SINGOLARE AVVISO PUBBLICO DEL COMUNE DI GABICCE
Serve un giornalista per preparare il periodico dell’Amministrazione: quattro numeri l’anno, tanti gli impegni, modestissimo il compenso. Un altro bando per il “portavoce”.
15/12/2007 - AAA. Cercasi direttore… praticamente gratis. Sembra un annuncio scherzoso. Quasi una iniziativa goliardica. Invece è una cosa seria. Anzi serissima. Il Comune di Gabicce cerca un direttore responsabile per il giornale dell’Amministrazione. E la Giunta per dare un segnale di serietà e trasparenza ha bandito un avviso pubblico. Cosa cerca il Comune ? Un giornalista che faccia il giornale e lo diriga. Bene ! Da quanto scritto sull’avviso serve un professionista dell’informazione; un direttore che faccia tutto: rapporti settimanali con la Giunta, redazione servizi, interviste, foto, impaginazione in tipografia e perfino la correzione delle bozze. Quando si va alla voce compenso si resta sbalorditi: tutto per il… lauto compenso di 1.250 euro a numero. Spese comprese. A carico del giornalista perfino oneri e tasse contrattuali. Ed è una gara al ribasso: chi aspira all’incarico dovrà indicare eventuali “sconti” sul prezzo base di 1.250 euro a numero. Un’indecenza !
Ancora più grave è però il secondo avviso pubblico. Questa volta si cerca un “portavoce”, una figura professionale espressamente prevista dalla legge 150, cioè quella che regola l’attività degli Uffici stampa e del servizio pubbliche relazioni degli Enti pubblici. Non a caso la legge distingue nettamente il ruolo di “portavoce” da quello di “addetto stampa”.
Il Comune di Gabicce ridisegna la legge a proprio piacimento. Secondo il bando il portavoce (700 euro mensili) dovrà redigere “comunicati stampa, articoli e interviste sulla base delle indicazioni del Sindaco e degli assessori”. Inoltre – si legge sempre nel bando – dovrà svolgere “tutti i compiti indispensabili per costruire e mantenere rapporti con gli organi di informazione esterni, con le modalità stabilite di volta in volta dall’organo di vertice dell’Amministrazione”.
In pratica il Sindaco non vuole un portavoce, ma un addetto stampa che scriva sotto dettatura. L’Ordine dei giornalisti delle Marche denuncia questo tentativo di stravolgere i principi fondamentali della legge 150 e si attiverà in tutte le sedi per tutelare la dignità professionale dei propri iscritti e per garantire il rispetto delle più elementari regole di democrazia.
Un’ultima annotazione: la delibera di Giunta è del 6 dicembre. Le offerte devono essere presentate entro il 16 dicembre.
IL PRESIDENTE
ORDINE GIORNALISTI MARCHE
(Giannetto S. Rossetti)