Etichetta: Touch And GoBrani: From Nothing To Nowhere / Barnes / Good To Sea / How We Breathe / Walters / Subbing For Eden / Devil You Know / Blue Harvest / Torch / Bouquet / Off By 50
Due settimane ed i Pinback prendono posto al mio appartamento da letto disorganizzato e confusionale. Decido di dare un’occhiata ad un disco che di per se si presenta assai più esclusivo di quanto probabilmente dovresti credere, fidandoti ad occhi ciechi niente poco di meno che della provenienza: locazione? San Diego, California. Metto il play. Vale tutto. Quaranta minuti d’ascolto che testimoniano l’audacia musicale di un’america che non ci assomiglia per niente (ecco la lode amara ed onesta che concedo a chi crea con l’intento di essere il migliore). Insomma Pinback, Autumn of the Seraphs, numero quarto di una discografia completata nel giro di un decennio e resa nobile grazie a collaborazioni lodevoli del panorama americano. Due infatti sono i soci di questo progetto, frutto di un sodalizio artistico tra Armistead Burwell Smith IV e Rob Crow, coadiuvati da una rotazione di artisti aggregati ai lavori della band nel corso degli anni. Musicalmente parliamo di qualcosa essenzialmente rock: chitarra, basso e tastiere fanno da padroni su sonorità indie raffinate e geometriche. I suoni si intrecciano, le voci si mescolano architettate in modo perfetto e personale. Il pianoforte ci mette del suo, riempiendo d’eleganza pezzi che passano in modo fluido e pulito verso melodie più propriamente pop. From Nothing To Nowhere apre concedendo all’ascolto il frutto orecchiabile di un motivo che resta, lasciando la strada a Barnes, altrettanto radiofonica ma assolutamente lavorata da controtempi e suoni spezzati. I solidi giri di basso tracciano le linee ricercate di un discorso tutt’altro che sacrificato al gioco monotono e scontato che coinvolge ormai buona parte dell’emersione sonora contemporanea. Così la pensa Devil You Know, pentagramma controtempo e variegato al limite del prog. Mi piace dire come tutto suoni in modo intelligente ed espressivo. E seppur la copertina in stile epic risulti abbastanza inadeguata, i voti sono alti alti, per ogni traccia, perché nessuna mi distrae dall’ascolto o sembra assente da buone vibrazioni. In uscita a settembre, l’11, ecco a voi i Pinback, gli ennesimi primini della classe di st’america che in un modo o nell’altro sarebbe sempre riuscita ad arrivare prima di te.