AL VIA LA CAMPAGNA "OCCHIO AL PIATTO" PER INFORMARE I CITTADINI SU COME TRATTARE, CONSERVARE E CUCINARE I CIBI IN SICUREZZA
2006-11-02 - Oltre la metà delle tossinfezioni alimentari, ovvero le malattie legate al consumo di alimenti contaminati da microbi o tossine da loro prodotte, avvengono in casa, a causa di comportamenti scorretti nella manipolazione e conservazione del cibo da parte del consumatore. E' quanto emerge dai dati della Regione Toscana e da quelli nazionali. Se poi si considera la famiglia delle tossinfezioni più frequenti, ovvero le salmonellosi, la percentuale è ancora più alta: in Italia oltre il 67% dei casi si verificano in ambiente familiare. Proprio per informare e promuovere tra i cittadini comportamenti corretti in ambito alimentare, in particolare nella manipolazione e conservazione degli alimenti, la Regione Toscana ha promosso una campagna informativa sulla sicurezza alimentare in ambito domestico. La campagna, che prevede la collaborazione dei Dipartimenti di Prevenzione, della rete di distribuzione commerciale, delle associazioni di categoria e dei consumatori, degli enti locali, è stata presentata oggi a Palazzo Vecchio dall'assessore alle politiche sociosanitarie e presidente della Società della Salute Graziano Cioni, dall'assessore alle politiche sociali del Comune di Sesto Fiorentino Caterina Conti, dal direttore generale dell'Azienda sanitaria di Firenze Luigi Marroni e dal responsabile del dipartimento prevenzione dell'Asl fiorentina Giuseppe Petrioli. "Quello delle tossinfezioni è un fenomeno da non sottovalutare - ha dichiarato l'assessore Cioni -: in Italia si registrano circa 300mila casi all'anno e oltre la metà in ambiente domestico. E secondo gli operatori si tratta di un dato molto sottostimato visto che soltanto i casi più gravi si rivolgono a medici e ospedali. Per questo è indispensabile informare i cittadini, fornire loro le conoscenze per trattare il cibo in modo corretto e ridurre il rischio di malattie. Un'attenzione particolare deve essere rivolta gli anziani, una delle categorie più sensibili a questo tipo di patologia".
Entrando in dettaglio, le tossinfezioni alimentari sono per la maggior parte causate dalla conservazione degli alimenti a una temperatura sbagliata, dal consumo di cibo crudo o cotto in modo insufficiente e dal tempo eccessivo che passa tra la preparazione e il consumo Si tratta infatti di condizioni che, in presenza di contaminazioni del cibo causate dal mancato rispetto di alcune regole igieniche, facilitano la moltiplicazione dei germi negli alimenti e la produzione di tossine. A queste si aggiungono alcune abitudini che facilitano l'insorgenza di malattie da alimenti come l'acquisto settimanale del cibo, con la necessità di conservazioni domestiche prolungate. E anche l'abitudine di preparare in anticipo i cibi con un riscaldamento veloce al momento del pasto. "Le tossinfezioni alimentari determinano generalmente patologie benigne ma a volte possono avere conseguenze molto gravi, soprattutto nelle età estreme della vita. Inoltre - ha spiegato Petrioli - questi casi sono molto più diffusi di quanto non appaia dalle statistiche sanitarie, poiché spesso si risolvono senza ricorso all'assistenza sanitaria". Oltre alla salmonellosi, le tossinfezioni alimentari più diffuse sono quella da staffilococco aureo, il botulismo e la tossinfenzioni da Clostridium pertrigens.
Cosa fare quindi per evitare queste patologie? E' sufficiente osservare alcune semplici regole. Prima di tutto prestare particolare attenzione agli alimenti deperibili (come latte, burro, panna, formaggi freschi, carne, uova, pesce, pollame) che si possono alterare facilmente e che quindi sono spesso causa di tossinfezione. E ancora, come evidenziato dagli slogan della campagna informativa della Regione, prestare attenzione ai cibi cotti e crudi (alcuni alimenti come le uova, la verdura, la carne possono contenere elevate quantità di microbi e quindi consumarli senza cottura può essere pericoloso); ai tempi (i microbi per crescere e moltiplicarsi negli alimenti hanno bisogno di tempo); alla pulizia (seguire le regole per ottenere buoni livelli di igiene); al frigorifero (il freddo rallenta la crescita e la moltiplicazione dei microrganismi negli alimenti ma è necessario utilizzare il frigo in modo corretto); all'etichetta (quando si acquistano i prodotti alimentari è necessario leggere attentamente l'etichetta dove sono riportate informazioni importanti per il consumo e la conservazione).
La campagna informativa punta proprio su slogan semplici e un volto noto della televisione (il comico Vito) e prevede la diffusione di materiale informativo, anche attraverso il web e la presenza di un mezzo itinerante che riproduce una piccola cucina posizionato in alcune della principali piazze della Toscana: ovvero da oggi giovedì 2 a giovedì 9 novembre a Sesto Fiorentino in piazza Vittorio Veneto, da sabato 11 a lunedì 20 novembre a Firenze in piazza Gino Bartali (zona Gavinana). La struttura, che è visitabile, si presenta come una cucina domestica con didascalie che illustrano le corrette modalità di preparazione, manipolazione e conservazione di alimenti e bevande, compresa la gestione delle attrezzature di cucina. Negli orari di apertura della mostra (dal lunedì al venerdì 10-12 e 15-17 e il sabato 10-13, domenica chiuso) è sempre presente personale dell'Azienda sanitaria per illustrare le corrette norme di comportamento e fornire chiarimenti sul tema della sicurezza alimentare oltre che materiale informativo. Il sito dedicato all'iniziativa è www.occhioalpiatto.it