sculture, collocate all’interno della Sala dell'Aquila e delle sale attigue, intendono rappresentare l’intero percorso dell’artista dagli anni 35-40 circa sino alle ultime opere degli anni ’80, seguendo la sottile trama dell’amore e della dedizione che l’artista ha sempre riservato alla sperimentazione dei materiali: il legno, il sasso di fiume, la pietra serena, il diaspro verde, il granito, il calcare giallo o rosa, la pietra di silice, la breccia rosa, il gesso patinato, la terracotta, l’arenaria grigia, il marmo di Carrara. Raramente c’è stato un artista più sensibile di Del Zozzo all’eloquente bellezza del materiale impiegato, in cui cercava di dare forza al personaggio vivo, al suo moto vitale, al sentimento, che voleva incarnare nella “figura”, così come in “ritratti” quali: “Milvia” (gesso colorato,1935), “Mio figlio” (gesso patinato, 1936 ), “Ritratto di famiglia” (terracotta,1938 ), “Ritratto di Mimma” (marmo di Carrara, 1938), “Marzia” (terracotta, 1941). In mostra anche le tematiche più care e frequentate a partire dal mondo del lavoro, in particolare quello contadino, per proseguire con la donna-madre-maternità-attesa-seduzione, gli animali, partendo dai primi lavori in creta, ai ritratti e figure in legno, sino alle opere in pietra e in sasso di fiume. Si potranno ammirare anche alcuni disegni, nonché una nutrita documentazione fotografica che consentiranno di comprendere meglio la figura e l’opera di Del Zozzo nell’ambito del panorama artistico dei suoi anni. Alle mode, alle cosiddette avanguardie Del Zozzo ha sempre risposto con una sua modernità culturale, una sua etica artistica che lo vuole autonomo e distaccato. Emblematici in questo senso ”Martire coreano” (granito, 1949), “Il pugile” (calcare giallo,1953 ); ma anche facendo poi sua la tragica inquietudine della cultura europea, che lo spingeva a cercare una soluzione convincente contorcendo sempre più le forme, semplificando, e ribaltando coraggiosamente i piani delle sue sculture, come in “Genocidio” (pietra serena, 1971), e “Contorsionista” (diaspro verde, 1973). Del Zozzo, che fu anche pittore e poeta, partecipa al risveglio culturale nazionale, in particolare marchigiano, dopo la buia parentesi della guerra, facendo parte del gruppo “i cinque artisti marchigiani”: Dania, Peschi, Tomassetti e Tulli; mentre frequentò assiduamente Ciangottini, Cantatore e Licini.
Il catalogo comprende oltre alle immagini di tutte le opere in mostra, i saggi di Stefano Papetti e Marisa Vescovo e note di Milvia Del Zozzo, Andrea Brigliadori, Davide Argnani e Rosanna Ricci che offrono momenti e spunti assai significativi delle vicende artistiche ed esistenziali dell’artista.
La personale di Gino Del Zozzo è parte di un più ampio programma che l’Amministrazione Comunale sta realizzando per sottolineare e dare spessore all’arte e ai talenti locali. Anche grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio e al sostegno della famiglia, Fermo gli rinnova il doveroso tributo, dopo oltre vent’anni anni dall’ultima personale. Varie sono le sue opere ancora presenti in città e che ritroveranno così un rinnovata ed ammirata attenzione.
Note utili:
SEDE E PERIODO: Fermo, Palazzo dei Priori, 1 giugno-30 settembre 2007
INAUGURAZIONE: 1 giugno, alle ore 17
INGRESSO: intero € 3,00, ridotto € 2,00 comprende l’ingresso alla mostra e al Polo Museale di Palazzo dei Priori.*
ORARIO: dal 02/06 al 15/06 e dal 16/09 al 30/09 feriale 10,00-13,00/15,30-18,00 festivi 10,00-13,00/15,30-19,00, lunedì chiuso escluso festivi;
dal 16/06 al 15/09 feriali e festivi 10,00-13,00/16,00-20,00 tutti i giovedì di luglio ed agosto e dal 10 al 20 agosto apertura serale 21,00-23,00.
INFORMAZIONI E VISITE GUIDATE: soc. coop. “Sistema Museo”, tel. 0734/217140, fax 0734/215231, e-mail: museidifermo@comune.fermo.it
*BIGLIETTO UNICO: Il protocollo d’intesa siglato il 16 maggio scorso fra Comune e Arcidiocesi per la messa in rete dei musei civici e la creazione di un biglietto unico a tariffa agevolata darà diritto ad una serie di sconti presso gli esercizi commerciali convenzionati. Il biglietto unico partirà dal mese di luglio: si potranno visitare tutti i musei della Città (Pinacoteca, Museo Archeologico, Cisterne romane, Teatro dell’Aquila, Musei Scientifici di Villa Vitali, Museo Diocesano, Oratorio di S. Monica e Duomo) con uno sconto di 1 € sul prezzo normale ed una serie di agevolazioni presso ristoranti, alberghi e stabilimenti balneari. Per l’estate 2007 sarà compreso nel biglietto unico l’ingresso alla mostra di Gino Del Zozzo “I pensieri si sono fatti roccia” allestita a Palazzo dei Priori. Tariffe biglietto unico: intero € 7,50, ridotto € 4,50 con durata settimanale.
Fermo, 30 maggio 2007