Il 28 aprile 2006 avrà luogo la sesta Giornata mondiale per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro, istituita dall'Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO), per promuovere la cultura della prevenzione in materia di sicurezza e salute ed incoraggiare governi, organizzazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori a realizzare campagne di sensibilizzazione e ad elaborare metodi di lavoro e misure di prevenzione per predisporre condizioni di lavoro sicuro.
La qualità delle condizioni di lavoro rappresenta un elemento fondamentale per garantire un ritmo di crescita sostenibile a lungo termine, buoni standard di vita ed alti livelli di coesione sociale. L'In Focus Programme "lavoro sicuro" (sicurezza, salute e ambiente di lavoro) dell'ILO presta particolare attenzione ai fattori e alle condizioni di rischio, con l'obiettivo dichiarato di favorire negli stati membri la diffusione di efficaci politiche di prevenzione e di protezione della sicurezza nel lavoro.
Le iniziative di quest'anno dovranno focalizzarsi su: lavoro dignitoso, lavoro sicuro, HIV/AIDS (Decent work - Safe work - HIV/AIDS).
In particolare, per la giornata mondiale del 2006, l'ILO intende richiamare l'attenzione di tutti gli attori coinvolti su una questione che ha un considerevole e generalizzato impatto sociale ed economico: la diffusione dell'HIV/AIDS. Tra i numeri forniti per chiarire la portata e l'urgenza del fenomeno nel mondo vi sono:
· circa 36 milioni di persone, tra i 15 e i 49 anni, che vivono con l'HIV/AIDS
· 7000 giovani, al di sotto dei 25 anni di età, ogni giorno contraggono l'HIV
· quasi 14 milioni di bambini hanno perduto uno o entrambi i genitori a causa della malattia.
Considerata la numerosità delle persone colpite dall'HIV/AIDS, è facile pensare come gli effetti del fenomeno coinvolgano più settori sociali e costituiscano una minaccia destinata a ripercuotersi nel tempo e ad incidere sulle generazioni future. In tal senso l'ILO denuncia il problema di molti bambini che, per produrre reddito in favore delle proprie famiglie, sono costretti ad abbandonare le scuole e a lavorare in condizioni spesso disagiate, con elevate probabilità di infortunio, esposizioni a sostanze pericolose e notevoli rischi di aggravamento delle proprie condizioni psico-fisiche. Inoltre, l'ILO stima che l'ammontare delle perdite dovute all'epidemia nella forza lavoro, in mancanza di miglioramenti nell'accesso ai trattamenti ed alle cure, salirà dai 28 milioni nel 2005, a 48 milioni nel 2010 e a 74 milioni nel 2015.
Per realizzare "lavoro dignitoso e sicuro" a livello mondiale è necessario, quindi, intervenire per ridurre drasticamente la minaccia dell'HIV/AIDS sullo sviluppo sostenibile globale e per fronteggiare il fenomeno l'ILO sta sviluppando una vasta gamma di iniziative legate ad un Codice di condotta sull'HIV/AIDS tra cui:
· servizi di consulenza ai governi affinché integrino la questione dell'HIV/AIDS nella legislazione sul lavoro;
· attività di capacity-building per datori di lavoro e lavoratori perché realizzino programmi sull'HIV/AIDS nel luogo di lavoro;
· produzione di informazioni e materiale di formazione per lo scambio di buone pratiche.
Le azioni da realizzare dovranno, quindi, essere mirate a:
· sensibilizzare l'opinione pubblica rispetto alla gravità delle conseguenze causate dagli infortuni sul lavoro
· estendere la protezione di base a tutti i lavoratori, in conformità alle norme internazionali
· implementare la capacità degli Stati membri e dei settori industriali di individuare e mettere in pratica politiche e programmi di prevenzione validi, con particolare attenzione all'HIV/AIDS affinché ne sia gestito e ridotto l'impatto sul mondo del lavoro; sia garantita assistenza e sostegno ai lavoratori infetti e coinvolti dal problema; siano eliminate le stigmatizzazioni e le discriminazioni delle persone sieropositive o presunte tali.
Approfondimenti
· Nel 2001, l'ILO ha adottato il Codice di Condotta sull'HIV/AIDS, che si pone come guida concreta a sostegno di governi, datori di lavoro e lavoratori per l'individuazione di programmi nazionali per contrastare la diffusione della malattia;
· Nel 2002, l'Italia ha finanziato il progetto HIV/AIDS e il mondo del lavoro: conseguenze per il lavoro e lo sviluppo socio-economico (è in pieno svolgimento la seconda fase in Etiopia, Uganda e Zambia), con l'intento di realizzare politiche e legislazioni nazionali sull'HIV che prevedano specifiche modalità di lavoro e programmi d'impresa per la prevenzione, cura e sostegno della malattia nei settori più a rischio;
· Per contribuire al successo della giornata mondiale e per promuovere azioni di prevenzione contro il fenomeno epidemico da HIV/AIDS, l'International Information Centre on Occupational Safety and Health (CIS-ILO) ha predisposto un documento con una lista di risorse informative (standard, libri, articoli, CD-ROM, ecc.) su HIV/AIDS nei luoghi di lavoro. Il documento comprende materiale sulla prevenzione da HIV/AIDS estratto dalla banca dati bibliografica del CISDOC e contiene descrizioni bibliografiche complete, inclusi brevi riassunti e link attivi ai documenti su Internet, quando disponibili.
Per ulteriori informazioni sulla campagna dell'ILO:
Il Report on "Decent Work - Safe Work - HIV/AIDS" (eng)
Il documento "OSH country profiles" (eng)
Per aggiornamenti sulla giornata mondiale:
Il sito internazionale dell'ILO
Il sito dell'ufficio ILO di Roma
Scheda predisposta da Giulia Ombuen e Annamaria Rocchi ( da iims.it)
Roma, 10 aprile 2006