Escursioni in Montagna in…Sicurezz@
Ricordati che in montagna… L'ALTITUDINE: determina un minor utilizzo dell'ossigeno presente nell'aria e può provocareil male acuto di montagna (M.A.M.) caratterizzato da mal di testa, insonnia,stanchezza, nausea, degradamento psico-fisico fino a possibili gravicomplicazioni (edema polmonare-cerebrale).Fondamentale è un preventivo acclimatamento con soggiorno in quota conadeguata alimentazione e abbondante idratazione. L'unica cura efficace è la perdita di quota con una discesa rapida ma prudente. IL FREDDO: la temperatura si abbassa di 6/7 gradi ogni 1000 metri e i forti venti in quotaintensificano il freddo (effetto WINDCHILL). In punta al M. Bianco una temperaturadi -10° senza vento scende a -30° con venti a 30/35 Km/h.L'abbigliamento e l'attrezzatura devono tener conto delle possibili temperaturemolto basse: l'ipotermia sopravviene rapidamente ed ha degli effetti sututto l'organismo (pallore, brividi, andatura rallentata ….) e sulle parti piùesposte provocando congelamento agli arti ed al volto con effetti rilevanti edanni permanenti.L'ipotermia locale e generalizzata accresce il degrado psico-fisico.La maggiore dispersione termica avviene dalla testa, dalle mani e dai piedi e dunque è fondamentale una loro accurata protezione. LA FATICA: il dispendio energetico, la disidratazione, il freddo, la scarsa acclimatazione,le difficoltà dell'ascensione e la preparazione fisica inadeguata causano undecadimento fisico rapido ed invalidante con effetti sulla capacità di decideree valutare le difficoltà.Solo un allenamento specifico aiuta a contrastare lo stato di fatica, lo sforzo fisico e le difficoltà tecniche ed ambientali. Consulta l’opuscolo in Italiano e Inglese qui.
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