Rassegna del Documentario “Premio Libero Bizzarri” - XIV EDIZIONE
I PREMI DEL ‘BIZZARRI’ FIRMATI DA VITTORIO AMADIO
La Fondazione Libero Bizzarri, per il secondo anno consecutivo, ha scelto le opere di Vittorio Amadio quale emblema dei suoi premi più prestigiosi.
Si tratta di maschere, dipinte su carta con colori acrilici, che l’artista esegue di getto, abbandonandosi al fluire delle sue ispirazioni.
I premi, donati al ‘Bizzarri’ dall’artista, appartengono al ciclo pittorico “Personae”, fatto di opere dissimili, in cui si rintraccia l’impronta della stessa mano.
Il titolo “Personae” rimanda al personaggio teatrale della civiltà romana (Lat. Dramatis personae), e quindi, per estensione, alla “maschera”, comica o tragica, che l’attore indossava in scena, e che aveva la doppia funzione di amplificare la voce e caratterizzare il personaggio.
In questi “volti” il fantastico è dominante: la materia appare dispersa in un aggregarsi e disciogliersi di linee che rivelano il labile confine tra recita magia e realtà, attraverso una sola immagine, su fondo bianco.
Vittorio Amadio è nato nel 1934 a Castel di Lama, provincia di Ascoli Piceno. Scultore, pittore, incisore. Giovanissimo emigra in Venezuela dove trova lavoro nell'industria petrolifera. Risalgono a quel tempo (1953) le sue prime esperienze creative: forme plastiche realizzate con materiali ferrosi ed acciaio inox. Torna in Italia a metà degli anni '60 e si dedica alla scultura (pietra e legno), e alla pittura. Spirito inquieto attratto dalla conoscenza fisica del mondo visita gli USA e il Canada, e nel lungo soggiorno in Venezuela approfondisce i fenomeni della parapsicologia legati ad un aspetto della sua personalità. Tenendo nel frattempo rade esposizioni, nei paesi visitati, tra cui Germania Belgio e Francia. Diversi anni si tiene lontano da ogni attività espositiva, preferendo approfondire le tecniche incisorie e calcografiche e, con ripetute incursioni nel campo della medaglistica, intensifica la sperimentazione pittorica e scultorea, producendo una vasta quantità di opere. Nel '75 apre l'atelier nel Palazzo Malaspina di Ascoli Piceno, dove fonda l'Associazione "La Sfinge Malaspina" per promuovere attività culturali, a tutt'oggi attiva. Nel 1999 nello studio d'arte negli USA, con alcuni amici, dà inizio all’Associazione Culturale "Creative Italian Art".
Nel 2001, nell'ex tabacchificio di Castel di Lama, dopo un attento restauro fonda e coordina "Arte on" Museo d'Arte Contemporanea e laboratorio d'arte, promuove, inoltre, attività Culturali in ambito locale, nazionale ed internazionale, insieme a corsi di formazione professionale.