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SALUTE RAGAZZI, Droga? No grazie!

Roma, 2006-04-05 - modifiche apportate dal governo alla legge n. 309/1990 che regolamenta l'utilizzo di sostanze stupefacenti e psicotrope: cosa pensano i giovani.

L'ultimo tassello
Da mesi non si fa che discutere sulle modifiche apportate dal governo alla legge n. 309/1990 che regolamenta l'utilizzo di sostanze stupefacenti e psicotrope. La modifica piu' rilevante della nuova legge nota ormai come legge Fini riguarda la distinzione tra droghe leggere e droghe pesanti. Con la nuova riforma tutte le sostanze vengono messe sullo stesso piano con l'eliminazione di qualsiasi tipo di diversificazione. Proprio questo aspetto ha scatenato le più grandi polemiche. Sono in molti a sostenere che non si possano mettere sullo stesso livello droghe come la cannabis con altre come l'eroina o lsd. Ma l'idea con cui è nata la nuova legge è quella di lottare contro l'utilizzo di sostanze stupefacenti di qualunque tipo.
Nel novembre del 2003 è stata approvata dal Consiglio dei Ministri la nuova legge alla quale però mancava ancora un piccolo tassello, che è stato aggiunto proprio in questi giorni. Il 4 aprile infatti un gruppo di lavoro formato da tossicologi, professori universitari e funzionari del ministero della Salute ha pubblicato le tabelle che stabiliscono la quantità limite oltre la quale si valica il limite tra uso personale e spaccio. Con questo ultimo atto ministeriale la nuova legge sulla droga è ufficialmente entrata in vigore a pieno regime.

Come cambia la legge
Abbiamo visto che la modifica più importante è rappresentata dall'abolizione della distinzione tra droghe leggere e pesanti. Quindi chiunque venga trovato in possesso anche di una quantità minima di droga viene punito dalla legge. Le tabelle appena pubblicate però stabiliscono il limite oltre il quale non si deve andare per non rischiare sanzioni di carattere penale. Ad esempio è consentito avere tra i 15 ed i 20 spinelli, oppure 10 dosi di eroina o 5 di cocaina. Queste dosi sono state individuate basandosi su una quantità media di principio attivo della droga considerata. Questo valore è stato poi moltiplicato per un numero che varia in base alla capacità della sostanza di alterare il comportamento e la capacità psicomotoria della persona. La cannabis, che ha una capacità tale molto più bassa rispetto alle altre droghe, ha un moltiplicatore pari a 20 (la cocaina ad esempio ha un moltiplicatore pari a 5). Ciò vuol dire che uno spinello mediamente, secondo il gruppo ministeriale, contiene 25 mg di cannabis, questo valore moltiplicato per 20 dà un risultato pari a 500 mg di cannabis, appunto circa 15-20 spinelli. Questo significa che se si viene trovati in possesso di una quantità di cannabis superiore ai 500 mg si viene automaticamente considerati spacciatori e si va quindi incontro a sanzioni penali pesantissime. Si rischia infatti una condanna che va dai 6 ai 20 anni di carcere ed una multa che può variare dai 26 mila ai 260 mila euro. Se invece si viene trovati in possesso di una quantità inferiore al limite consentito si va incontro a sanzioni amministrative, come ad esempio il ritiro della patente, il divieto di utilizzo del motorino o la sospensione del passaporto. Se invece si "pesca" un minorenne con le mani nel sacco la prassi è quella di avvertire i genitori.
A queste regole ci sono due eccezioni. Se si viene trovati in possesso di più della dose consentita si può evitare la sanzione penale dimostrando che la droga rilevata sia comunque per uso strettamente personale. Se invece si viene trovati in possesso di una quantità minima di droga ma allo stesso tempo con un ingente somma di denaro si rischia di venire ugualmente accusati di spaccio. Infine è stata apportata anche una modifica alle norme che regolano l'accesso nelle comunità di recupero. Con la vecchia legge si poteva chiedere di essere ammessi in un centro di recupero se non si era subita una condanna superiore i 4 anni, con le nuove modifiche si è passati a 6 anni.
Se da una parte la nuova legge punta a punire pesantemente gli spacciatori, dall'altra si prefigge il difficile compito di bloccare sul nascere la diffusione delle droghe, soprattutto tra i giovani.

Dati sul consumo di droga
Alcuni studi realizzati nel 2005 dall'Agenzia Europea per le droghe hanno dimostrato che l'utilizzo di sostanze stupefacenti in Italia è tra i più elevati in Europa. Il 13% degli italiani tra i 15 ed i 34 anni fuma regolarmente spinelli (settimo valore più alto tra i paesi europei), mentre poco più del 2% dichiara di consumare cocaina (terzo in Europa). Il dato riguardante gli spinelli sale vertiginosamente se si prende in considerazione la fascia d'età 13-18 anni. Il 23% di questi ragazzi ammette di fare uso di cannabis. Il ministero dell'Istruzione ha fornito i dati secondo i quali oltre 150 mila ragazzi sono in cura dalla droga nei servizi pubblici; 20 mila vivono in comunità di recupero, mentre circa 400 mila persona fanno uso di eroina. Oltre 500 mila famiglie vivono con il problema della droga tra le mura domestiche.
Non c'è da stupirsi quindi se di fronte a dati simili il governo italiano abbia deciso di contrastare in maniera vigorosa tale problema.

Cosa pensano i giovani
Per capire come venga vista dai giovani questa legge abbiamo contattato alcuni studenti universitari di età compresa tra i 19 ed i 28 anni e due classi liceali. Circa il 30% degli intervistati ha ammesso di fare uso di sostanze stupefacenti (cannabis in particolare) e tutti hanno affermato che con l'abolizione della distinzione tra droghe leggere e pesanti non si fa altro che spingere i ragazzi a provare qualcosa di più forte. Se uno spinello viene penalizzato tanto quanto una dose di cocaina allora tanto vale utilizzare quest'ultima. E' proprio questo il punto di vista più diffuso tra i consumatori di droghe una volta definite leggere.
I ragazzi che invece non fanno uso di alcun tipo di sostanza stupefacente hanno avuto reazioni diverse tra loro. Il 27% degli intervistati infatti ritiene stupido fumare spinelli o consumare altre sostanze e quindi, pur non conoscendo approfonditamente la nuova legge, si sono detti favorevoli a qualunque iniziativa che si ponga come obiettivo la penalizzazione dell'uso della droga. Il restante 43% degli studenti invece si trova a metà tra i due estremi. Una legge come questa, secondo loro, ha probabilmente lo scopo di bloccare sul nascere la diffusione delle droghe tra i ragazzi e secondo il loro parere, da questo punto di vista la legge approvata dal governo dovrebbe funzionare. Allo stesso tempo, pur condannando il consumo di droga, è stato dato un giro di vite eccessivo nei confronti di persone adulte che, con meno immaturità rispetto ad un quattordicenne, decidano di utilizzare determinate sostanze. E' probabile che il governo abbia puntato ad emanare una legge particolarmente dura proprio per scatenare nei ragazzi una paura che possa bloccare sul nascere qualunque desiderio di sperimentare una qualsiasi droga.
La quasi totalità dei ragazzi interpellati (80%, dato che sfiora il 95% tra i soli liceali) si è trovata d'accordo su un punto. La scarsa chiarezza della nuova normativa. C'è molta confusione sulle pene amministrative e penali. Sono in molti a non capire cosa sia lecito e cosa no. C'è anche chi pensa che rimanendo al di sotto della dose limite non si incappi in alcuna sanzione.
Sarebbe opportuno quindi dare una corretta informazione, spiegando con chiarezza tutti i passaggi della nuova legge. Una comunicazione adeguata deve quindi essere il punto da cui partire per presentare il problema ed iniziare a contrastare realmente la diffusione delle droghe.

Dpr 309/1990 leggi di disciplina delle droghe (Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 15 marzo 2006)

Roma, 5 aprile 2006

Scheda a cura dell'Ufficio Stampa ( da iims.it)

  

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