La Taranta di Infantino alla Flog
FIRENZE - Uno dei nomi storici della musica popolare italiana presenterà all’Auditorium Flog l’ultimo lavoro, tra tradizione e sperimentazione. Il concerto è in programma venerdì 20 aprile, ore 21,20. Ingresso 8 euro, ridotto 5 euro.
Antonio Infantino
Nel 1991 Antonio Infantino ha ricevuto il PREMIO e la LAUREA HONORIS CAUSA dell' ACCADEMIA REALE BELGA di Scienze, Letteratura e Belle Arti (AWLSK).
Antonio Infantino, nato a Sabaudia (LT) nel 1944, è uno che non sai mai da dove viene, non saprai mai dove va. Si muove come le nuvole, cosi è scritto di lui in un efficace ritratto che apre il volume "Antonio Infantino: danza cosmica, colore, suono ed architettura" edito, nel 1996, dal Parlamento Europeo, nel cui spazio espositivo di Bruxelles, è stata ospitata una sua grande mostra antologica.
Il "nomadismo" di Infantino, che lo porta da Tricarico (non distante da Metaponto, dimora del filosofo e matematico Pitagora) a Firenze, in Brasile, in Belgio, Olanda, altrove e poi di nuovo a Firenze, non è solo fisico, ma soprattutto culturale e disciplinare. La "tarantola dell'arte", il virus che non lo abbandona mai e lo spinge verso territori di ricerca sempre nuovi e diversi, lo porta a diventare architetto (Firenze, 1972, tesi su spazio naturale, artificiale, a "n" dimensioni), musicista, poeta, pittore, regista teatrale, antropologo, lasciando il segno in ognuno dei campi toccati.
Nel 1973/74 ha insegnato Arte dei Giardini nella Facoltà di Architettura dell' Università di Firenze. In Brasile, Belgio, Italia ha progettato urbanizzazioni, parchi, chiese, ospedali, teatri, palazzi, ville, case, giardini, mobili ed oggetti- tutti progetti realizzati-.
Tra "le cose fatte", come le chiama lui, che lo hanno reso famoso, bisogna ricordare la costituzione del suo gruppo: "I Tarantolati di Tricarico". Di ritorno dall' Egitto e da Creta, Infantino, nel 1975, ripensa le comuni radici mediterranee e, sintetizzando le sue esperienze, crea un nuovo repertorio utilizzando il dialetto Lucano, per la particolare sonorità linguistica, con un accompagnamento musicale fatto di accordi MINIMI sorretti da una potente base percussiva. Tra i successi di Antonio Infantino con i suoi Tarantolati: "La Gatta Mammona", eseguita poi, nel 1997, anche col gruppo "99 POSSE", e la canzone "AVOLA", da lui composta, che Infantino ha eseguito spessissimo nello spettacolo di DARIO FO "Ci ragiono e canto".
Le sue composizioni sono incise su vari LP e CD:
1967-Ricordi: Ho la criniera da leone perciò attenzione (LP) 1975- Fonit-Cetra: I Tarantolati (LP) 1976-Fonit-Cetra: La Morte Bianca (LP) 1977-Fonit Cetra: Follie del Divino Spirito Santo (LP) 1978-Polygram: La Tarantola va in Brasile (LP) 1988- Niewe Scene: Tricolore Triste (LP)-in fiammingo- 1994- Fonit Cetra: I Tarantolati (CD)- compilation- 1996- Amiata: Tarantella Tarantata (CD) 2003- Amiata: TARA'n'TRANCE (CD)
Numerose sono le partecipazioni di Infantino come "ospite" (Guest Star) in incisioni di altri artisti.
Nel 1966 Feltrinelli edita una sua raccolta di poesie "I denti cariati e la patria"- con prefazione di Fernanda Pivano-. A City Lights Italia non arriva casualmente: Infantino non solo ha partecipato a readings insieme ad Allen Ginsberg (Poltronova di Agliana, '67, in occasione della mostra di Ettore Sottsass), ma è stato uno dei protagonisti del beat italiano, come ben documentano Fernanda Pivano in "Mondo Beat" ed un ritaglio del Corriere della Sera dell' epoca, quando "il tarantolato" passò una notte in cella perchè si aggirava per Milano con la testa incoronata. Un personaggio che incarna in senso letterale alcune tra le cose migliori della cultura e dello spettacolo di questi ultimi trent' anni.
Migliaia, in tutta Italia ed all' estero, sono stati ai suoi spettacoli, mostre, performances,trasmissioni radio e televisive (RAI-CANALE 5, etc.). Abbondantissima la rassegna stampa sul suo "Operato".
Mago, mistico, filosofo e scienziato "rinascimentale", Infantino ricompone tutte queste discipline in un' unica dimensione che le riassume: L' ARTE, intesa da lui come ponte tra "L' animo individuale" e "L' anima del mondo".
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