Homepage >> Recensioni
“Adorami e perdonami” (Eclectic Circus Records/Venus, 2009) |
Paolo Cattaneo “Adorami e perdonami”
Etichetta: Eclectic Circus Records Brani: Tadao Ando / Ombre cinesi / Sei qui per me / Quello in cui credo / Troppi sogni strani / Adorami e perdonami / Colpo di grazia / Torno qui Produttori: Paolo Cattaneo & Daniele Sinigallia
Questo è l’ultimo album che recensisco prima delle ferie. Ché forse è brutto dirlo, ma a luglio si arriva stanchi persino delle novità discografiche (caro Jeff Tweedy, perché non hai aspettato settembre?) e la musica la si concepisce solo live. Concerti e ferie e non c’è bisogno d’altro. “Adorami e perdonami” di Paolo Cattaneo però lo voglio recensire prima di riposarmi. Perché è un disco verso il quale ho provato un sincero moto d’affetto sin dalla prima volta che l’ho inserito nel lettore.
E’ il terzo album del musicista bresciano e in ogni suo momento vince, su tutto, la misura, in primis nella malinconia, che è malinconia sì ma di quelle lievi, di quelle capaci di garantire dolori ai limiti del piacere. E poi misura nei testi e negli arrangiamenti. E’ un disco in cui non c’è nulla che sia di troppo. Tutto è assorbito e ridotto al minimo indispensabile di bellezza tangibile. E la via alla bellezza piccola scelta da Cattaneo è vincente se l’ascolto lascia come un incanto e se basta creare quel poco di atmosfera – spegnere le luci, accendere una sigaretta – perché il cuore si stritoli («la tua paura/rovina il mio cuore»): otto canzoni, testi brevi e illuminanti, arrangiamenti fatti di piccoli tocchi, impressionisti, l’anima dell’autore che si spalma su chi ascolta e lo copre con la densità delle emozioni vere.
La via al cantautorato di Cattaneo è quella che prevede tragitti mai rettilinei, semmai ellittici, sinuosi, a cercare angoli bui e zone d’ombra, la stessa via che, ognuno con la propria sensibilità, percorrono quotidianamente artisti come Paolo Benvegnù, Cesare Basile, ma anche Niccolò Fabi e Riccardo Sinigallia, quest’ultimo tra l’altro ospite (insieme al fratello Daniele) di “Adorami e perdonami”. La musica di Cattaneo appare proprio come l’ideale crocevia tra ipersensibilismo e scuola romana, liquidità Radiohead ed eleganza Tindersticks, un crocevia in grado di generare punte, schegge, minuzie di raro pregio come Tadao Ando, Sei qui per me, Quello in cui credo, Torno qui.
E quando la bellezza è così piccola, non ha senso spezzettarla e allora il testo di Quello in cui credo lo riporto tutto, senza tagli: «non è troppo tardi/per dirti che perdo/sullo schermo c’è dio/che grida ed io spengo/ora ti penso e ti inseguo/un ladro di idee/mi guarda prender nota/è una piccola cosa/è come dirti ti amo/sei tutto quello in cui credo/senza te non sono niente/senza te non sono niente/un costume di scena mai usato/dovunque solo affanno e fumo/affanno e fumo».
|
Pierluigi Lucadei
|
Recensioni |
Articolo letto 250 volte. |
il 13 Jul 2009 alle 17:37 |
|
|
|
|
|
|