SAN BENEDETTO DEL TRONTO, 28/12/2008 - Mai visto un molo sud così disastrato. Breccia sparsa lungo il percorso pedonale, panchine di marmo staccate dal pavimento di cemento, cavi di acciaio che si reggono con pochi ed ultimi filamenti pronti a staccarsi definitivamente, luci asportate e non si capisce perchè ancora non in funzione.
Il mare possiede la sua forza e lo ha dimostrato in questa ultima mareggiata riprendendosi quello che ha ritenuto più opportuno, in barba ai calcoli tecnici più sofisticati*, motivo in più per affermare che la prevenzione serve a contenere i danni ed i soldi pubblici.
Eppure la passeggiata al molo sud è interdetta, ma nonostante tutto si effettuano investimenti poi da raddoppiare per effetto dei danni che oggi sono sotto gli occhi di tutti ( basta andare a vedere ). E pare che gli investimenti non siano finiti!!!! Ma se la passeggiata è interdetta al pubblico l’investimento è giustificato? Tipo la sabbia che è stata buttata a montagne lungo la costa oggi riassorbita in gran parte.
Ma i soldi pubblici hanno un valore oppure nessuno risponde di quello che spende? Una Azienda privata potrebbe permettersi tanta superficialità? La risposta è scontata ed è un NO secco. E allora? Chi fermerà lo sperpero di denaro pubblico?
Forse è il caso che chi ha la gestione del bene intervenga ad interrompere questo insensato stillicidio e che i soldi dei cittadini vengano utilizzati per reali e concrete finalità pubbliche. Assemblea territoriale
*ndr: Ma quali calcoli sofisticati!!! Abbiamo visto i pochi lampioni simil tronco di cono rovesciati rimasti ancorati con stop da 8-10 mm. Che pretese! Come la pretesa che la bella ghiaia del canalino di scolo restasse al suo posto per sfidare la forza del mare che invece si riprende anche la sabbia del ripascimento per riportarla dentro il porto. Meno male che non hanno fatto la posa in opera del parquet per abbellire la passeggiata interdetta!
Ah mare cattivo...