Il Sindaco Purgatori porta i saluti dell’Amministrazione Comunale di Arcevia al 38° Campeggio estivo dell’U.C.O.I.I.
Purgatori: Gli immigrati non sono più una società a parte ma una parte della società.
Il Sindaco di Arcevia Silvio Purgatori nell’incontrare il Presidente dell’Unione delle Comunità ed Organizzazioni Islamiche in Italia Dott. Dachan Mohamed Nour, e i partecipanti al 38° Campeggio estivo che si svolge ad Arcevia, ha af-fermato ” iniziative come questa contribuiscono ad una miglior conoscenza re-ciproca ed una miglior comprensione dei valori che regolano le nostre civiltà, ognuna con tradizioni, principi e regole che meritano un confronto senza pre-giudizi. La presenza di oltre tre milioni di persone straniere, molte delle quali di religione musulmana, che vivono in Italia da oltre un decennio sta cambian-do la società italiana. Gli immigrati non sono più una società a parte ma una parte della società. Bisogna capire e governare questo cambiamento, perché es-so non riguarda più solo quali diritti riconoscere agli immigrati, ma quale con-vivenza costruire con loro. Dobbiamo mettere al centro del dibattito pubblico e dell'agenda politica nuove domande: come far convivere persone e gruppi con culture, storie e religioni diverse? Quale sarà la società italiana di domani? Su quale patto democratico si fonderà? Dobbiamo muoverci in questa direzione anche per rispondere alla brutalità del terrorismo che, per essere sconfitto, oltre a misure efficaci di contrasto e di repressione, richiede che siano attivati il dia-logo, la conoscenza e il reciproco riconoscimento. Per questo ritengo “continua il Sindaco Purgatori” sia cruciale costruire un dialogo con l'Islam affinché di-venti protagonista della vita politica del Paese e perché sia al fianco delle nostre istituzioni nella lotta al terrorismo. Personalmente ritengo che la vostra presenza nel nostro paese possa rappresentare una preziosa risorsa per noi italiani, a patto di costruire un percorso vero di accoglienza e di relazione. La relazione, intesa come capacità di ascolto e di dialogo nei due sensi, consente di entrare in con-tatto e di facilitare la comprensione di realtà e stili di vita diversi. L’incontro e la conoscenza reciproca sollecitano il ragionamento e rafforzano il valore della democrazia, che per l’Italia è un valore irrinunciabile. Tutti, uomini e donne, hanno gli stessi diritti e gli stessi doveri. Incontrarsi vuol dire scoprire la diver-sità di modi di pensare e di vedere il mondo e quindi arricchire le nostre mappe cognitive, morali ed estetiche”.
Arcevia 16 agosto 2007