Addio Kurt Vonnegut
Si è spento a New York uno dei maggiori scrittori viventi, l’americano Kurt Vonnegut, all’età di 84 anni. A causarne il decesso sembra siano state le conseguenze cerebrali della accidentale caduta di un paio di settimane fa. Tra i suoi romanzi più noti "Le sirene di Titano" (1959), "Ghiaccio nove" (1963), "La colazione dei campioni" (1973), "Un pezzo da galera" (1979) e "Hocus Pocus" (1990), tutti mescolanti realismo, fantascienza, satira e psicanalisi. Soprattutto, Vonnegut è famoso per “Mattatoio n.5”, romanzo influenzato dalla sua esperienza di prigioniero di guerra a Dresda, che racconta la storia di un giovane americano che, per sfuggire dai terribili ricordi della guerra e per allontanarsi dai traumi provocati da una famiglia borghese, si rifugia nella fantasia immaginando di vivere sul pianeta Trafalmadore. Il romanzo fu portato sul grande schermo nel 1972 dal regista George Roy Hill, e fu interpretato di Michael Sacks e Ron Leibman.
Vonnegut era nato a Indianapolis l’11 novembre 1922, aveva studiato alla Cornell University, al Carnegie Institute of Tecnology e all'Università di Chicago. Ha lavorato come giornalista, ha insegnato e ha scritto, oltre a romanzi, anche racconti, saggi e commedie. Nonostante il successo, la sua vita è stata dolorosa. Sua madre si suicidò prima che lui si arruolasse per la Seconda Guerra Mondiale. Depresso, nel 1984 tentò egli stesso il suicidio con alcol e barbiturici. Il suo ultimo romanzo pubblicato è stato “Cronosisma” (1997), storia di un terremoto che costringe gli uomini a rivivere gli ultimi dieci anni della propria vita.
|