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Da sinistra Diego Romano Perinelli di Viterbo (Farmacia), Alessandro Passarelli, coordinatore della giuria universitaria per Musicultura, Marta Bolognini (Lettere e Filosofia), Roberto Balestra (Scienze Della Comunicazione), Mario Spolitu di Praia a mare, Cs (Giurisprudenza), Leonardo Lupinelli di Macerata (Biologia della nutrizione), Michele Cirillo di Gravina in Puglia, in provincia di Bari (Matematica), Laura Teneriello (Lettere e Filosofia), Alessandra Chiusaroli (Lettere e Filosofia), Annalisa Dichiara (Lettere e Filosofia), Valeria Colosi di Tolentino (Chimica e Tecnologia Farmaceutica).
Seduti, da sinistra: Mariangela Pupillo di Abriola, Pz (Farmacia), il professore Piero Angeli delegato dell’Università di Camerino, la professoressa Barbara Pojaghi delegata dell’Università di Macerata, Caterina Giacoppo di Catania (Farmacia).
Audizioni Live: giurati universitari all’ascolto
Al fianco della giuria tecnica una rappresentanza di giovani fruitori di musica:
gli studenti delle Università di Camerino e Macerata
Partner d’eccezione per Musicultura, gli Atenei delle Università di Macerata e Camerino, uniti sotto il sigillo di UniMarche, anche in questa XX edizione si ritrovano al fianco della manifestazione.
Dall’inizio delle Audizioni, una rappresentanza di studenti provenienti dalle due Università infatti, è impegnata nel ruolo di giura consultiva. Seduti accanto agli esperti del settore, saranno gli studenti-giurati, al termine delle dieci giornate, a consigliare la giuria tecnica sui nomi dei sedici artisti che accederanno alla fase successiva del concorso.
Già in queste prime giornate di esibizioni, i ragazzi si sono mostrati in sala molto attenti all’ascolto, intervenendo al termine delle esibizioni degli artisti con domande pertinenti, e cogliendo anche gli aspetti più curiosi dei brani e della personalità di quanti si sono esibiti.
Questi “neo giurati” provengono da città e facoltà diverse, ma sono tutti accumunati dalla passione per la musica: Roberto Balestra (Scienze della Comunicazione), Marta Bolognini (Lettere e Filosofia), Alessandra Chiusaroli (Lettere e Filosofia), Michele Cirillo (Matematica), Valeria Colosi (Chimica e Tecnologia Farmaceutica), Annalisa Dichiara (Lettere e Filosofia), Fabrizio Gelindo (Giurisprudenza), Caterina Giacoppo (Farmacia), Leonardo Lupinelli (Biologia della nutrizione), Francesco Pacilè (Giurisprudenza), Diego Romano Perinelli (Farmacia), Mariangela Pupillo (Farmacia), Benedetta Sercecchi (Lettere e Filosofia), Mario Spolitu (Giurisprudenza), Laura Teneriello (Lettere e Filosofia), Mariannina Vacchiano (Giurisprudenza).
Mariangela Pupillo, Università di Camerino, ha raccontato: “Mi occupo della radio universitaria e mi piace la musica, perciò un po’ immaginavo quello che mi aspettava, ma non pensavo potesse essere un’esperienza così forte, molto bella. Con gli altri giurati, ci confrontiamo ciascuno con i propri gusti, le proprie preferenze, ma alla fine riusciamo a trovare sempre un punto di incontro sulle valutazioni che facciamo ogni sera”.
Per Roberto Balestra, Università di Macerata “è molto interessante ascoltare la giuria tecnica, che dimostra esperienza da vendere e personalità, sia nelle domande che fanno che come si porgono con gli artisti. Personalmente cerco di ascoltare fino in fondo tutte le canzoni, osservare la musica da tutti i punti di vista, dalle performance sul palco, alla voce, fino ai testi. È sicuramente un’esperienza positiva, mai fatta prima: mi piace lo spazio che viene dato in generale agli studenti e l’interazione che c’è con gli altri”.
Coordinatori dei progetti che uniscono gli Atenei a Musicultura, altri due giurati “universitari” si ritrovano al fianco dei ragazzi in questa esperienza: la professoressa Barbara Pojaghi dell’Università di Macerata ed il professore Piero Angeli, dell’Università di Camerino.
“Mi piace molto questo contesto, soprattutto mi interessa molto la fase delle Audizioni: è molto particolare, è un lavoro in itinere che ci porterà allo Sferisterio, e in cui ogni cantante in gara valorizza ciò che sa fare e racconta quello che la musica rappresenta. E’ bello poi vedere le esibizioni, fianco a fianco, degli artisti più esperti e di quelli più acerbi, portatori di nuove realtà.”
Per il professore dell’Ateneo camerte Piero Angeli: “Anche se non sono un esperto musicale sto vivendo una bellissima esperienza, il confronto con i critici e gli esperti della giuria tecnica è un momento di raffronto e di continua crescita. Una manifestazione con artisti sempre diversi e innovativi fa di Musicultura un festival interessante e unico.”
Terminate le Audizioni Live, i ragazzi della giuria avranno un ruolo di primo piano anche in tutta l’edizione del festival: nel corso della fase di selezione che dai sedici finalisti porterà agli otto vincitori, saranno protagonisti delle puntate settimanali di Radio Uno Rai, ospiti di Alma Grandin in Radio Campus, con commenti e opinioni sui brani dei 16 finalisti in concorso, mentre durante le serate finali, gli studenti della giuria saranno chiamati ad assegnare ad uno degli otto vincitori il premio Unimarche per il “Miglior testo”, del valore di 2.500,00 euro.
12 febbraio
Premio Sisme alla pugliese Erica Mou
E nella chat della web tv che ogni sera manda in diretta le Audizioni Live,
insieme alla blogger Alessandra Carnevali di Festival.Blogosfere.it
anche Paolo Giordano, giornalista e critico musicale de Il Giornale
Lunga e intensa la serata di giovedì 12 febbraio per le Audizioni Live di Musicultura, che hanno ospitato ben sei concorrenti, anziché cinque come solito: un artista infatti, Renato Mastroianni, ha dovuto anticipare la sua esibizione, prevista per domenica 15 febbraio.
Nonostante la tarda ora, il pubblico in sala e quello via internet ha seguito le performance dei concorrenti fino alla fine.
Tra le curiosità della web tv, curata da Fabio Curzi e Antonio De Luca, in queste ultime sere è stata la partecipazione di “special guest” della chat, come la blogger Alessandra Carnevali del noto blog dedicato alla musica italiana e ai festival (festival.blogosfere.it), e Paolo Giordano, giornalista e critico musicale (Il Giornale).
Ecco le proposte musicali per la sera di giovedì 12 febbraio: Federico D’Annunzio (Porto San Giorgio – Ap), Cristian Grassilli (Baricella –Bo), Marco Iecher (Roma), Renato Mastroianni (Roma), Erica Mou (Bisceglie – Ba), Fabrizio Zanotti (Ivrea – To).
GLI ARTISTI
Ad aprire la serata l’ultimo marchigiano in gara, Federico D’Annunzio (Porto San Giorgio – Ap), che ha proposto tre brani, differenti tra loro, ma accomunati da un’attenzione tutta speciale ai temi trattati. Il primo brano “Poco molto”, ha parlato della relatività delle cose, il secondo “Riflesso”, ha toccato invece una tematica delicata e, purtroppo, troppo frequente tra i giovani di oggi, l’anoressia. L’ultimo, “Sogni tra i capelli”, un testo che Federico ha scritto quando ancora viveva a Milano è un pezzo generazionale, che cioè parla della condizione dei trentenni, quella della via di mezzo tra un mondo che non gli appartiene più, l’adolescenza, e uno che non gli appartiene ancora, l’età adulta. Federico, che per alcuni pezzi è stato accompagnato da una sezione d’archi, ha precisato che anche solo con la su band si trova a suo agio e sceglie i propri arrangiamenti in base all’occasione. Intervistato su che cosa pensa della figura dello stage manager, visto che spesso ne assume le vesti, ha risposto che lo stage manager è l’unico che riesce ad aiutare un artista nel migliore dei modi, visto che ne capisce i reali bisogni. Questa breve riflessione è servita alla giuria come spunto per ringraziare i tecnici, i quali rendono possibile tutte queste serate di musica live.
Seconda la pugliese Erica Mou (Bisceglie – Ba), che a soli 18 anni, è in assoluto la concorrente più giovane di questa edizione del festival. Erica si presenta sul palco in modo essenziale, da sola con l’accompagnamento della chitarra o del pianoforte, o al massimo di una loop machine. “Uso la loop machine” – ha spiegato Erica – perché mi diverto, stando attenta però a non eccedere per evitare di annoiare il pubblico”. I suoi brani, “Oltre”, “Domenica”, “Fili”, hanno mostrato originalità e un modo inconsueto di proporre le sue composizioni, fatte di testi prosaici e di riflessioni in grado di far vedere agli spettatori cose che forse non riescono a vedere o non vedranno mai. Erica ha spiegato che non le piace ispirarsi a nessun artista ma di voler solo raccogliere da quello che la circonda spunti per raccontare ciò che la colpisce di più. Una scrittura intimistica, fatta, si, di esperienze piccole, ma espresse con una competenza tipica di un artista già affermato. La sua è stata a fine serata giudicata l’interpretazione più originale.
E’ stata poi la volta di Marco Iecher (Roma), che ha tentato con il brano “Darti un sorriso”, di trovare un sistema universale per fa sorridere le persone tristi, e ha poi indagato con “Nuvole” la sindrome di Stoccolma, quella sindrome che porta i soggetti rapiti a mostrare atteggiamenti positivi nei confronti dei loro carcerieri. Abituato a suonare con il suo gruppo nei locali romani dal 1996, non ha potuto contenere la sua emozione di affrontare il giudizio di una giuria sempre attenta, in grado di notare tutte le particolarità dell’artista, sia musicali sia personali. Marco, musicalmente, propone testi giovani e orecchiabili, umanamente, presenta un modo di fare familiare e accattivante nei confronti del suo pubblico.
Fabrizio Zanotti (Ivrea – To), quarto ad esibirsi, è stato accompagnato da un folto gruppo di musicisti che ha richiesto un po’ più di tempo per la preparazione del palco. Fabrizio ha dedicato la sua prima canzone alla sua città, Ivrea, descrivendone l’aspetto solitario e silente, quello che è possibile vedere in piena notte, quando tutto tace e quando l’artista, uscito dai suoi concerti, può distendere ogni tensione. Il cantante torinese, che scrive musica da quando aveva 6 anni è cresciuto con la musica, trasmessagli dalla sua famiglia, una musica impegnata e ricca di contenuti. Ed è proprio questo substrato a condizionarlo nelle stesura di suoi testi, che sono sempre finalizzati a modificare in qualche modo il cuore di chi li ascolta, nella convinzione che la musica debba trasmettere non solo emozioni ma anche contenuti. Gli spunti per i suoi lavori sono presi sia dalle scenografie di film di registi importanti, come Monicelli e Montaldo, sia dal proprio vissuto. Toccante e quasi folkloristica la canzone “Matrioska” dedicata alle tante donne dell’Est presenti in Italia che sono costrette a lasciare la loro famiglia e i loro affetti alla ricerca di un lavoro.
Il fuori programma, Renato Mastroianni (Roma), salito timidamente sul palco, si è scusato per l’inconveniente, ha ringraziato per la disponibilità mostratagli dall’associazione e ha esordito con il brano “Babbo Natale”. La sua apparente ingenuità ha fatto da cornice ad una serie di riflessioni toccanti su una vita difficile, fatta di mancanza d’amore, scelte sbagliate, incomprensione. Il brano “Il dottore spaziale” è stata una sorta di bilancio delle tre fasi della sua vita: una gioventù tormentata, un’età adulta fatta di rimpianti e un futuro ancora tutto da costruire. Riflessioni non scontate che solo esperienze limite, come la droga e il carcere, possono ispirare. Il veneziano ha poi colorito il tutto con un intervista ironica e fuori dal comune, che ha divertito sia la giuria sia il pubblico, persino gli spettatori in diretta web, che, al momento della sua esibizione, hanno manifestato tutta la loro approvazione. Renato, alla sua prima volta dal vivo, ha fatto conoscere al pubblico un nuovo personaggio, nato dall’apparente ingenuità di un bambino, e dalle riflessioni mature, proprie di un adulto.
Ultimo della serata l’emiliano Cristian Grassilli (Baricella – Bo), per il secondo anno consecutivo a Musicultura poiché reduce dell’esperienza del 2008 in cui ha vinto il premio per Imaie alle serate finali. Ad un primo brano sentimentale “Canzone d’Amore”, eseguito da solo al pianoforte, ha accompagnato due pezzi decisamente rock, tra cui l’originale “Arriva il grano”. Cristian ha mostrato competenza espressiva in entrambi i generi proposti e quando gli è stato chiesto in quale delle due vesti si sente più a suo agio, ha riposto di sentirsi bene in entrambe, e di alternare i due generi in base al tipo di emozione che vuole trasmettere al pubblico.
A fine serata il Premio Sisme, un microfono Shure Sm58, per la migliore interpretazione, è andato all’innata carica espressiva della giovanissima Erica Mou. A consegnare il premio, a sorpresa, Giuliano Rossetti dell’Ufficio Stampa di Musicultura.
IL CALENDARIO
Sabato 14 febbraio la serata di audizioni vedrà le esibizioni di Famelika (Misilimeri – Pa), Gregor Ferretti (Porto Fuori – Ra), I Gatti Mezzi (Pisa), Valentina Lupi (Velletri –Rm), Walter Piva (Gela , Cl).
IL FESTIVAL
Dalle Audizioni che rappresentano la prima fase del concorso, usciranno i 16 finalisti. I loro brani verranno trasmessi sulle onde di Radio 1 Rai e saranno sottoposti al giudizio del pubblico, che potrà esprimere con il televoto la propria preferenza. Contemporaneamente essi verranno sottoposti al vaglio del Comitato Artistico di Garanzia che vanta sempre dei nomi di spicco e che quest’anno è composto da: Claudio Baglioni, Edoardo Bennato, Luca Carboni, Ennio Cavalli, Carmen Consoli, Simone Cristicchi, Niccolò Fabi, Lucio Dalla, Teresa De Sio, Tiziano Ferro, Giorgia, Mariangela Gualtieri, Vivian Lamarque, Dacia Maraini, Alda Merini, Gino Paoli, Vasco Rossi, Teresa Salgueiro, Michele Serra, Daniele Silvestri, Ornella Vanoni, Roberto Vecchioni, Sandro Veronesi, Antonello Venditti.
Saranno solo 8 i vincitori che potranno esibirsi sul palco dello Sferisterio durante le serate finali del festival - il 26, 27, 28 giugno – che quest’anno festeggia XX anni di attività nella musica. Il vincitore assoluto si aggiudicherà il Premio Banca Popolare di Ancona, del valore di 20.000,00 euro. Saranno inoltre assegnati la Targa della Critica (5.000,00 euro) e i premi Imaie, Siae e Unimarche (ciascuno di 2.5000,00 euro) rispettivamente per la migliore interpretazione, la migliore musica e il miglio testo.
Biografie artisti sabato 14 febbraio
FAMELIKA
(Misilimeri Pa)
I famelika nascono nel 1998 a Msilmeri (Pa) composti da Antonio Di Martino voce e basso , Enrico Orlando chitarra, Giusto Correnti batteria e Pippo Guagliardo chitarra e Simona Norato al piano dal 2008. Dopo una sperimentazione letteraria e musicale che avvicina il rock al cantautorato italo – francese, viene concepito “Maschere felici” (2006), un concept album che determina una profonda maturazione della band. Il video clip di “Ceneri spose” passa per diversi canali televisivi e sul web, mentre il brano “Giovà” diviene un piccolo cult della canzone di lotta contro la mafia. Nel 2008 la band inizia una nuova sperimentazione, i personaggi surreali di maschere felici lasciano il posto a protagonisti piovuti nella contemporaneità, i luoghi irreali lasciano il posto a collocamenti, cinema, fabbriche di porcellana, squallidi condomini.
Hanno diviso il palco con : Caparezza, Morgan Afterhouars, Meganoidi, Jovine, Bisca, 99 Posse, Giuliano Palma, radici nel cemento, Raf…e tanti altri.
I GATTI MEZZI
(Pisa)
I Gatti Mézzi nascono nel 2005 dal connubio artistico tra due pisani doc: Tommaso Novi, pianista, cantante e fischiatore d'eccellenza, e il chitarrista-cantante Francesco Bottai. Ad unirli è la passione per un tipo di composizione ironica, sperimentale, colta e irriverente, che scivola su melodie che spaziano dal jazz allo swing passando per le sonorità della musica popolare. Un mondo musicale di riferimento composto da grandi nomi della musica italiana come Giorgio Gaber, Paolo Conte, Fred Buscaglione e il jazz francese manouche alla Django Reinhartd.
Nel 2006 autoproducono il loro primo lavoro in studio 'Anco alle puce ni viene la tosse', nel 2007 esce la seconda autoproduzione 'Amori e Fortori'
Nel 2007 vincono il Premio Ciampi (Omaggio a Stefano Ronzani).
Stanno attualmente preparando il loro terzo lavoro, 'Struscioni', in uscita su etichetta SamWorld, prodotto da Mirco Mencacci.
VALENTINA LUPI
(Velletri - Rm)
Valentina Lupi inizia a scrivere a 16 anni ma solo nel 2000 riesce a pubblicare il suo EP “Nel sogno”, grazie al quale inizia a suonare nei più importanti locali di Roma.
Si esibisce anche al Roma Live Festival e all' Heineken Jammin Festival. Il suo primo lavoro discografico “Non voglio restare cappuccetto rosso” viene giudicato come “Miglior album d’esordio”al Premio Tenco 2006. Ma sono i numerosi e prestigiosi live la vera forza di Valentina.
Nel 2007 si esibisce nel concertone di Piazza San Giovanni.
E’ ospite di numerosi Festival.
In tour dall’inverno 2008 è anche impegnata nella realizzazione del suo secondo album e nella composizione di colonne sonore.
WALTER PIVA
( Gela – Cl)
Giovane cantautore siciliano inizia nel 2001 ad esibirsi sui palchi studenteschi della sua città proponendo da subito molti miei brani inediti.
Nel 2004 si trasferisce a Bologna per frequentare il Dams. Qui si iscrive ad un laboratorio di canto corale che gli permette di esibirsi nel coro "Alma Musica" con repertori classici (2006).
Alla fine del 2007 autoproduce in studio due brani "Lo straniero gioca in casa" e "Flussi d'incoscienza" che ricevono così tanti consensi da convincerlo a registrarne altri.
Il 2008 è un anno denso di attività: è finalista di Musicarte, con giuria artistica presieduta da Gatto Panceri; e’ ospite al "II Festival del Golfo"; frequenta per tre giorni a Roma il Tour Music Stage con insegnanti d'eccezione: Luca Pitteri, Robert Steiner, Franco Fasano; a Capodanno in Piazza San Francesco a Gela apre il concerto degli Zero Assoluto, Giò di Tonno & Lola Ponce in diretta su MediterraneoSat.
GREGOR FERRETTI
(Porto Fuori – Ra)
Gregor Ferretti, nato a Lugo di Romagna nel 1980, vive a Porto Fuori (Ra). Poeta e autore di testi, fin da giovane ha dimostrato una presenza attenta, nonché attiva, verso le forme di sperimentazione del linguaggio, pubblicando poesie in antologie e cataloghi di giovani poeti contemporanei. Diplomatosi mosaicista nel 1999 presso l’Istituto d’arte “ G. Severini ” di Ravenna, nel 2003, con ottimi risultati, consegue il diploma di “ Autore di testi ” presso il C.E.T di Mogol. Ed è proprio lo stesso Mogol a spingerlo a rompere la timidezza e diventare interprete dei suoi brani. Nel 2008 riceve importanti premi e riconoscimenti nazionali con il videoclip “Portuale”, nato da un inedito musicale che porta l'omonimo titolo, del quale è autore del testo, sceneggiatore ed interprete. Laureando in cinema e televisione al D.A.M.S di Bologna con la tesi “Portuale. Canzone e Videoclip”, è prossima l'uscita della sua prima raccolta di poesia “Conflitti postumi (1998-2008)” .