RIASSUNTO. La Leptospirosi è una zoonosi cosmopolita ed èconsiderata una malattia professionale per allevatori,veterinari, macellatori e veterinari addetti all’ispezione dellecarni. L’infezione è molto diffusa soprattutto nella popolazionesuina, per cui il rischio è maggiore per coloro che lavoranonell’ambito della filiera delle carni suine, dall’allevamento finoall’industria di trasformazione. Anche se gli episodi di malattiasono piuttosto contenuti, la positività sierologica è moltoelevata in quei lavoratori che, per le loro mansioni,frequentemente vengono a contatto con materiale infetto,soprattutto con le urine. Oltre che sul controllo dell’infezionenegli animali, la prevenzione si basa su una corretta prassiigienica e misure di protezione individuali. In condizioni dirischio elevato, è opportuno effettuare un monitoraggiodell’infezione nel personale esposto.
Parole chiave: leptospirosi, zoonosi, malattia professionale.
ABSTRACT. Leptospirosis is a worldwide zoonotic infection. Thesource of infection in humans is usually either direct or indirectcontact with the urine of infected animals. Occupation is asignificant risk factor for humans. Direct contact with infectedanimals accounts for most infections in farmers, veterinarians,abattoir workers, meat inspectors. The highest risk is associatedwith swine farming, slaughterhouse and meat industry workers.Most cases are diagnosed by serology. Leptospirosis may beprevented trought appropriate hygiene, sanitization, animalhusbandry. It is essential to educate people working with animalsor animal tissues about measures for reducing the risk ofexposure to Leptospira. Protective clothing provided included anapron, gloves and rubber boots. When the risk is high, serologictesting are useful also.
Key words: leptospirosis, zoonosis, occupational disease.
Introduzione
La Leptospirosi è una zoonosi cosmopolita, consideratauna malattia emergente o riemergente e l’attenzione per essaè dovuta ai numerosi focolai che hanno interessato diversiPaesi dell’America Latina, dell’Asia e Stati Uniti (28).L’incidenza è significativamente più elevata nelle zone calde,mentre nelle zone temperate si registra un andamentostagionale, con una maggiore incidenza in estate (38). È trasmessada batteri dell’ordine Spirochaetales, famiglia Leptospiraceae,genere Leptospira. La Leptospirosi era conosciutain Cina fin da tempi antichissimi come malattia professionaledei coltivatori di riso. Si pensa che essa sia stataintrodotta in Europa nel XVIII° secolo con l’invasione deiratti provenienti dall’Asia. La prima descrizione di febbregialla, nel nostro continente, fu fatta nel 1812 dal BaroneDominique Jean Larrey, chirurgo dell’esercito napoleonico.Nel 1887 Adolf Weil descrisse il quadro clinico della formaitterica, poi denominata malattia di Weil. Nel 1917 ricercatorigiapponesi identificarono l’agente responsabile dell’infezione,determinandone le modalità di trasmissione, il quadroclinico e diagnostico (30). Sempre nel 1917, viene registratoil primo caso di Leptospirosi umana in Italia (22). Nel1989 il genere Leptospira è stato diviso in due specie: Leptospirainterrogans (Leptospirosi dei mammiferi) e Leptospirabiflexa, che comprende specie saprofite (20; 26). Entrambele specie sono divise in sierotipi mediante agglutinazione,dopo cross-assorbimento con antigeni omologhi; dueleptospire appartengono a sierotipi differenti, nell’ambitodello stesso sierogruppo, quando presentano reattività crociatanon completa. Finora sono stati identificati più di 60sierotipi di L. biflexa, mentre per L. interrogans se ne conosconooltre 200. Quelli che sono correlati antigenicamentevengono raggruppati in sierogruppi; due leptospire appartengonoa due sierogruppi diversi quando non mostrano alcunaattività crociata (26; 27). La malattia persiste in naturaa causa della localizzazione a livello dei tubuli renali deglianimali serbatoio, nei quali la Leptospirosi è endemica (2).
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Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari Ambientali e Microbiologiche
Università degli Studi del Molise, Campobasso