Una Grande Chiusura Jazz il 18 Agosto per l'evento musicale camerte. Dal 2 Luglio già aperta la biglietteria per prenotazioni e abbonamenti
Da Lunedi 2 Luglio la Biglietteria del Camerino Festival, in corso Vittorio Emanuele II n. 17 a Camerino, ha aperto i battenti per soddisfare le esigenze del fedele pubblico dell'evento culturale. Ricordiamo che la Biglietteria è aperta dalle 10 alle 13 e dalle 17 e 30 alle 19 e 30 ed è anche raggiungibile al numero di telefono 0737-634041 o via mail all'indirizzo info@gmicamerino.it
A ben guardare il cartellone del 21° Camerino Festival, rassegna internazionale di musica e teatro da camera che si svolgerà dal 25 luglio al 18 agosto nella città ducale, si può facilmente dedurre che sarà un’edizione di confine, senz’altro tra le più audaci della ventennale storia del prestigioso festival camerte. Audacia e libertà espressiva, sconfinamenti, contaminazioni fra generi, seppure all’interno in una matrice classica, queste saranno le ricette di un festival che, come ogni anno, non si farà certo mancare le star internazionali. Stefano Bollani, Richard Galliano e Michel Portal, questo sarà il ricco piatto offerto dalla sezione jazz del programma del Camerino Festival. Ma come nasce la collaborazione tra questi due grandi strumentisti francesi, che delizieranno il pubblico del Teatro Filippo Marchetti sabato 18 agosto, serata di chiusura del Camerino Festival ?
L'interazione tra diverse culture ha da sempre funzionato da catalizzatore nella nascita di nuovi generi e nella evoluzione della musica. Una di queste favorevoli congiunture si è verificata nell'Argentina di fine Ottocento sull'onda dei massicci flussi migratori provenienti dall'Europa e dall'Africa ed ha dato origine al tango.
Ad Astor Piazzola il noto compositore e bandonéonista argentino va il merito di aver favorito la diffusione del tango al di fuori dei confini locali e di averne proposto una nuova visione contaminata da elementi propri del jazz e della musica contemporanea.
Sulla prolifica strada intrapresa dal Maestro argentino si sono posti alcuni virtuosi del bandonéon tra cui Richard Galliano, protagonista della nouvelle vague jazzistica europea, cresciuto jazzisticamente nello stimolante ambiente musicale parigino. In questa Parigi Galliano, che vanta collaborazioni con Chet Baker, Michel Petrucciani, Toots Thielemans, Jan Garbarek, Enrico Rava, incontra nel 1997, in uno studio di registrazione, Michel Portal, saxo-clarinettista, collaborazioni con Don Cherry, John Surman, Anthony Braxton, Steve Lacy, Albert Mangelsdorff, che con estrema facilità passa dalla musica classica al free jazz senza disdegnare puntatine sulla musica dodecafonica, ed i due registrano un fortunato CD intitolato Blow Up (Dreyfus 1998).
L'album propone interessanti riletture di due famosi standards di Piazzola come la struggente ma sanguigna Libertango, la delicata Oblivion, più altre composizioni di Galliano e Portal. Blow up diventa un grande successo discografico, seguito da Concerts, inciso nel 2003.
Concerts si compone di brani registrati in un arco di tempo relativamente lungo, dal 1998 al 2003, a indicare la costruzione da parte di Portal e Galliano di un vero e proprio percorso musicale, di una collaborazione che in Blow up ha trovato più che altro un punto di partenza. Concerts è allora il racconto del rinnovarsi di un incontro che non dà nulla per scontato e non si acquieta in una formula vincente e che, peraltro, risente anche delle esperienze musicali che intanto entrambi hanno sviluppato. Le brevi note scritte dai due musicisti in occasione della pubblicazione di Concerts vogliono appunto rimarcare l'unicità di questa registrazione: ogni singolo concerto è un'esperienza a sé stante, se guidato esclusivamente dalla libertà dell'improvvisazione jazz.
La maggiore novità di Concerts rispetto a Blow up consiste proprio nella rottura dell'accoppiata fissa fiati-accordion: infatti, mentre Galliano resta fedele al suo accordeon, in metà dei brani, Portal suona invece il bandoneon. Rispetto a Blow up, si percepisce immediatamente che Concerts è più avventuroso, più difficile e complesso. Nonostante i virtuosismi esecutivi, tuttavia, la sintonia tra Portal e Galliano è perfetta: la sonorità che esprimono resta piena e densa e conserva pertanto quella fruibilità che molto ha contribuito al successo di Blow up.
Non sappiamo cosa suoneranno di preciso i due artisti francesi nel concerto del 18 agosto, a Camerino, ma senz’altro porteranno sul palco del Teatro Marchetti parte di questi due splendidi CD: le meravigliose melodie di Astor Piazzola, le variopinte melodie balcaniche di Taraf e Blow Up o le riletture di brani di Ermeto Pascoal, in un concerto la cui vera natura si può trovare in una battuta di Portal: “Amo andare sul palco senza sapere quello che suonerò. È fantastico, è veramente l'unica volta in cui ti puoi divertire. Devi essere libero. Ho bisogno di musicisti come Galliano che hanno lasciato il loro ego dietro le spalle. Veri improvvisatori, che non smettono mai di sorprenderti quando suoni con loro”.
N.B.: i passi relativi alla descrizione dei due CD sono rispettivamente di:
Antonio De Pascale, music-on-tnt.com (per Blow up) e Dario Gentili, jazzitalia.net (per Concerts)
Sabato 18 Agosto 2007 – ore 21.30
Teatro Filippo Marchetti, Camerino
Richard Galliano fisarmonica
Michel Portal clarinetti, sax soprano, bandonéon
Musiche di Piazzola, Galliano, Portal
Richard Galliano, erede diretto di Astor Piazzolla interpreta, compone ed orchestra una musica derivata dal genere “musette”, nella quale si mescolano in apparenza casuale reminiscenze swing, marcati echi di tango razie alla fondamentale lezione del grande maestro (con il quale Galliano ha appronfondito sia il suo già notevolissimo bagaglio tecnico, sia gli studi armonici e di composizione, e con il quale ha anche inciso un fortunato CD), giri di valzer dei bistrot parigini, ballads di Bill Evans, improvvisazioni di Keith Jarrett e la lezione nera di Parker e Coltrane. Il tutto con un compiaciuto gusto cromatico che riporta alla migliore tradizione francese da Couperin a Debussy e soprattutto a Ravel. Galliano, francese della Costa Azzurra ma di chiare origini italiane, assurto in pochissimi anni ai vertici mondiali del jazz, é il principale artefice del rilancio a tutto campo della fisarmonica quale strumento dalle innumerevoli capaità espressive. I grandi meriti di Galliano sono dunque l'originalità, l'avere saputo cioè sintetizzare tutte queste esperienze musicali in una nuova musica europea, fatta di improvvisazione jazzistica e di tradizione mediterranea, e l'avere consentito alla fisarmonica (nella sua variante francese a tasti, l'accordeon) ed al bandoneon di assurgere al ruolo di protagonisti nello scenario jazzistico contemporaneo; strumenti scomodi che hanno avuto sempre vita difficile nel jazz e nella musica colta. La fisarmonica è stata relegata per decenni tra i ranghi della musica popolare più scadente. Ed è un peccato perchè quel suo tipico colore di struggente malinconia si presterebbe magnificamente a disegnare le atmosfere del blues. Nelle mani di Galliano poi la popolare fisarmonica acquista ora la policromia di un’orchestra, ora il raccolto timbro di un intimismo di natura cameristica. Le collaborazioni discografiche e concertistiche di Galliano sono molteplici: da Juliette Greco a Claude Nougaro, da Ron Carter (con il quale ha inciso lo splendido “Panamanattan”) a Chet Baker, da Enrico Rava a Martial Solal, da Miroslav Vitous a Charlie Haden, da Trilok Gurtu al grande Astor Piazzolla cui ha dedicato uno splendido album in cui si possono ascoltare temi indimenticabili come “Oblivion”,”Chiquilin de Bachin”,”Adios nonino” etc. Musicista dell'anno in Francia nel 1991, vincitore del premio "La Victorie de la Musique".Dal 1994 incide per l’etichetta francese DREYFUS. Si è esibito in solo e come ospite nel gruppo di Joe Zawinul a Umbria Jazz Winter 95 e Umbria Jazz 96 e poi nelle ultime due edizioni di U.J. Winter, prima in duo con Charlie Haden e poi con il New York Tango Quartet, suscitando in entrambi i casi, unanimi ed entusiastici consensi di pubblico e di critica. Ha partecipato a numerosi altri festival internazionali tra cui Antibes, Vienne, Houston, New York, Melbourne, Pechino, Shanghai. Ha partecipato a tre ultime edizioni del Montreal Jazz Festival: nel ‘97 da solo, nel ‘98 con cinque diversi progetti e nel ‘99 in trio con George Mraz e Al Foster. Ha vinto il premio “La Victoire de la musique” per il miglior disco Jazz 96 con “New York Tango” inciso con Bireli Lagrene, George Mraz e Al Foster. Con l’album “Blow Up” (in duo con Michel Portal) ha vinto il referendum della rivista italiana specializzata MUSICA JAZZ nella categoria “miglior disco internazionale”, ha di nuovo vinto il premio “Victoria de la musique” per il 1997 e il premio della critica “Boris Vian” 1997. Nel ‘99, con il disco “French Touch” ha vinto di nuovo il referendum di MUSICA JAZZ nella categoria “miglior disco internazionale”. Ha poi inciso “Passatori” con “I solisti dell’ORT”, lo straordinario ensemble di musica classica di Firenze. Nell’autunno 2001 ha compiuto un lungo tour europeo con il suo gruppo “americano” con musicisti del calibro di Gil Goldstein, Mark Feldman, Scott Colley e Clarence Penn. Nel novembre 2001 è stato pubblicato il CD “Face To Face” per la Dreyfus inciso in duo con l’organista Eddy Louiss. Dopo il lavoro in onore di Piazzolla, eseguito in settetto dal vivo al festival di Willisau “Piazzolla Forever”, è uscito a febbraio 2005 per la Dreyfus il suo ultimo cd “Ruby, My dear” in trio con Larry Grenadier al contrabbasso e Clarence Penn alla batteria. Recentemente ha inciso a New York un album in quartetto con Gary Burton,George Mraz e Clarence Penn che sarà pubblicato nel giugno 2007 dalla CAM Jazz. Ha poi registrato in Brasile con musicisti brasiliani e venezuelani un album " Tangaria" con venature più " world music" che sarà pubblicato all'inizio del 2007 dall'etichetta MILAN.
Born in 1935 in Bayonne, France, reedman Michel Portal has the unique position of being one of the architects of modern European jazz and having a hand in some of the most significant shifts in modern classical music. Portal, along with pianist Francois Tusques, trumpeter Bernard Vitet, drummer Charles Saudrais and tenorman Barney Wilen, embraced and expanded upon the innovations of Ornette, Cecil, Coltrane and Shepp as part of the nascent French free jazz movement. In addition to leading and co-leading groups with Leon Francioli, Pierre Favre, Joachim Kuhn and Barre Phillips throughout the '70s, Portal was a central figure in post-Cageian open-form classical music. With trombonist-composer Vinko Globokar, pianist-composer Carlos Roque Alsina and percussionist Jean-Pierre Drouet, Portal and New Phonic Art worked with Stockhausen, Maruicio Kagel and Luciano Berio among others - figuring importantly in Stockhausen's From the Seven Days compositional cycle.
Since the 1980s, Portal has composed music for films in addition to working as one of France's and Europe's leading improvisers. In October 2004, while Portal was visiting Minneapolis as part of the Minnesota Sur Seine jazz festival, AAJ writer Clifford Allen had the rare opportunity to speak with the artist.