Novità in libreria: gli scritti autografi di Fidel Castro e James Brown
Il lìder maximo ripercorre le tappe più importanti della sua formazione umana e politica, il re del funk non nasconde nulla al lettore, nel bene e nel male: due importanti uscite targate minimum fax:
Fidel Castro "Prima della rivoluzione. Memorie di un giovane lìder" 250 pagine - euro 13
"Credo che Fidel Castro sia uno dei più grandi idealisti del nostro tempo, e che forse sia questa la sua maggior virtù, quantunque sia stata per lui anche il pericolo maggiore": così scrive Gabriel Garcia Marquez presentando Prima della rivoluzione, un eccezionale documento storico che raccoglie per la prima volta interviste, discorsi e riflessioni inedite di una delle personalità più controverse del Novecento. Il leader cubano ripercorre le tappe iniziali della sua formazione umana e politica: l'ambiente familiare e l'educazione ricevuta alla scuola cattolica; gli anni all'Università dell'Avana e il primo manifestarsi della sua coscienza rivoluzionaria; i congressi studenteschi in America Latina, la partecipazione attiva alla sommossa popolare del 1948 in Colombia, fino all'assalto alla caserma Moncadanel 1953, che segna ufficialmente l'inizio della rivoluzione cubana. Il libro è corredato da una galleria di immagini fotografiche che completa, insieme alle interviste e ai testi inediti, questo straordinario "ritratto del rivoluzionario da giovane".
James Brown "I feel good - L'autobiografia" 240 pagine - euro 13
James Brown, con gli oltre quaranta anni di attività, è uno degli artisti più influenti della musica contemporanea. Pochi musicisti possono dire di non aver mai utilizzato quell'irresistibile ritmo on the one da lui creato nel 1965 con "I feel good". E quasi nessuno - musicista o meno - può dire di non averlo mai ballato. L'uomo dietro quel ritmo si racconta adesso, con la sua voce inconfondibile, in questa autobiografia che ha il suono di un vero e proprio rap, sensuale, esplosivo, e a momenti torrenziale, ma sempre sincero. Nulla della vita di james Brown è nascosto al lettore, nel bene come nel male: l'apprendistato musicale, i primi successi ma anche i primi segni dell'irriducibile conflittualità con l'estabilishment discografico bianco; i mitici concerti all'Apollo Theatre negli anni Sessanta, che lo consacrano stella indiscussa del panorama soul, e la costruzione di un impero economico che non sarà immune da bancarotte e scandali; la vita privata segnata da burrascosi matrimoni e prevedibili divorzi, da amicizie influenti e da problemi con la legge.
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