BASSO CHIENTI, SI RISCHIA DI PERDERE L’INTERO RACCOLTO IMPRESE AGRICOLE E COLDIRETTI MACERATA DENUNCIANO L’IMPOSSIBILITA’ DI USARE L’ACQUA PER IRRIGARE “Se non potremo usare l’acqua per irrigare le nostre colture perderemo l’intero raccolto”. E’ il grido d’allarme lanciato dalle imprese agricole del basso bacino del Chienti e da Coldiretti Macerata, sempre più preoccupate per la perdurante impossibilità di utilizzare i pozzi, bloccati da ordinanze comunali in attesa di risolvere il problema dell’inquinamento dell’area. “Ogni giorno che passa la situazione peggiora – denuncia il presidente Luciano Fuselli – e rischiamo seriamente di dover dire addio alla produzione 2006. Senza dimenticare che al danno si aggiunge la beffa di dover subire una situazione non certo causata dalle aziende della zona. Qualcun altro ha inquinato, ma chi ci sta rimettendo siamo noi”. Il direttore della Coldiretti maceratese, Luigi Masnari, ha chiesto alla Provincia un incontro urgente che dovrebbe svolgersi martedì. “La situazione deve essere risolta in tempi brevissimi – spiega – poiché non è possibile che le imprese agricole della zona vedano mettere a rischio la prorpia attività. Era già assurdo dover pagare le analisi dell’acqua per dimostrare che non era inquinata, ma ora si tratta di rimetterci l’intero raccolto”. La vicenda era nata in seguito a delle rilevazioni Arpam dalle quali si era scoperto che l’area del basso bacino del Chienti era inquinata da sostanze derivanti dalle imprese calzaturiere della zona. Due anni fa il Ministero aveva fatto perimetrare l’area, in attesa di procedere al piano di classificazione e ai lavori di risanamento. I lavori non sono mai partiti, mentre i cinque Comuni dell’area hanno emesso ordinanze restrittive sull’utilizzo dell’acqua dei pozzi sia per uso domestico che irriguo. COLDIRETTI MACERATA NEWS - 0733 2441 - 335 1038834