Camerino Festival 2008
camerino festival 2008 22ª rassegna internazionale di musica e teatro da camera
16/07/2008 - Spulciando il cartellone del Camerino Festival 2008, manifestazione che si aprirà il prossimo 28 luglio con il balletto “Petrushka” di Stravinskij, si può notare come la rassegna internazionale di musica e teatro da camera dedichi anche quest’anno un significativo spazio al repertorio antico.
Grandi interpreti sono stati invitati per l’occasione: l’Hilliard Ensembel, notissimo complesso vocale inglese che presenterà il 2 agosto un programma di musiche rinascimentali dal titolo “Fortuna desperata”; l’Ensemble Estravagante, che metterà a confronto, il 14 agosto nella Chiesa di San Filippo, musiche dell’abate tedesco Johann Pachelbel e del “prete rosso” Antonio Vivaldi; il pianista iraniano Ramin Bahrami, che si cimenterà, nella serata conclusiva del Festival (16 agosto), nell’adorato Johann Sebastian Bach.
L’Hilliard Ensemble è stato fondato nel 1974 ed ha preso il nome dal pittore miniaturista dell'età elisabettiana Nicholas Hilliard. Considerato tra i maggiori gruppi vocali da camera del mondo, l’Hilliard è impareggiabile sia nell’interpretazione del repertorio antico che quello contemporaneo. La sua fama risale agli anni Ottanta grazie alla fortunata serie di registrazioni per la EMI e alla collaborazione instaurata con grandi autori, fra cui l’estone Arvo Pärt. Il gruppo è costituito da David James (controtenore), Rogers Covey-Crump (tenore), Steven Harrold (tenore) e Gordon Jones (baritono). L’Hilliard ha inciso la maggior parte dei suoi dischi per l'etichetta ECM. Nel 1993, quando l'interesse per il canto gregoriano raggiunse il massimo livello, l'ensemble realizzò il CD Officium, una collaborazione senza precedenti con il sassofonista norvegese Jan Garbarek. Il disco divenne uno dei best sellers dell'etichetta ECM raggiungendo punte di vendita da musica pop.
L’Ensemble Estravagante si è costituito nel 2007, tricentenario della morte di D. Buxtehude, per registrare le uniche opere pubblicate dall’organista e compositore danese. Affermati musicisti nel panorama musicale italiano ed europeo, i quattro componenti del gruppo fanno parte come solisti di prestigiosi ensemble quali Il Giardino Armonico, Europa Galante, Accademia Bizantina, Les Talens Lyriques, La Capella della Pietà de’ Turchini. Leader dell’ensemble è il violinista Stefano Montanari, che ricopre anche il ruolo di primo violino concertatore dell'Accademia Bizantina. A proposito di questo ensemble, ospite nel 2007 del Camerino Festival, ricordiamo che lo scorso 22 giugno Radio Tre Rai ha dedicato l’intera puntata del programma “Domenica in concerto” alla messa in onda proprio del concerto dell’Accademia Bizantina, registrato l’8 agosto presso la Chiesa di San Filippo.
Il nome che ricorre più spesso nella vita di Ramin Bahrami è stato finora quello di Johann Sebastian Bach, musicista a cui il giovane pianista ha consacrato gran parte della sua attività concertistica e che fino ad oggi gli ha procurato i maggiori consensi di pubblico e di critica. Nato a Teheran nel 1976, Bahrami si è diplomato al Conservatorio “G. Verdi” di Milano, all’Accademia Pianistica “Incontri col Maestro” di Imola e alla Hochschule für Musik di Stoccarda. Si è inoltre perfezionato con Rosalyn Tureck, l’artista che più di altri nel XX secolo ha contribuito a far conoscere l’opera di Bach attraverso i suoi studi e le sue esecuzioni. Bahrami deve senz’altro la sua popolarità, oltre alla qualità dei suoi recitals, al grande successo discografico ottenuto dalle registrazioni discografiche effettuate per la Decca, tutte dedicate a Bach: le Variazioni Goldberg, le 7 Partite, l’Arte della Fuga e, ultimo della serie, un CD dal titolo “Concerto italiano”, che verrà presentato nella serata finale del Camerino Festival. Il disco propone, tra gli altri, l’Aria variata alla maniera italiana e il famoso Concerto nach italienischem Gusto BWV 971. Il recital di Bahrami vuole dunque rendere omaggio al grande Johann Sebastian Bach, musicista che raramente superò i confini di Turingia e Sassonia, ma che riuscì lo stesso, senza mai entrare in Francia né in Italia, ad avere un orizzonte musicale di respiro internazionale, alimentato soltanto da uno studio assiduo di manoscritti ed edizioni circolanti in Germania. In questo continuo processo di assimilazione e di sintesi, confermato dalla pratica della trascrizione, un posto privilegiato nella produzione di Bach è occupato, appunto, dalla musica italiana e in particolare dalla forma del “concerto”. Ricordiamo che la segreteria del Festival, sita lungo Corso V. Emanuele II al n. 19, è aperta nel seguente orario: 10-13; 17:30-19:30. Qui si possono acquistare o prenotare i biglietti per la rassegna. E’ anche possibile effettuare prenotazioni per telefono (0737/636041) o via e-mail (info@gmicamerino.it). Notizie più dettagliate sono disponibili sul sito www.camerinofestival.it.
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