I grandi artisti marchigiani alla Mole di Ancona
ANCONA - Dopo il successo ottenuto a Mosca, la mostra "I grandi marchigiani e l'arte italiana del XX° secolo" arriva alla Mole Vanvitelliana di Ancona, dove sarà inaugurata il prossimo 9 marzo. L’esposizione, curata da Armando Ginesi, è promossa dalla Regione Marche, con la collaborazione della Provincia e del Comune di Ancona e dell'Associazione Marche-Russia. "Questo evento – ha commentato l’assessore regionale alla Cultura, Luigi Minardi, intervenendo questa mattina alla presentazione nel capoluogo dorico – testimonia l’importanza della cultura per dare risalto all’immagine delle Marche. Di questo ne sono prova anche i recenti appuntamenti di Bruxelles per la Giornata delle Marche: la mostra dedicata a Federico Barocci e lo spettacolo di multivisione architetturale allestito sulla Grand’Place dal regista pesarese Paolo Buroni. Le Marche sono una regione nota per la sua laboriosità e lo spirito imprenditoriale ma non altrettanto per la tradizione culturale, sia nel settore musicale - e non a caso come testimonial è stato scelto il musicista Giovanni Allevi – sia, come in questo caso, nel settore delle arti visive". La mostra dedicata agli artisti marchigiani del XX° secolo è stata allestita in precedenza - ottenendo grande successo di pubblico e di critica - presso l'Accademia dell'arte Russa di Mosca, dal 23 novembre 2006 al 13 febbraio 2007, proprio in concomitanza con un altro grande appuntamento di respiro internazionale: il Mebel, la fiera del mobile. "Il connubio arte-prodotti marchigiani – prosegue Minardi – conferisce a questi ultimi un valore aggiunto; fatto questo che è compreso anche dai privati, i quali sempre di più decidono di investire in cultura". Dal punto di vista artistico, le Marche risultano essere uno specchio fedele delle principali correnti espressive che hanno percorso l'Europa e l'Italia nel corso del secolo scorso; un paradigma completo che grandi personalità hanno interpretato e a volte anticipato: dal liberty di Adolfo de Carolis, fino alle produzioni più innovative come l'arte elettronica o video arte di Mario Sasso; dall'espressionismo di Scipione, di Pericle Fazzini, di Luigi Bartolini, alla poetica surreale di Osvaldo Licini, al Futurismo di Ivo Pannaggi e Umberto Peschi, al ritorno all'ordine di Anselmo Bucci e Quirino Ruggeri, alla Metafisica di Mario Tozzi, al Realismo visionario di Valeriano Trubbiani, all'Astrattismo informale di Edgardo Mannucci, all'astrazione lirica di Walter Valentini e di Eliseo Mattiacci, a quella cosmica di Arnaldo Pomodoro, fino all’Arte Concettuale di Gino De Dominicis, alla rappresentazione neo martiniana di Giuliano Vangi e alla Transavanguardia di Enzo Cucchi. "Le Marche – continua l’assessore Minardi – amano celarsi senza mostrare le proprie ricchezze, ma è tempo di modificare questo carattere. I nomi di questi artisti che nella nostra regione hanno vissuto e lavorato sono di primo ordine. Non è dunque affatto provincialismo organizzare una mostra dedicata a loro. Sono felice che nella nuova sede del Consiglio Regionale ci sarà uno spazio espositivo per le loro opere. Mi auguro che l’intera sede possa prendere il nome di uno di questi artisti contemporanei". La mostra sugli artisti marchigiani del XX° secolo sarà visitabile dal 10 marzo al 6 maggio 2007.
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