L’ODIO SECONDO UT
09/02/2008 - Dalla negazione del suo essere un sentimento fino alla sublimazione della sua presenza nella quotidianità, l’Odio ha rappresentato il momento centrale di riflessione della presentazione di UT, rivista bimestrale d’arte e fatti culturali, che si stampa in 139 copie e che ha, al suo interno, una grafica numerata e firmata dagli autori che vi collaborano. Al “Punto Einaudi” di San Benedetto del Tronto, Massimo Consorti (che di UT è il direttore), Francesco Del Zompo (Art Director), Lucilio Santoni, Alessandra Morelli, Francesco Scarabicchi, Annalisa Piergallini, l’artista Paolo Annibali, collaboratori della rivista, hanno esposto il loro punto di vista sul tema proposto in questo numero. Ne è emerso un corollario in cui l’Odio ha assunto le forme più varie e percorso le strade più tortuose. Dall’odio per il diverso e la diversità a quello riversato nei confronti di una società malata di indifferenza, a quello che non ha età fino all’odio profondo, silenzioso e assordante nello stesso tempo, verso gli affetti più intimi, uno stato d’animo così devastante che ha pervaso lo spazio presentazioni della libreria destando attenzione e curiosità, riflessioni e suggestioni non semplici da approfondire e da interiorizzare. Seguendo la sua consolidata linea editoriale infatti, UT non ha proposto soluzioni né effettuato analisi, ha semplicemente descritto uno degli aspetti della personalità umana attraverso le forme che le sono più congeniali: il racconto, la prosa, la poesia, la critica, il piccolo saggio, le note di fondo. In occasione della presentazione, cui ha partecipato l’assessore provinciale alla cultura Olimpia Gobbi, UT ha festeggiato il primo anno di vita, sei numeri in cui collaboratori di ogni età e indirizzo culturale, hanno potuto esprimere le loro opinioni in totale libertà e nella convinzione che ogni diversità è una ricchezza, ogni situazione di confronto una opportunità di crescita.
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