Il centro destra (e forse non solo quello) ringrazia.
05/07/2008 19:36:56 - Sempre più allibiti assistiamo, sulla stampa locale, ad attacchi di
esponenti del PD a rappresentanti dello stesso partito dei quali,
sinceramente, nessuno sente il bisogno né vede le ragioni. Tante sono state
in questi giorni le riunioni e le occasioni di confronto nelle quali si
sarebbe potuto aprire un dibattito, che probabilmente è anche opportuno, ma
lì, nelle sedi deputate al confronto, nulla.
Attoniti si assiste invece a sfiducie e sentenze di condanna inviate a
mezzo stampa con gran pace e gioia del centro destra e di quanti
probabilmente vedono in un PD ascolano forte e coeso non un valore, ma un
possibile rischio.
Forse temendo l’ira dell’elettorato ascolano per la divisione del territorio
provinciale ed un atteggiamento di favore nei confronti di Celani, apparso
come strenuo difensore dei gioielli di famiglia, ci si appresta ad offrire
in cambio l’agnello sacrificale sul quale far ricadere le eventuali colpe di
tempi e modi della divisione.
Ma dimentichiamo che la legge 147/2004 (che istituisce la Provincia di
Fermo) è una legge voluta, votata e difesa dal centro destra, e apertamente
contrastata dall’on. Ruggeri, all’epoca unico esponente del centro sinistra
piceno presente in Parlamento? Dimentichiamo che il PD è di gran lunga il
partito di maggioranza che più di ogni altro ha giustamente garantito la
sopravvivenza della giunta Rossi in Provincia? Questo i cittadini lo sanno,
e lo sanno bene, ed allora dobbiamo con orgoglio rivendicare il peso della
nostra importante presenza in quella giunta e prenderci i meriti di quanto
di positivo è stato fatto. Tra i cittadini passerà o l’idea di un partito
che nel suo complesso ha ben governato o che, sempre nel suo complesso, ha
fatto male, con i suoi 3 assessori, 5 consiglieri e quanti, con la loro
presenza in organi di direzione del partito, ne hanno determinato la linea.
Alla luce della legge di istituzione voluta dal centro destra, la divisione
del territorio, dei beni e del personale è una necessaria conseguenza alla
quale nessuno si può sottrarre.
Il problema però non è tanto nostro, che con le altre forze del
centro-sinistra e dell’altra metà del territorio, responsabilmente cerchiamo
di garantirne per quanto possibile l’equità della divisione, quanto del
centrodestra che quella legge ha voluto. Questo dobbiamo dire, con forza, ai
cittadini. Per confrontarsi sulle modalità e per i distinguo esistono gli
organismi di partito ed è li che si deve discutere evitando invece, per
quanto possibile, di fare come i capponi di Renzo, «i quali s’ingegnavano a
beccarsi l’un con l’altro, come troppo sovente accade tra compagni di
sventura».
Bellini Valentina
Lazzari Mario
Marozzi Paolo
Componenti dell'Assemblea Comunale del PD