di Giovanna Maggiani Chelli*
20/07/2008 - Dissentiamo su quanto è stato affermato dal Presidente dell’Unione Camere Penali Oreste Dominioni e quanti disapprovano il “41 bis” per la mafia stragista.
Infatti, se il regime detentivo di “41bis” per i boss mafiosi fosse “inefficacie” i corleonesi in carcere non si agiterebbero cosi tanto per farlo abolire e soprattutto per questa abolizione non avrebbero piazzato trecento chili di tritolo in via dei Georgofili.
Il “41bis” in quanto ad essere un “metodo di detenzione inumano”, rammentiamo all’esimio avvocato ,che un trattamento inumano è quello applicato dallo Stato nei confronti dei nostri invalidi, non quello applicato nei confronti dei mafiosi.
Pertanto auspichiamo che le nuove disposizioni del Ministro Alfano, da noi ampiamente apprezzate, riportino quanto prima a “carcere duro”: Gioacchino Calabrò, Giuseppe Barranca, Salvatore Benigno, Cosimo Lo Nigro e quanti ancora non sappiamo godano di benefici anzitempo fra gli stragisti di Firenze del 27 maggio ’93.
*Associazione Tra i Familiari delle Vittime della Strage di Via dei Georgofili