“Prevenire è meglio che curare” così dovrebbe essere, quasi mai accade.
L’art.8 del decreto legislativo n.517/93, attualmente vigente, prevede che :”Le regioni istituiscono presso ciascuna unità sanitaria locale un dipartimento di prevenzione, cui sono attribuite le funzioni attualmente svolte dai servizi delle Unità Sanitarie locali ai sensi degli art. 16,20 e 21 della legge 833”
In base alle disposizioni Nazionale e Regionali, il dipartimento è articolato come segue:
Igiene pubblica e sanità
Prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro
· Igiene degli alimenti e della nutrizione
Veterinari: igiene della produzione, trasformazione, commercializzazione, conservazione e trasporto degli alimenti di origine animale e derivati, igiene degli allevamenti e produzioni zootecniche.
La legge regionale 20 giugno 2003 n.13 Riorganizzazione del Servizio Sanitario Regionale stabilisce all’art. 6 comma 3: i dipartimenti di prevenzione hanno di norma competenza zonale;comma 4 : i dipartimenti di prevenzione hanno un’articolazione interna che garantisce lo svolgimento delle funzioni operative sia a livello zonale che distrettuale.
Gli art. 11 e 12 della stessa legge regionale regolamentano l’organizzazione e gli obiettivi dei Dipartimenti d Prevenzione *.
La direzione tecnica per la prevenzione collettiva dell’Asur prevista dal comma 3 art.11 della L.R. 13/2003, a tutt’oggi non risulta essere stata istituita.
La Direzione Tecnica ASUR è incaricata a svolgere compiti di:
Programmazione generale
Coordinamento
Indirizzo e controllo
A fronte delle leggi e normative citate dall’analisi dei dati regionali si evidenzia un forte sottodimensionamento di personale dirigente del dipartimento di prevenzione della Zona Territoriale 3 di Fano rispetto alla media regionale.
Infatti allo stato attuale, rispetto ad una necessità di almeno 5 UU.OO complesse, il Dipartimento di Prevenzione della Z.T.3 è dotato di solo 2 UU.OO.
Dall’1.07.2008 anche la U.O. complessa di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro è priva del Direttore per pensionamento dello steso. Inoltre per il pensionamento del Dott. Paterniani, se questi non verrà sostituito, la conseguenza potrebbe essere la chiusura di uno dei due stabilimenti di macellazione.
Insomma è estremamente urgente procedere alla sostituzione delle figure mediche mancanti e alla stabilizzazione del medici con incarico a contratto.
Medesimo discorso deve necessariamente riguardare il settore veterinario dove è necessario procedere alla copertura delle figure mancanti e alla stabilizzazione di quelle con incarico a contratto.
In conclusione sulla base delle dotazioni organiche delle altre Zone Territoriali della Regione Marche, il Dipartimento dei Prevenzione della Z.T.3 di Fano presenta il più basso rapporto personale/abitanti della Regione Marche. Contraddicendo nei fatti gli obiettivi che la Regione si pone in fatto di Prevenzione.
Alla luce di questa realtà che vede ancora una volta il territorio di Fano penalizzato a vantaggio di altre realtà della Regione si chiede con fermezza di provvedere alla copertura dei posti vacanti per mettere in condizione gli operatori di svolgere al meglio il loro servizio per la comunità.
Giancarlo D’Anna
Consigliere Regionale A.N. Verso il PdL
*Il Dipartimento di Prevenzione oltre a svolgere tutta una serie di attività ormai consolidate come: le vaccinazioni, la tutela igienico-sanitaria degli alimenti, il controllo dei fattori di nocività negli ambienti di lavoro, la vigilanza relativa alle aziende con rischi di incidenti rilevanti, la sanità animale, la prevenzione oncologica mediante gli screening, svolge funzioni, solo apparentemente nuove, quali: analisi epidemiologica, controllo e comunicazione dei fattori di rischio per la salute, compresa l’informazione e formazione della popolazione.
Infatti il Dipartimento di Prevenzione rappresenta nel nostro Sistema Sanitario Regionale la struttura organizzativa preposta alla tutela e alla promozione della salute della popolazione, attraverso azioni tendenti a conoscere, prevedere e prevenire gli infortuni e le cause di malattia.