prosegue fino a ferragosto la mostra sul torelli al teatro della fortuna
Fano – Prosegue fino al 15 agosto “Giacomo Torelli a Venezia (1641-1644)”, mostra sullo scenografo barocco fanese di fama internazionale allestita nel foyer del Teatro della Fortuna.
Un appuntamento serale da non perdere nel centro storico (tutti i giorni dalle 19 alle 24, ingresso gratuito) che fa parte dei festeggiamenti del decennale della riapertura del teatro, chiuso per 54 anni a causa dei danni riportati durante la seconda guerra mondiale.
Fano rende quindi omaggio al Teatro e al suo nume tutelare ingegnere, scenografo ma soprattutto scenotecnico di assoluto rilievo storico, padre del primigenio seicentesco teatro fanese cui si sostituì, due secoli dopo l’attuale struttura del Poletti. “Giacomo Torelli a Venezia (1641-1644)” è un’estrapolazione aggiornata della sezione dedicata al periodo veneziano della mostra “Giacomo Torelli. L’invenzione scenica nell’Europa barocca” del 2000 curata, quella come questa, da Francesco Milesi, “l’evento culturale a Fano più importante degli ultimi decenni – secondo il sovrintendente del Teatro Simone Brunetti -, tributo doveroso che la città doveva al suo figlio più importante”. Giacomo Torelli (1604-1678), celebratissimo a Venezia e Parigi, fu tra i massimi ingegni della scenografia barocca, inventore delle ‘mutazioni a vista’ che gli procurarono il titolo di ‘Grand Sorcier’ (Grande Stregone) della corte del giovane Luigi XIV (il Re Sole). In esposizione reperti della sua triennale permanenza a Venezia che iniziò con una probabile e, se così, fondamentale esperienza di costruttore navale maturata all’interno dell’Arsenale. Nel 1641 progetta il Teatro Nuovissimo e cura l’allestimento del melodramma La finta pazza (libretto di Giulio Strozzi, musica di Francesco Cavalli), cui segue nel 1642 quello del Bellerofonte (libretto del fanese Vincenzo Nolfi, musica di Francesco Sacrati), nel 1643 quello della Venere gelosa (libretto di Niccolò Enea Bartolini, musica di Francesco Sacrati) e nel 1644 la Deidamia (libretto di Scipione Herrico, musica di Francesco Cavalli). Il periodo veneziano del Torelli si conclude nel 1644 con l’allestimento dell’Ulisse errante (libretto di Giacomo Badoaro, musica di Francesco Sacrati), rappresentato presso il teatro dei SS. Giovanni e Paolo, quindi lascia Venezia e si trasferisce a Parigi. Nel 1677 è di nuovo a Fano dove progettò e curò i lavori di costruzione del Teatro della Fortuna e dell’allestimento dello spettacolo inaugurale Il Trionfo della Continenza considerato in Scipione Africano con musiche di Alessandro Melani.
Info. Piazza XX Settembre 61032 Fano, Tel. 0721.800750 fax 0721.827443, botteghino.teatro@comune.fano.ps.it, dal lunedì al venerdì esclusi i festivi 17 – 19.