[e oggi non me la prendo con nessuno]
"Una brutta giornata ,
chiuso in casa a pensare,
una vita sprecata,
non c'è niente da fare,
non c'è via di scampo,
quasi quasi mi faccio uno shampoo" (G.Gaber)
Giorni fausti per me, questi pre-elettorali. Giorni da segnare con bianca pietruzza. Giorni in cui la mia autostima vola alta. Perché piovono lettere: e mi coccolano, mi vezzeggiano... In tutte sono "cara" o "carissima", e di seguito il nome, sissì proprio il mio! Hanno pensato a me, capite! Non il solito impersonale messaggio accatta-voti, cortese sì, a volte cordiale e/o amichevole ma si capisce che è fatto con lo stampo. No no, qui è proprio un´altra musica!
Questi mi amano, sono qui per me. Pensare, una vita a chiedermi quale fosse il mio ruolo e questi - zac - in poche righe me lo spiegano, mi danno risposte.
Dunque non sono - come ho creduto finora - indifferente a tanti, antipatica a qualcuno, e c´è chi, potendo, mi darebbe in pasto alle formiche rosse. Qua, signori miei, c´è fior di candidati sindaci, fior di leader nazionali che mi danno epistolari pacche sulle spalle, mi considerano la loro migliore amica. Sanno tutto di me: quello che voglio, il carattere, i gusti! Una candidata sindaco arriva ad augurarsi "che sia una di noi il sindaco di Grottammare" . Poffarbacco! Mi dice addirittura "con il tuo voto darai la preferenza [...] anche e soprattutto a te stessa ". La mia popolarità è tale che a mia insaputa mi ritrovo candidata-sindaco? Dovrò assumere in fretta "le physique du rôle", posso farcela, Yes I can. Mi manca il tailleurino pastello per la foto d´ordinanza, rimedierò qualcosa. Il quadretto di famiglia? Che ci vuole, scopiazzo dagli altri - è come a scuola - dunque, per cominciare: "sposata con un figlio"... no, fa incestuoso. Posso arricchire con i dati delle ultime analisi: ematocrito, piastrine, colesterolo buono e cattivo, può interessare.
Comunque ci penso più tardi, finisco di esaminare le epistole ad personam. Questa è del tricomiracolato ridens, il supersilvio che mi dice "cara", che conta su di me per i miracoli prossimi venturi: programma grande e nobile, politica austera "che elimini gli sprechi e i costi inutili della politica". E tutto `sto spreco di lettere? Be´che c´entra, si comincia lunedì, come la dieta. Parole sante. E´ leggendo la fine, che mi preoccupo: "Un forte cordiale abbraccio". Vada per il "cordiale", ma le mani - le braccia - addosso no. Dovrò farmi una doccia. Magari uno shampoo.
" Schiuma, soffice, morbida, bianca, lieve, lieve,
sembra panna, sembra neve...
La schiuma è una cosa sacra, è una cascata di latte,
che assopisce questa smania tipica italiana,
è una cosa sacra: come una vacca indiana! "
08.04.´08 SDG