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Carmen_Anna Malavasi, Paolo Pecchioli |
Carmen @ Teatro della Fortuna
rassegna lirica torelliana Per il debutto di Carmen il Teatro della Fortuna si trasforma in una plaza de toros. Fano – Un debutto atteso quello del 29 gennaio al Teatro della Fortuna, dove, nell’ambito della quinta edizione della Rassegna Lirica Torelliana va in scena Carmen, nuova produzione della Fondazione Teatro della Fortuna. Atteso soprattutto per l’originalità dell’allestimento. Infatti alle 20.30 di giovedì sera (replica sabato 31 gennaio, stessa ora) non si alzerà il sipario e non si spegneranno le luci in sala, perché in questo spettacolo la “sala”, la platea è diventata scena, più propriamente si è trasformata in una “plaza de toros”. Una lettura originale dell’opera di Georges Bizet, con un allestimento curato da due giovanissimi, il non ancora trentenne Renato Bonajuto alla regia e Salvatore Simone alle scene. Grazie all’assetto reso dal praticabile che ricopre la platea, divenuto oramai simbolo della Rassegna Torelliana, il regista ha immaginato per la vicenda della conturbante sigaraia gitana un grande spazio scenico che comprende proscenio e platea con cinque punti d’ingresso e l’orchestra posizionata all’entrata della platea, con un totale capovolgimento rispetto alla prassi. E così, quello che ci appare come uno dei più bei teatri all’italiana, prende le sembianze di una sorta di Globe che consente un rapporto nuovo, differente, fra scena e spettatori. Il punto di vista non è frontale ma le azioni dello spettacolo sono agite su uno spazio dalla forma di ferro di cavallo (quella della platea del teatro, appunto) che moltiplica i punti di vista. A chiudere circolarmente e completare l’unità, sia scenica sia narrativa, dei video proiettati sul fronte del palcoscenico.“Talune figure femminili – spiega il regista - trascendono la loro “sostanza” per trasformarsi in archetipo universale, non più una semplice donna ma il “riassunto” dei molti volti di Eva. Carmen è simbolo di libertà. E l’anelito di libertà non ha tempo. Per questo ho deciso di collocare la vicenda nella Spagna del 1938/39, sul finire della Guerra Civile, alla vigilia della vittoria del Franchismo, che avrebbe tolto la “libertà” al paese per trentasei anni. Una Spagna dove l’Eros, irrefrenabile e quasi animalesco, esplode come uno stordimento per non pensare, per riaffermare le prepotenti ragioni della vita.” Tra i protagonisti due debutti di ruolo: la splendida Anna Malavasi in quello del titolo e Paolo Pecchioli in quello di Escamillo, baritono che ha partecipato al Der Vampyr, opera di inaugurazione dell’attuale stagione al Teatro Comunale di Bologna, dove ha ricoperto il ruolo di Davenaut nel secondo cast, sostituendo “ottimamente”, come ha scritto la critica, Harry Peeters. Il resto del cast è composto da Fulvio Oberto, Don Josè, Alessandra Capici, Micaela, Vicenç Esteve, El Dancairo, Carlo Giacchetta, El Remendado, Antonio Marani, Zuniga, Daniele Girometti, Morales, Anna Caterina Cornacchini, Frasquita, Julia Samsonova-Chayet, Mercedes. Sul podio David Crescenzi, direttore fra i più intelligenti e sensibili dell’ultima generazione, dirige l’Orchestra Sinfonica G. Rossini, mentre Angelo Biancamano è il maestro del Coro del Teatro della Fortuna - Mezio Agostini. In scena anche ben 43 piccoli cantanti, le voci bianche del coro Incanto Malatestiano diretti da Francesco Santini e i Pueri Cantores. Info. Botteghino Teatro della Fortuna, piazza XX Settembre 61032 Fano, tel. 0721.800750, fax 0721.827443, botteghino.teatro@comune.fano.ps.it. Orario botteghino. Dal lunedì al sabato esclusi i festivi 17.30-19.30; mercoledì e sabato anche 10-12. Nei giorni di spettacolo 10.00 - 12.00 e dalle 17.30 in poi. Vendita on line. Ticketone, info 02.392.261, www.ticketone.it.
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il 28 Jan 2009 alle 10:15 |
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