01/12/2008 - Nello Studio Legale che cura gli interessi di Bernardo Provenzano si è tentata una strategia, per vincere l’ultima battaglia di una guerra che ha visto l’impegno massimo di “cosa nostra” nel 1993.
“Cosa nostra” stragista non intende più restare in carcere a “41 bis” e vedere i suoi beni confiscati e destinati alle vittime della mafia.
Questo stava scritto nel “papello” ricattatorio e questo oggi “cosa nostra”pretende.
I figli di Bernardo Provenzano giocano una partita sporca e lo sanno benissimo, il loro tentativo di salvare ciò che non sarà mai salvabile, non possiamo comprenderlo neppure sotto il profilo dell’amore verso quell’assassino che è comunque resta il loro padre.
L’amore filiale così ostentato verso un uomo che non è tale, ma solo un mafioso potente e pericoloso, è un insulto a tutte le vittime di mafia , ma soprattutto a noi le vittime di via dei Georgofili, perché Bernardo Provenzano, noi ha scelto fra milioni di potenziali vittime ,per dare al Paese intero un messaggio che ha dato un ennesimo colpo alla effimera democrazia dell’Italia.
Chiediamo per le prossime ore una intervista attraverso i giornalisti delle massime testate dei quotidiani , affinchè possiamo esternare ciò che pensiamo, visto che il prezzo, perchè la famiglia Provenzano e con lui tutta “cosa nostra” fosse assurta alla “Santificazione”, lo abbiamo pagato tutto intero sotto 300 chili di tritolo .
*Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili
MAFIA: FAM. GEORGOFILI, DA FIGLI PROVENZANO PARTITA SPORCA
> FIRENZE
> (ANSA) - FIRENZE, 1 DIC - "I figli di Bernardo Provenzano giocano una
> partita sporca e lo sanno benissimo. Il loro tentativo di salvare ciò
> che non sarà mai salvabile non possiamo comprenderlo neppure sotto il
> profilo dell'amore verso quell'assassino che comunque resta il loro
> padre". Lo afferma, in una nota, l'Associazione dei familiari delle
> vittime di via dei Georgofili commentando le interviste pubblicate
> oggi da alcuni quotidiani ai figli del capo dei capi di cosa nostra.
> "L'amore filiale così ostentato verso un uomo che non è tale, ma solo
> un mafioso potente e pericoloso - continua l'Associazione - è un
> insulto a tutte le vittime di mafia, ma soprattutto a noi vittime di
> via dei Georgofili, perché Bernardo Provenzano, ha scelto proprio noi,
> fra milioni di potenziali vittime, per dare al Paese intero un
> messaggio che ha dato un ennesimo colpo alla effimera democrazia
> dell'Italia". Nella nota, l'Associazione chiede una intervista ai
> maggiori quotidiani nazionale "affinché - scrive - possiamo esternare
> ciò che pensiamo, visto che il prezzo noi lo abbiamo pagato tutto
> intero sotto 300 chili di tritolo". (ANSA).=