UrsiniAppunti: mi sono proposto per candidarmi alle Provinciali con la PDL
07/04/2009 - Leggo sempre piu’ spesso attraverso la stampa locale di candidati “certi” per la PDL mentre nonostante io abbia contattato personalmente alcuni vertici della PDL non riesco ancora a capire quale sia “il metodo” per pesare la scelta delle prossime candidature. Insomma mi sono proposto per candidarmi alle Provinciali con la PDL ma piu’ che valide spiegazioni ricevo inspiegabili silenzi. Eppure nelle ultime elezioni Amministrative ho raggiunto, senza poi disturbare tante persone che conosco e dalle quali ho tra l’altro ricevuto qualche simpatico richiamo perche’ appunto avrei dovuto avvertirli della mia candidatura, quasi 300 preferenze. Le persone che conosco da una vita mi fermano per strada e mi chiedono di sapere se verro’ candidato ma sinceramente non so cosa rispondere; persone alle quali sono fortemente legato e mi conoscono per la mia rettitudine comportamentale. E’ forse un difetto essere seri e coerenti in politica?? Al mio seguito potrei garantire un gruppo di persone pronte a lavorare seriamente per una giusta causa politica appoggiandomi in maniera determinata ma alla data odierna quello che maggiormente sconcerta e’ l’assenza di riferimenti, forse voluta, non si capisce. Se chi pretende di governare un partito pensa di poter adottare una linea che non tiene conto delle reali risorse umane, della serieta’, della onesta’, dell’impegno, sempre profuso con coerenza, certo l’elettorato non puo’ essere che, quanto meno, sconcertato. Non ci si lamenti poi che nessuno vuole avere a che fare con la politica, atteggiamento che ha anche poi, riflesso sulla qualita’ della politica e quindi sulla qualita’ dei servizi e della vita in generale. Il politico deve avere come prime qualita’, oltre quelle che prima ho elencato(serieta’, onesta’, coerenza)anche competenza sulle materie che tratta e il contatto diretto con l’elettore in modo da generare fiducia e risposta alle reali esigenze. Le esigenze non si conoscono stando seduti dietro una scrivania, distanti dalla gente, non solo per incapacita’ comunicative ma anche perche’ si frappongono centinaia di km. La vita va vissuta in mezzo alla gente come ho fatto io presso i quartieri della San Benedetto nord e nello sport vissuto in prima linea su tutta la Provincia. Se poi non mi si vuole candidare chiedo che mi venga riferito chiaramente se non che per una correttezza comportamentale. Sono abituato a lavorare in silenzio, come sempre ho fatto, ma in questa speciosa situazione umilmente mi rivolgo alla stampa locale affinche’ il mio messaggio possa arrivare forte e chiaro. Anticipatamente ringrazio. LUIGI URSINI
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