41-bis: Bernardini a Maggiani Chelli
Roma, 16 gennaio 2009 • Dichiarazione di Rita Bernardini, deputata radicale-PD, membro della Commissione Giustizia (di seguito il link http://www.ilmascalzone.it/articolo.php?id=19736 all'intervento di Giovanna Maggiani Chelli, dell'Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili) Comprendo il commento alle mie dichiarazioni della Sig.ra Giovanna Maggiani Chelli. Mi aspettavo che esponenti delle associazioni dei familiari vittime delle stragi reagissero con le parole usate dalla rappresentante delle persone martiri di via dei Georgofili. So anche che è difficilissimo, forse impossibile, comprendere la posizione e la lotta radicale per il rispetto delle leggi e dei principi fondamentali del diritto umanitario, da parte di chi è ferito a morte e con ferocia nel profondo dell'anima e del corpo. Ma so anche che uno Stato democratico - con le sue leggi e l'applicazione delle stesse - non può mettersi sullo stesso piano di disumanità e crudeltà degli spietati criminali che deve combattere e rendere inoffensivi. Quando la Presidente Maggiani Chelli afferma che "i mafiosi rei di strage devono avere una sola possibilità di uscire dal "41 bis", collaborare con la giustizia e fare i nomi dei mandanti esterni alla strage di Via dei Georgofili del 27 Maggio 1993", lei stessa dimostra di non conoscere né la legge istitutiva del 41-bis, né i pronunciamenti del Comitato europeo per la prevenzione delle torture, il quale afferma che il regime detentivo, anche il più severo, non può trasformarsi in mezzo di coazione psicologica sul detenuto al fine di provocarne la dissociazione o la collaborazione con l'autorità giudiziaria. Ciò che mi meraviglia in queste ore è di essere stata voce isolata sia fra i tanti sempre pronti a dichiarare a favore dell'autonomia e dell'indipendenza della Magistratura (che a loro avviso non vanno salvaguardate quando si pronuncia come ha fatto il Tribunale di Sorveglianza di Roma sul 41-bis a Domenico Ganci), che da parte dei tanti garantisti di comodo, taciturni quando si tratta di sostenere cause giuste, seppure nell'immediato, impopolari. (da http://www.radicali.it/view.php?id=135501 )
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