RISCHIO CLINICO, la root cause analysis nell’ambito della gestione del rischio
La root cause analysis per l’analisi del rischio nelle strutture sanitarie Sussidi per la gestione del rischio Accreditamento -La root cause analysis (RCA) costituisce il principale strumento applicabile alla fase di analisi nel processo di gestione del rischio. Questa fase può essere essa stessa considerata un processo: gli input sono rappresentati dalle informazioni raccolte nella fase di identificazione del rischio, ad esempio attraverso la segnalazione di eventi di interesse (incident reporting), mentre gli output sono rappresentati dalle indicazioni in merito al trattamento dei rischi individuati. L’attività intermedia a valore aggiunto consiste nella realizzazione di operazioni che permettono di identificare le ragioni per cui un evento si è determinato, di valutare l’aggredibilità di queste ragioni attraverso azioni di gestione e, in definitiva, di costruire una agenda realistica per prevenire il ripetersi dell’incidente La RCA è lo strumento più frequentemente utilizzato per l’analisi del rischio in tutti i settori in cui è attivo un sistema di risk management. In particolare per quanto riguarda la gestione del rischio clinico e la sua applicazione in ambito sanitario, bisogna considerare l’esistenza di alcune difficoltà. • In prima istanza il fatto che inevitabilmente l’investigazione su un evento che può avere procurato un danno a un paziente, coinvolge emotivamente (e in casi specifici anche legalmente) il personale. Effettuare un’analisi delle cause può quindi essere impossibile se non sussiste una cultura accettante, un ambiente organizzativo che non si focalizzi immediatamente sulla ricerca dell’errore e non cerchi necessariamente un colpevole. Ciò richiede abitudine alla valutazione, al confronto di gruppo e modalità consolidate di raffreddamento dei problemi anche attraverso strumenti di comunicazione con i pazienti. • Di grande rilievo è inoltre la considerazione che nel contesto industriale è molto più significativo il meccanicismo e l’automazione del sistema in cui si colloca l’azione umana; è pertanto molto più chiaramente determinabile la relazione causale fra eventi (che può essere necessaria e sufficiente, necessaria ma non sufficiente, ovvero inesistente); nel contesto sanitario viceversa trova spazio il concetto di fattore concorrente al realizzarsi dell’evento. Nel mondo industriale questi elementi concorrenti non vengono presi in considerazione, mentre in sanità bisogna prestare una grande attenzione a questi fattori poco significativi secondo quanto affermato dagli studiosi delle organizzazioni ad alta componente umana, perché sono importanti catalizzatori delle insidiose concatenazioni di eventi banali, a mala pena significativi in se stessi ma devastanti nella loro combinazione. • Un terzo elemento, basato tuttavia sui medesimi presupposti, è che non sempre esiste o è applicabile una soluzione risolutiva del tipo on/off; in sanità anche una soluzione parziale è eticamente e praticamente degna di considerazione (ad esempio riduzione dell’incidenza). Inoltre, quando ci si trova di fronte ad eventi del tipo sentinella, a bassa frequenza e alta gravità, si può essere costretti ad azioni di revisione di sistema la cui efficacia sarà valutabile, forse, in un lungo periodo di tempo. Gli incidenti infatti hanno un’origine multifattoriale che si riconfigura continuamente per creare nuove situazioni che favoriscono l’errore (cambiamento delle condizioni di realizzazione del servizio, diversa base biologica del paziente, patologia diversa, …). Consulta il DOSSIER integrale sul link: http://asr.regione.emilia-romagna.it/wcm/asr/collana_dossier/doss130/link/doss130.pdf
|