FALCONARA MARITTIMA, 2006-08-01 - Se la storia della musica venisse insegnata nelle piazze ed i cantanti fossero docenti che attraverso canzoni insegnano a studenti-spettatori, non diremmo di trovarci in piazza Mazzini a Falconara nella serata di chiusura della nona Festa della Birra. Al contrario. Si potrebbe pensare di essere entrati per un paio d’ore in una sorta di università all’aperto con i Beggar’s Farm, talentuosi assistenti alla cattedra e due ordinari d’eccezione – Bernardo Lanzetti e Clive Bunker – sullo scranno più alto, oratori di voce e batteria, impegnati sul tema “Tribute a Genesis, Pfm e Jethro Tull”.
I piemontesi Farm (Franco Taulino voce e flauto, Andrea Garavelli basso, Aldo Carpanelli tastiere, Marcello Chiaraluce chitarre elettriche, Sergio Ponti batteria e Matteo Ferrario violino), considerati a livello europeo la prima cover band dei Jethro Tull, hanno pensato bene di scaldare l’atmosfera con alcuni brani d’apertura. Poi la scena è passata ai due miti. L’ex Pfm ha passato in rassegna brani storici come “Nothing is easy”, “Aqualung”, Luna nuova”, “E’ festa”, “Maestro della voce” dedicata a Demetrios Stratos, mentre il l’ex-Tull è riuscito a trasformare i retropalco nel front, con numerosi fans riuniti all’ingresso del Centro Pergoli a seguire attentamente tutte le battute del leggendario batterista.
Nel finale di “Locomotive breath”, i musicisti si sono scostati sui lati del palco per lasciare campo aperto ai virtuosismi ritmici di Bunker che per un buon quarto d’ora (scusate se è poco!) ha tempestato grancassa, charleston, piatti, rullanti di colpi a ripetizione, rallentando, accelerando, stampandosi ancora una volta negli occhi incantati del pubblico. Chiusura in bis con l’acclamatissima “Impressioni di settembre”, intramontabile Pfm.
E gli studenti? Scontato dire degli appassionati, di quelli che sono cresciuti a pane&rock che se ne sono stati per tutto il tempo a controllare l’intensità dei brividi che correvano sopra e sottopelle. Più indicativo, per dar valore (ampiamente meritato) di serata memorabile, soffermarsi su quegli alunni più giovani che, sedutisi magari più attratti dal luppolo della Festa, si sono ritrovati in piedi ad applaudire, a gustarsi ogni vocalizzo di Lanzetti, ogni rollata di Bunker, a maledire il fatto che oggi, di musica così non se ne fa più.
Una grande soddisfazione per il comitato organizzatore (Gregorio Barbabella, Gianrico Burattini, Piero Maranconi, Paolo e Lorenzo Pieralisi) che ha voluto fortemente regalarsi questa gran finale e poi tutti insieme a raccontarsi fino a tarda notte.