KlezmerFestival, grande Moni Ovadia e una sorpresa annunciata per l’edizione anconetana del Festival
SARAJEVO, 2006-09-17 - Un Moni Ovadia in forma smagliante, l’inaugurazione del plesso sanitario sotto gli occhi di una cospicua delegazione delle Marche ed una novità annunciata per l’edizione anconetana del Festival. Ovadia ha divertito e affascinato la platea da tutto esaurito del Teatro Sartr di Sarajevo. Due ore di spettacolo intense, vibranti di contenuti e di suoni, durante le quali l’eclettico rappresentante della musica ebraica ha saputo coinvolgere il pubblico. L’inizio con un testo appositamente scritto in bosniaco, un programma musicale come sempre variegato, dove i suoni delle liturgie ebraiche si fondono con ritmi di altre variegate origini. La richiesta finale del pubblico di un bis che il maestro ha voluto essere solo del quartetto d’archi che lo accompagnava. “Questo Festival ha fatto un salto importante – ha detto Ovadia come presidente onorario del Klezmer Festival –. All’undicesimo anno di età ha preso l’unica strada che gli permette di crescere. E non esisteva posto migliore per iniziare questo nuovo cammino”. Sarajevo ieri ha parlato tanto italiano, sin dal mattino a Ilidza (una località termale a pochi chilometri dal capoluogo bosniaco) dove è stato inaugurato il plesso sanitario di riabilitazione per minori. Una ricostruzione figlia della Cooperazione internazione e delle Regioni Marche ed Emilia Romagna, ai cui rappresentanti sono arrivati i ringraziamenti dei tanti accorsi alla cerimonia. Tante anche le personalità istituzionali presenti: tra gli altri, il premier del Cantone di Sarajevo Denis Zvizdic, l’Ambasciatore italiano in Bosnia Alessandro Fallavollita, l’assessore della Regione Marche Ugo Ascoli, il presidente del Consiglio regionale Raffaele Bucciarelli, i consiglieri Marco Luchetti e Guido Castelli, il consigliere dell’Emilia Romagna Gianluca Borghi e il direttore del Policlinico Kosevo di Sarajevo che gestirà il Centro. Un punto di riferimento importante per tutta la Bosnia che riavrà finalmente un suo plesso di alta specializzazione dove i bambini in difficoltà troveranno un’assistenza sia per i problemi fisici che psichici. Intanto fervono i contatti con le autorità locali che spesso sono state presenti agli appuntamenti del Festival Klezmer. Il primo risultato si ha già nella presenza ad Ancona del ministro della Cultura del Cantone di Sarajevo, Ivica Saric, che ha accettato l’invito della Provincia di Ancona, qui rappresentata dall’assessore alla Cultura e al turismo, Luciano Montesi. Il ministro bosniaco verrà nel capoluogo marchigiano il 12 ottobre prossimo per assistere ad una serata dell’ultima parte del Festival in programma per la metà del prossimo mese. Intanto stasera, il Festival si sposta a Banjia Luka, per l’ultima tappa al di là dell’Adriatico. Prima, inaugurazione del Centro per cure fisioterapiche e riabilitative realizzato nell’ambito del Programma di cooperazione decentrata “Tutela e reinserimento di minori con disabilità fisica e psichica e promozione di imprenditorialità sociale nel territorio della Federazione di Bosnia Erzegovina e della Repubblica Srpska". E poi, a chiudere, un concerto del Giovanni Seneca Trio.
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