The Kooks seconda parte: live@Bologna
In questo ‘appuntamento’ vorrei dire due parole sui Kooks, visto che avevo preannunciato il loro concerto e alla fine, ebbene sì, ci sono andata. Devo dire che mi sono un po’ pentita della cattiverie che ho pensato si di loro quando sono saliti sul palco.Cattiverie che crescevano man mano che uno dei gruppi di supporto suonava sul palco.Durante l’ascolto del primo gruppo ho pensato che se li portassero in giro solo in virtù del fatto che fossero loro ex compagni di scuola, visto che la cantate/suonatrice di tamburello aveva il compito ingrato di fare solo ‘ohohoh-uhuhuh’ e la cosa iniziava ad innervosirmi.Col secondo gruppo è andata meglio, ma devo dire che le nuvole dei miei cattivi pensieri si sono dissolte quando i Kooks sono saliti sul palco. Sempre più raramente vedo gente che sale sul palco con tanta energia e voglia di suonare, e i Kooks fanno parte di quella gente. Poi che questa sia dovuta a sostanze psicoattive o simili non mi riguarda. Questi sbarbatelli sono sempre intonati (anche nei cori, cavolo!) e non sbagliano mai una nota dall’inizio alla fine. E il front man zampetta di qua e di là dal palco come se niente fosse e ci regala anche una bella Jackie big tits in acustico solo sul palco. Lo show nel complesso è coinvolgente e ben fatto: i ragazzi suonano, fanno una breve pausa, tornano fanno il bis e se ne vanno. That’s all. Il fatto è che il tutto, seppur divertente, dura poco più di un’ora.Tutto ciò è dovuto al fatto che il repertorio dei ragazzi è di per sé breve. Va bene aspetteremo i prossimi album per qualche live show più sostanzioso. Sempre che non vengano prima fagocitati dal vortice della major discografiche. Buona fortuna.
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