i Polifemi!
GROTTAMMARE, 2006-12-11 - Chi come me non teme mattutine levatacce per il piacere di correre in ora antelucana, può da qualche tempo osservare, per alcuni tratti di spiaggia, il materializzarsi di strani esseri…
Stazionano sul bagnasciuga in gruppi di quattro o cinque, più raramente isolati; non parlano nè gesticolano, comunicano - chissà - in forme aliene. Movenze lente, come di atterrati su una qualche luna; più spesso immoti fissano l’acqua nell’ombra tarda di fine nottata...
Hanno sagome umanoidi, comunque di bipedi in posizione eretta. Senza squame, ma non se ne può esser certi, li riveste in questa stagione un informe goffo involucro, forse tecnologico. Hanno un unico occhio: rotondo, luminoso, acceso in fronte. Di quando in quando, allo scalpiccio di passi, il polifemico occhio si volge, ti fissa – inquieto - poi torna al mare. Spesso hanno la testa china, in concentrata attitudine, a guardarsi addosso, controllare o preparare qualcosa di minuscolo, di invisibile. Sospirano.
Maneggiano strani arnesi: antennoni simili a canne da pesca (quelle degli umani). Issati su rampe in file regolari lungo la battigia, in alto una lucina verde e l’estensibile filiforme estremità tuffata nell’acqua antistante. Ciascun Polifemo ne sorveglia più d’uno. Accanto, un basso rimorchietto o box simil-NASA. Forse per prede.
A intervalli, con gesto ampio ( quasi di ieratica arte marziale ) il Polifemo lancia tra le onde qualcosa di invisibile, se ne ode il sibilo, la scena si anima un istante. Nessun oggetto volante intorno, atterrato in strada su metalliche zampe di ragno. Solo caricature d’auto, scuri SUV in ansimante attesa.
Si favoleggia che i Polifemi si materializzino anche dopo il tramonto. Ben informati spioni – ce n’è, ce n’è – giurano però su piani segreti di controffensive da mare: starebbero organizzandosi anche loro, i pesci: lucine tonde sul naso, schierati a migliaia in formazioni compatte, già li fissano dall’acqua...
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