Costituita ad Ancona una rete di regioni europee a vocazione vitivinicola, con l’obiettivo di promuovere ciascun territorio attraverso le sue produzioni più qualificate.
Il “Trattato di Ancona” proietta il Verdicchio al centro dell’Europa
Un progetto di marketing territoriale che costituisce un interessante esempio d’integrazione europea. Nel segno del verde.
Gli stupendi paesaggi che fanno da sfondo al comprensorio vinicolo dei Castelli di Jesi sono, da oggi, ancor più inseriti nello scenario europeo! Questo, in sintesi, il significato che scaturisce dalla costituzione della Rete europea dei vini a tonalità verde, un progetto di respiro internazionale che è stato ufficialmente varato ad Ancona, nel corso di una cerimonia avvenuta nel Palazzo del Governo.
Un atto importante, che è stato subito etichettato dai protagonisti, non senza una punta di malcelato orgoglio, come “Il Trattato di Ancona”! Un documento bilaterale che apre le porte ad importanti collaborazioni transnazionali, sul quale hanno apposto la propria firma, da parte italiana Enzo Giancarli e Giampaolo Giampaoli, presidenti rispettivamente di Provincia e Camera di Commercio di Ancona e, per la delegazione spagnola, i loro omologhi dell’importante realtà vinicola di Valladolid, Dionisio Miguel Recio, Assessore provinciale alla promozione ed allo sviluppo economico, e Javier Barbero Marcos, Vicepresidente della Camera di Commercio e Industria.
In realtà, con la firma del documento di costituzione della Rete europea dei vini a tonalità verde, Provincia e Camera di Commercio di Ancona si sono trovate unite in una progettualità capace di proiettare tutto il territorio provinciale in un contesto continentale, attraverso un percorso che vede i due enti nel ruolo di protagonisti di un partenariato di rilevanza internazionale con finalità di promozione turistica ed enogastronomica.
Valladolid è la città capoluogo della Castilla y Léon, la regione più grande d’Europa (quasi dieci volte le Marche), una realtà che si distingue, oltreché per la notevole rilevanza del comparto vitivinicolo, per la storia che la caratterizza: qui nacque e governò la Regina Isabella “la Cattolica” e, proprio da qui prese avvio il “sogno americano” di Cristoforo Colombo.
L’accordo siglato ad Ancona è pertanto potenzialmente suscettibile di aprire nuovi ed interessanti orizzonti, di innescare l’avvio di collaborazioni anche in altri campi. Obiettivo primario della rete è infatti quello di “… promuovere e sostenere iniziative congiunte nello svolgimento di programmi di promozione dei settori vitivinicolo, enogastronomico, turistico, culturale dei propri territori ...”, come riporta testualmente un fondamentale passaggio del documento firmato ad Ancona.
Ma le prospettive non finiscono qui! Il progetto prevede, infatti, un progressivo allargamento della rete ad altri Paesi europei produttori di vini a tonalità verde, tra i quali Portogallo e Slovenia, con i quali sarà possibile realizzare interscambi di conoscenze, programmi promozionali comuni, azioni di marketing internazionale. Ne consegue che non si tratta di una mera dichiarazione di buone intenzioni ma, come evidenziato dal Presidente Giancarli al momento della firma, l’avvio di questa collaborazione “... assume un significato particolare, poiché avviene in concomitanza con il cinquantesimo anniversario della firma del Trattato di Roma, che rappresentò un momento fondamentale sulla via dell’integrazione europea!”.
Una strategia caratterizzata da una forte valenza, come sottolineato da Giampaoli, di “... progetto di marketing territoriale che registra la collaborazione e la capacità di fare sistema tra i diversi soggetti pubblici e privati che operano per lo sviluppo del territorio”. Non a caso fruisce del rilevante apporto della UBI-Banca Popolare di Ancona, entrata nel pool dei soggetti promotori, non come semplice sponsor, ma con il significativo ruolo di project partner.
Punto di partenza, si è affermato a più riprese! In realtà la costituzione della rete rappresenta il punto d’arrivo di un intenso lavoro sviluppato a partire dall’autunno 2006, che ha visto all’opera un’autentica task force impegnata nella preparazione e nella messa a punto del progetto, con il coordinamento congiunto dell’Assessore all’agricoltura Carla Virili, in rappresentanza della Provincia, di Mauro Gabrielli, membro di giunta della Camera di Commercio, e di Alberto Mazzoni, direttore dell’Istituto Marchigiano di Tutela.
Con questo progetto, l’intero comprensorio della provincia di Ancona potrà godere di una vetrina privilegiata a livello nazionale ed internazionale. Attraverso la collaborazione e l’interscambio con altre regioni europee, il coordinamento nato ad Ancona rappresenta un’imperdibile opportunità per valorizzare, accanto alle più qualificate produzioni di Verdicchio, tutte le risorse enogastronomiche e turistiche del territorio.