Lo stivale dei maiali
Avrei preferito usare toni pacati, mansueti, moderati. Quelli, insomma, del politically correct. Avrei preferito, a dirla tutta, non scriverlo proprio questo articolo. Avrei preferito esternare una critica, volendo anche costruttiva. Avrei preferito pronunziare parole di elogio, di estatica contentezza. Avrei preferito vivere come Alice nel paese delle meraviglie. Avrei preferito... ma ho preferito di no. Si perchè la pazienza ha un limite. Così come dovrebbe averlo la decenza, quella che, hic et nunc, consapevolmente non adotterò. Ma non posso far altro che adeguarmi allo schifo e alla pioggia di merda che sta investendo il Bel Paese, e rispondere di conseguenza. Perchè le palle sono piene e girano ad un velocità tale che fermarle sarebbe davvero un peccato. Perchè "nel fango sta affondando lo stivale dei maiali". E l'ultima news fa davvero accapponare la pelle. Almeno a chi un briciolo di sensibilità ed umanità ancora ce l'ha. Pochi. Formalmente si parla di malasanità. Un eufemismo. Un espediente terminologico per coprire la vera munnezza italiana. L'arrivismo, il culto del dio denaro come divinità trascendentali da ricercare e venerare anche al di là del rispetto per la dignità e la vita umana. Dopo paperopoli, tangentopoli, vallettopoli, calciopoli ora anche sanitopoli. La radice cambia, ma la desinenza è sempre la stessa. Come sempre gli stessi sono l'indecenza, l'arrivismo, il degrado morale e culturale prima di ogni cosa, la mancanza di pudore e di buon senso. L'etica e la morale. L'umanità e la civiltà. Qualità che ormai per molti sono un optional, un accessorio in più. Se c'è bene. Sennò se ne può far benissimamente a meno. Che schifo!!!
Pazienti operati senza motivo, rimborsi gonfiati, tumori inventati. Come si dice, male previsto è mezza sanità. Male inventato è guadagno sicuro. Ottocento euro per un polmone. Un tibiale anteriore destro al posto di un rotuleo sinistro. Roba da mercatino delle pulci. Roba da ergastolo. Gente morta o rimasta invalida per diagnosi volutamente fasulle. Cliniche ospedaliere che hanno introiti da capogiro, che perfino Bill Gates o Rupert Murdoch tremerebbero. La clinica Santa Rita, ha prodotto, nel 2005 un volume di affari per complessivi 54.129.929 euro. Che bravo il sempreverde Formigoni che con fare zelante immediatamente ha sospeso le convenzioni con talune cliniche lombarde. Su tutti l'appena citata Santa Rita. Che fra l'altro già negli anni addietro era stata oggetto di inchiesta. Ma pochi o nessuno ne hanno parlato o se ne è ricordato, indi per cui, l'eterno governatore lombardo in maniera politicamente corretta ha bypassato gli eventi. Da perfetto politico nostrano. Ma questa volta si è pisciato fuori dal vaso, e l'odore è di quelli acri, e allora stavolta non si poteva non agire, e celermente anche, per non perderci la faccia. E la poltrona. Come dire che dopo l'incendio arriva la pioggia. Intanto cittadini in salute sono morti, chi aveva un malessere se ne è uscito con due, tre, quattro. Se gli andava bene. Chi ha riposto la propria vita in mano a sedicenti medici, ha visto tragicamente diminuire le proprie speranze. Chi è entrato in queste cliniche per combattere un cancro, con tutte le sofferenze e le difficoltà che già si porta dietro, si è trovato a combattere con un altro cancro. Molto più subdolo, molto più schifoso e disumano, perchè creato da chi solitamente si eleva a paladino della difesa degli interessi, della salute della collettività. Del common goods. Nella Clinica Santa Rita nel solo anno 2006 sono 336 le persone decedute e, in relazione all’età media dei deceduti, è uno degli istituti con una media più alta (80 anni e con un minor numero di giornate medie di degenza). Non me ne voglia la classe medica, per carità. Non voglio con questo cadere certo in facili generalizzazioni, ma semplicemente rendere merito alla verità dei fatti che, se da una parte vede professionalità e deontologia, dall'altra fa intravedere un rovescio della medaglia a dir poco scandaloso. In linea comunque con l'andazzo complessivo dell'allegra brigata italiana. Ma, si badi bene, non è e non vuole essere certo questa una giustificazione. Le parole che emergono dall'ordinanza di custodia cautelare del tribunale di Milano non lasciano spazi ad ulteriori commenti: "… aggravante di aver eseguito il fatto per eseguire il delitto di cui al capo che precede e conseguirne il relativo profitto…"; "... aggravante di aver agito con crudeltà sulla persona, consistita nell'abnormità dell'intervento...";"... aver agito con crudeltà sulla persona, consistita nella controproducente aggressione chirurgica..."; "... aver agito in totale disprezzo delle condizioni di fragilità del paziente...".
Ben presto anche questo episodio cadrà nel dimenticatoio. Come tutto del resto in Italia. Si dirà che è solo un caso. Forse due. Forse tre. Ma comunque sporadici episodi di malasanità. Ma di cosa cazzo stiamo parlando? Di pop corn e patatine o di aria fritta. Quantunque fosse anche un singolo caso, stiamo pur sempre parlando di vite umane, ognuna delle quali vale ben di più di un posto nella giungla preistorica del parlamento, di un amicizia influente o di un posto in prima fila al concerto di Capodanno. Se non si arriva a capire questo, se non ci fa male "vedere un uomo come un animale", allora possiamo anche chiudere i battenti e gettare la spugna. Il fatto è che fino a quando chi ci dovrebbe rappresentare persegue meschini interessi egoistici sempre ci sarà qualcuno che si sentirà legittimato ad agire in ugual modo. Il fatto è che fino a quando c'è chi si presenta a Montecitorio con spumante e mortadella, fino a quando c'è chi ritiene che Napoleone a Waterloo abbia conosciuto la sua più grande vittoria, fino a quando c'è chi difende la famiglia come valore assoluto e poi viene pizzicato in festini a luci rosse, il fatto è che fino a quando c'è chi promette ancora di marciare su Roma con fucili e baionette, il fatto è che fino a quando si cercherà di essere uomini di successo più che uomini di valore...il fatto è che ci stiamo abituando a tutto questo, come anestetizzati, e nemmeno ci facciamo più caso. Nemmeno ce ne accorgiamo. Dead men walking. Il fatto è che, ho paura che sia davvero questa la vera emergenza. E della primavera nemmeno il miraggio.
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