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colletti bianchi

Criminalità: colletti bianchi e delinquenza di strada

2007-03-20 - Non so a voi, ma a parte la bicicletta che da ragazzino mi hanno rubato, non ho subito furti da ladri di strada. Volete però che vi faccia il conto di quanti soldi mi hanno RUBATO: Banche, Assicurazioni, Compagnie petrolifere, telefoniche, e corporation varie?
Eppure, nonostante questo, la TV dà regolarmente in pasto ai cittadini incazzati per le tasse i soliti noti.
Leggete questo istruttivo pezzo di Noam Chomsky tratto da "Bene comune":

Noam Chomsky "Il Bene Comune"

Criminalità: colletti bianchi e delinquenza di strada

DOMANDA.- I media prestano molta attenzione alla criminalità nelle strade che secondo una valutazione dell'FBI viene a costare circa 4 milioni di dollari all'anno. Il «Multinational Monitor» stima che i reati commessi dai "colletti bianchi", quelli che Ralph Nader chiama "crìme in thè suites", costino circa 200 milioni di dollari all'anno. Questi vengono generalmente ignorati.

CHOMSKY: Sebbene il tasso di criminalità negli Stati Uniti sia alto per gli standard delle società comparate, c'è solo un settore dove raggiunge livelli realmente vertiginosi: gli omicidi commessi con armi da fuoco. Ma ciò è dovuto alla cultura delle armi. Il tasso di criminalità nel suo complesso è rimasto stabile per lungo tempo. Tant'è vero che recentemente è diminuito.
 

 Gli Stati Uniti sono una delle poche società, forse l'unica, dove la criminalità è considerata una questione politica; nella maggior parte del mondo viene vista come un problema sociale. I politici non devono scontrarsi durante le campagne elettorali su chi si dimostra più intransigente verso la delinquenza, in realtà essi cercano semplicemente di capire come affrontarla.

  Perché la criminalità qui da noi è al centro di tutta questa attenzione? Io penso che ciò riguardi maggiormente il controllo sociale piuttosto che il crimine in se stesso. È in atto un tentativo molto forte per trasformare la società statunitense in qualcosa di molto simile a una società del Terzo Mondo, dove un piccolo gruppo di persone possiede un'enorme ricchezza e gran parte delle altre vive nella precarietà. (Tanto per citare un motivo, perché i loro posti di lavoro possono essere trasferiti in Messico, o in qualche altro luogo dove i datori di lavoro non devono preoccuparsi di indennità, sindacati o cose simili.)

  Una volta che questi lavoratori diventano inutili, che cosa fai di loro? Prima di tutto devi fare in modo che non si accorgano che la società è ingiusta e cerchino di cambiarla, e il miglior modo per distrarre la loro attenzione è spingerli ad avere paura e a odiarsi gli uni con gli altri. Ogni società coercitiva fa propria immediatamente questa idea, che ha due ulteriori vantaggi: riduce il numero di gente superflua (con la violenza) e fornisce luoghi dove sistemare i sopravvissuti (le prigioni).

  La guerra alla droga, del tutto ipocrita, fu intrapresa in un periodo in cui tutti sapevano che l'uso di ogni droga, perfino il caffè, stava calando fra la popolazione bianca istruita, e rimaneva a un livello piuttosto stabile fra i neri. Per la polizia era ovviamente molto più facile procedere a un arresto nelle strade di un ghetto nero che in un sobborgo abitato da bianchi. Al momento, una percentuale molto alta delle carcerazioni è collegata alla droga e prende di mira i pesci piccoli, quelli che vengono presi a spacciare.

  I pezzi grossi sono in gran parte ignorati. Il ministero del Commercio americano pubblica regolarmente dati sulle operazioni estere del business USA (si tratta solamente di stime e inoltre sono dilazionate nel tempo; i dettagli sono sconosciuti). Alla fine del 1996 questi riportavano che fra il 1993 e il 1995, circa un quarto degli investimenti esteri nell'emisfero occidentale (escluso il Canada) avveniva alle Bermuda.

  I dati relativi alle società sussidiarie estere, affiliate alle corporation statunitensi (che non siano banche) dicono che circa un quarto di esse ha sede alle Bermuda e un altro 15% a Panama, nei Caraibi Britannici e in altri paradisi fiscali.

  La maggior parte delle altre operazioni finanziarie sembra essere denaro impiegato in speculazioni a breve termine. Per esempio, rastrellare beni e attività in Brasile.

  Ora, queste società non stanno costruendo impianti produttivi alle Bermuda. L'interpretazione più benevola che possiamo dare è che si tratti di qualche forma di evasione fiscale. Molto probabilmente si tratta di narcocapitali. L'OECD (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economici, un istituto che ha sede a Parigi e rappresenta i 29 paesi più ricchi del pianeta) calcola che più della metà di tutto il narcodenaro - qualcosa come 250 miliardi di dollari - transiti ogni anno attraverso le banche degli Stati Uniti. Ma per quanto mi è dato di sapere, nessuno indaga su questo denaro sporco.

  È noto inoltre da anni che gli industriali americani hanno inviato in America Latina una quantità di sostanze chimiche che possono servire nella raffinazione della droga, di gran lunga superiore a quella che si può ragionevolmente pensare venga impiegata in attività legali. Questo ha condotto occasionalmente a dei provvedimenti legislativi da parte del Presidente che hanno imposto agli industriali di controllare quali prodotti vengono venduti e a chi, ma non ho visto alcun procedimento giudiziario in proposito.

  Il corporate crime (criminalità economica) non viene ignorato solo nel campo della droga. Prendiamo quel che è accaduto con il crac delle Saving & Loans. Solo una piccola parte di esso fu perseguito come un reato penale; la maggior parte delle perdite fu recuperato dalle tasche dei contribuenti tramite salvataggi finanziari. La cosa vi sorprende?

  E perché mai i ricchi e i potenti dovrebbero permettere di farsi perseguire a termini di legge?

Brano tratto da Noam Chomsky "Il bene comune" edizioni Piemme.
Un libro ASSOLUTAMENTE da leggere

(da www.controcorrentesatirica.com)


  

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