Nobel per la letteratura alla scrittrice Doris Lessing
A vincere il Nobel per la letteratura è una delle principali scrittrici inglesi, Doris Lessing. Undicesima donna ad ottenere il riconoscimento, la Lessing è stata premiata dall'Accademia svedese con questa motivazione: "Questa cantrice dell'esperienza femminile, con scetticismo, passione e potere visionario ha messo sotto esame una civiltà divisa". Ancora a bocca asciutta gli eterni candidati americani, Norman Mailer, Philip Roth, Bob Dylan.
Prime dichiarazioni. "È una cosa che va avanti da 30 anni. Ho vinto tutti i premi d'Europa, ogni dannato premio, così sono felice di vincerli tutti. È una scala reale (a poker)", ha detto Doris Lessing ai giornalisti che la aspettavano davanti alla sua casa a nord di Londra. La scrittrice è arrivata in taxi, di ritorno da un giro di acquisti.
Biografia della Lessing (da feltrinelli.it). Doris Lessing (Doris May Taylor) è nata in Persia (Iran), figlia di genitori inglesi, nel 1919, e ha vissuto l’infanzia a Kermanshah dove il padre lavorava in una banca. Nel 1925 la famiglia si è trasferita nella colonia britannica della Rhodesia (oggi Zimbabwe) a gestire una fattoria. Doris Lessing ha studiato in un convento e poi in una scuola femminile di Salisbury, che ha abbandonato a quattordici anni. Ha completato la sua formazione da autodidatta, leggendo i grandi classici della letteratura. Ha lasciato la casa paterna a quindici anni. Nel 1937 si è trasferita a Salisbury ed è iniziato il suo impegno politico, nella sinistra non razzista. A diciannove anni si sposa con Frank Charles Wisdom e ha da lui due figli, John e Jean. Divorzia dal marito e lascia la famiglia nel 1943. Si iscrive al Partito comunista, che abbandonerà nel 1954. Sposa in seconde nozze l’attivista politico ebreo-tedesco Gottfried Lessing. Ma anche dal secondo marito si separa, nel 1949, dopo aver avuto da lui un figlio. Dopodiché si trasferisce in Inghilterra col figlio minore, Peter, e lì pubblica il suo primo romanzo, L’erba canta, nel 1950. Da questo momento consacra la sua vita alla scrittura. Ha pubblicato romanzi, racconti, opere teatrali, libri di fantascienza; nella sua opera, che affronta tematiche sociali quali il conflitto razziale, l’emancipazione femminile, l’impegno politico, ha una grande importanza l’elemento autobiografico. Nei romanzi degli anni cinquanta e dei primi anni sessanta narra dell’Africa e critica apertamente l’ingiustizia del sistema di potere dei bianchi, e per questo è stata bandita da Zimbabwe e Sudafrica nel 1956. Nel 1951 inizia a scrivere il ciclo di Martha Quest, I figli della violenza, che comprende fra l’altro: Martha Quest (1952), romanzo ambientato negli anni trenta con per protagonista una Martha adolescente che vive in una misera fattoria sudafricana, poi in città, a contatto con la politica e i conflitti razziali; Un matrimonio per bene (1954), che vede Martha sposarsi a diciannove anni e affrontare la vita cittadina, un marito in guerra, tra tentazioni e dubbi nella solitudine; Echi della tempesta (1958) e i due libri non tradotti in italiano, Landlocked (1965) e The Four-Gated City (1969). Nel 1953, pubblica la raccolta di racconti L’altra donna, che hanno per protagoniste tre donne in vicende di distanza tra i sessi e di conflittualità razziale. Nel 1957, pubblica i racconti L’abitudine di amare, sulla “necessità” del rapporto amoroso. Tra le altre raccolte di racconti, ricordiamo: Racconti africani (1951-54), ambientati in una Rhodesia ancora sotto l’impero britannico dove emerge la questione razziale, con le sue problematiche per neri e bianchi; e successivamente Racconti londinesi (1987), ambientati in una Londra fatta di diverse etnie, classi, comportamenti sociali, con donne e bambini esposti alla durezza della metropoli; La storia di un uomo che non si sposava e altri racconti (1972). Nel 1962, pubblica uno dei suoi romanzi maggiori, Il taccuino d’oro, quasi una summa delle tematiche più care a Lessing, che vi analizza i motivi di vita, politici, sociali, sessuali, della protagonista Anna Wulf, raccolti in quattro taccuini. Nel 1967, pubblica un libro sui gatti, Gatti molto speciali. Nel 1971, pubblica Discesa all’inferno; nel 1974, Memorie di una sopravvissuta. Tra 1979 e 1983 scrive la serie fantascientifica Canopus in Argos. Per alcuni libri decide di usare lo pseudonimo di Jane Somers per vedere se verrà pubblicata comunque. Nel 1983, pubblica Il diario di Jane Somers, un romanzo sull’amicizia di una giovane donna, Janna, e di una vecchia signora, Maudie; nel 1984, pubblica il suo seguito, Se gioventù sapesse, che vede Janna, ormai cinquantacinquenne, vedova, con una nipote diciottenne, nel vano tentativo di far rivivere l’amore spensierato della giovinezza con un uomo. Nel 1985, pubblica La brava terrorista, un romanzo che ha per protagonista una giovane borghese militante, Alice, che organizza con generosità la vita di una casa occupata londinese e poi scivola lentamente nell’eversione. Nel 1988, pubblica Il quinto figlio, romanzo sulla nascita in una famiglia borghese di un bambino “diverso”, creatura di un’altra epoca, che fa saltare equilibri fasulli e conformismi. Nel 1994, pubblica un libro di viaggio, Sorriso africano. Quattro visite nello Zimbabwe, dove descrive il suo ritorno in quattro occasioni nell’arco di dieci anni nell’ex Rhodesia. Nel 1995, farà ritorno per la prima volta anche in Sudafrica. Nel 1996, pubblica Amare, ancora, che ha per protagonista un’anziana produttrice teatrale, Sarah, la quale mentre allestisce una pièce si innamora di due uomini più giovani. Nel 1999, pubblica Mara e Dann. Nel 2000, pubblica Ben nel mondo, il seguito de Il quinto figlio, sulla vita adulta del figlio “diverso”. Nel 2001, pubblica Il sogno più dolce, che narra una storia familiare lungo l’intero Novecento con tutto il suo bagaglio di lotte, sconfitte, splendori ed eroismi; una saga generazionale, tra Londra e l’Africa, che ruota attorno alle figure di due donne, Frances e Julia. Nel 2003, pubblica i tre racconti raccolti in Le nonne. Ha pubblicato inoltre due volumi di un’autobiografia: Sotto la pelle, nel 1994, sui primi trent’anni di vita, dal 1919 alla partenza per l’Inghilterra, tra tradizione europea e vita africana, due continenti e due culture in conflitto; e Camminando nell’ombra, nel 1997, sugli anni della costruzione dell’identità letteraria, politica, esistenziale, in una nazione e una città provate dalla guerra, tra il 1949 e il 1962. Non ha scritto, come era nel progetto iniziale, il terzo e ultimo volume. Tra gli altri premi ha vinto il Grinzane Cavour “Una vita per la letteratura” nel 2001. Nel 2007 ha vinto il premio Nobel per la letteratura.
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