Il 26 ottobre il cantante emiliano sarà al PalaSpeca di San Benedetto del Tronto
SAN BENEDETTO, 2007-10-22 – Arriverà venerdì 26 ottobre al PalaSpeca di San Benedetto del Tronto (ore 21.30), Francesco Guccini, in una data organizzata dalla Comstar in collaborazione con il Comune. Sale l’attesa, dunque, per uno dei pochissimi concerti del cantautore emiliano.
Francesco Guccini è nato a Modena il 14 giugno 1940, ma a causa della guerra ha trascorso l’infanzia e parte dell’adolescenza nel paese dei nonni paterni, Pàvana, località dell’Appennino Pistoiese già però circondata dal territorio bolognese. Anche oggi, appena può, ama tornare là. Ha frequentato l’Istituto magistrale a Modena e la Facoltà di Magistero Lettere a Bologna, città nella quale si è trasferito nel 1960 e dove tuttora abita.
Ha fatto per due anni il cronista alla Gazzetta di Modena ed ha insegnato per vent’anni lingua italiana presso una Università Americana (Dickinson College) con sede a Bologna.
Ha cominciato a suonare e a scrivere canzoni alla fine degli anni cinquanta, a metà degli anni ’60 è uscito il suo primo L.P. Ha alle spalle la realizzazione di 21 LP e può contare, in Italia, su un seguito consolidato in trent’anni di attività. Per assistere ad un suo concerto accorrono a migliaia, e, per uno spettacolo dove non esiste alcun effetto scenico, dove l’unica cosa che conta è il rapporto che si stabilisce fra pubblico ed interprete, non è cosa da poco.
Ama considerarsi appartenente alla famiglia dei cantastorie dai quali ha ereditato una tecnica raffinata nella costruzione dei versi delle sue canzoni, unica nel suo genere. E’ stato considerato a lungo il cantautore politicizzato per eccellenza. E questo è una specie di equivoco alla creazione del quale hanno contribuito in modo determinante eventi storici che facevano sì che ogni affermazione venisse interpretata alla lettera, con l’occhio (e l’orecchio) di quei tempi. Guccini è certamente “politico”, ma nel senso lato del termine. Politico è il suo modo di raccontare le cose, mai, o quasi mai, avulse da una realtà che dal particolare (necessariamente) può, anche arrivare all’universale. Politico è il suo modo di poetare (meglio sarebbe dire narrare, essendo probabilmente Guccini un narratore, non un poeta) strettamente legato ad una forma dubitativa espressa attraverso una velata ironia che è una delle caratteristiche più interessanti di Guccini. Il “ma”, il “forse”, l’”oppure” cui ricorre ampiamente nelle sue canzoni servono a stemperare le sue affermazioni, che, più che tali, sono invece pensieri suscettibili di diverse interpretazioni. Non è certo un caso che Guccini venga oggi studiato nelle scuole come esempio di “poeta” contemporaneo e che gli sia stato conferito nel 1992 il Premio Librex-Guggenheim Eugenio Montale per la sezione “Versi in Musica”.
Il prezzo per assistere al concerto è di 22.50 euro (più 2,50 euro di prevendite)
Per info: T.box 071.2901224