Una nuova legge penalizza l’edilizia: la CNA lancia l’allarme.
Unanime il dissenso degli edili per il nuovo codice degli appalti. A lanciare l’allarme è la Cna di Ascoli che teme il rischio di blocco di uno dei settori trainanti dell’economia Picena. Le 4.234 imprese artigiane del settore costruzioni in provincia di Ascoli esprimono infatti il proprio malcontento per la nuova legge sugli appalti pubblici che entrerà in vigore nei prossimi giorni. Il nuovo decreto legislativo risulta composto da 257 articoli, che dovrebbero essere recepiti da artigiani e imprenditori in tempi eccessivamente brevi, considerando sia l’ampiezza delle norme sia complessità dello stesso provvedimento. “Si tratta di una revisione della Legge Merloni che apporta cambiamenti radicali nel mercato dei lavori pubblici – spiega Gino Sabatini, Presidente della Cna Costruzioni - L’approvazione definitiva del provvedimento è prevista per metà marzo e, da quel momento, gli edili avranno quindici giorni di tempo per recepire tutte le norme. Inevitabile quindi la confusione per le amministrazioni locali e per le imprese stesse, con la possibile conseguenza di una paralisi dei lavori pubblici”. Le maggiori perplessità riguardano l’introduzione dell’avvalimento, ovvero della possibilità, per la partecipazione alle gare, di avvalersi dei requisiti economici e tecnici di altri soggetti. Un operatore economico può, per un determinato appalto, fare quindi affidamento sulle capacità di altri soggetti, a prescindere dalla natura giuridica dei suoi legami con questi ultimi. Tra le novità contenute nel provvedimento ci sono inoltre l’appalto integrato, la procedura negoziata, gli accordi quadro, il dialogo competitivo, le aste elettroniche e la facoltà, per le amministrazioni, di scegliere tra il criterio di aggiudicazione del prezzo più basso e il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa. Novità anche per le soglie: passa da 200 mila a 500 mila euro quella per i lavori in economia e da 100 mila a 211 mila la soglia al di sotto della quale è possibile affidare incarichi di progettazione senza gara. Diventa 1,5 milioni di euro la soglia entro cui è possibile ricorrere alla licitazione privata semplificata. “A livello nazionale auspichiamo che sia offerta alle associazioni di categoria la possibilità di analizzare il contenuto della norma prima della sua approvazione – continua Sabatini - Nel contempo, a livello locale, con l’obiettivo di tutelare le piccole e piccolissime aziende, chiediamo l’istituzione di un tavolo di concertazione al fine di monitorare costantemente come tale norma trovi applicazione”. Sociale, 2006-02-27
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