SABATO 21 GIUGNO CERIMONIA DI APERTURA DEL SITO CON CONFERENZA, PROIEZIONI E VISITA GUIDATA

Fano, 20/06/2008 – Uno dei più importanti siti archeologici della città di Fano sarà finalmente aperto al pubblico. Sabato 21 giugno alle 21.00 cerimonia di apertura dell’Anfiteatro Romano situato nel centro della città. La serata prevede un incontro nella suggestiva sede del Chiostro dell'ex Convento di Santa Teresa – al di sotto del quale sono ubicati i resti -, alla presenza del sindaco e assessore alla Cultura Stefano Aguzzi, del dirigente del Settore Cultura Claudio Giardini, di Gabriele Baldelli, direttore archeologo della Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Marche e responsabile degli scavi condotti nel monumento e Piergiorgio Budassi, presidente della sede di Fano di Archeoclub d'Italia cui è stata affidata la cura e l’organizzazione dell’apertura del sito attraverso visite guidate fissate e su prenotazione.
La serata prevede un intervento di Gabriele Baldelli che illustrerà, con proiezione di immagini, la storia della scoperta dell'edificio e le fasi dell'indagine archeologica. A seguire una panoramica curata da Piergiorgio Budassi relativa agli anfiteatri nel mondo romano, alle caratteristiche di questa tipologia di edificio pubblico e agli spettacoli che vi si svolgevano ossia giochi gladiatori (munera, venationes etc. ), e a chiusura la visita ai resti archeologici.
Si tratta di uno dei più importanti monumenti pubblici della città romana, la cui costruzione, sulla base dei dati di scavo, è collocabile tra il periodo tardo-augusteo  o al più tardi nell'ambito del I sec. d.C. Dallo scorso ottobre il Comune di Fano è venuto in possesso delle pertinenze delle aree archeologiche (cioè le vie di accesso al sito). Questo trasferimento di proprietà è stato fortemente voluto dal Sindaco Stefano Aguzzi, in quanto “si inserisce a pieno titolo in un più articolato programma mirato a favorire la valorizzazione del ricco patrimonio archeologico cittadino, rendendo fruibili al pubblico aree sinora difficilmente accessibili”.
L’obiettivo è quello di realizzare a Fano un sistema di “archeologia diffusa” che metta in rete il ricco patrimonio di resti antichi “conciliando le esigenze di sviluppo urbano e rinnovamento della nostra città con la volontà di salvaguardare e valorizzare le testimonianze dell'antico anche grazie al contributo di privati come la Polo Holding – spiega Stefano Aguzzi – che si è fatta carico dello scavo e musealizzazione dell’area archeologica di via dell’Abbazia, che sarà, come da accordi, affidata in gestione al Comune.” In quest’area sono stati messi in luce gli ambienti di una villa romana, un sepolcreto con ossari e tombe di età tardoantica, medievale e rinascimentale, oltre ai resti dell'Abbazia di San Paterniano.
Molti altri i siti su cui si sta intervenendo. Da ricordare l'impegno per l'acquisizione da parte del Comune del teatro romano, altro importante edificio pubblico di Fanum Fortunae, di cui, nel corso di scavi diretti dalla Soprintendenza, è stata già messa in luce gran parte della cavea oltre ad altre parti strutturali del monumento. Procedono i lavori anche nell'area dell'ex scuola L. Rossi dove gli archeologi dell'Università di Bologna, in collaborazione con la Soprintendenza, hanno messo in luce resti archeologici nel piano interrato dell'edificio; queste strutture saranno musealizzate all'interno della nuova Biblioteca realizzata dalla Fondazione Montanari e reso pienamente fruibile dal pubblico. A questi vanno aggiunti altri resti conservati visibili in vari punti della città, come i mosaici policromi conservati sotto il Teatro della Fortuna, gli ambienti di una domus romana con pavimenti musivi, ubicati nel piano interrato dell'edificio che ospita l'Ufficio Informazioni del Comune, e l'interessante sito nell'area ipogea del Convento di Sant'Agostino, da anni visitabile grazie all'impegno dell'Archeoclub. Infine al 2005 risale il rinvenimento in località Camminate del complesso produttivo di età romana imperiale, formato da almeno quattro fornaci destinate alla produzione di vasi e laterizi; l'impianto è stato parzialmente scavato e sottoposto ad interventi di consolidamento, grazie anche alla collaborazione con privati e con l’assessorato ai Beni archeologici dell’amministrazione provinciale, e si attendono ulteriori interventi che possano rendere fruibile tale sito archeologico. 
La messa in rete di queste aree viene così a costituire un vero e proprio parco archeologico che ha un suo punto d'interesse culturale privilegiato nel Museo Civico dove sono ospitati molti dei reperti rinvenuti nella città nel corso dei secoli. Tra questi, gli importanti reperti marmorei rinvenuti a Fano nel 1946-48 e concessi in deposito temporaneo dalla Soprintendenza per l'allestimento della mostra "Res sacrae: marmi e culti pagani dell'epoca imperiale romana dall'Episcopio di Fano".
Info visite guidate Anfiteatro Romano. Ufficio Cultura Comune di Fano, 0721.887438 e Archeoclub d’Italia, Sede di Fano, 0721/827530