dall’inviato Sergio Conti
LUCERNA- L’ Italia sfiora ma non raggiunge il podio in Coppa del Mondo a Lucerna nell’ ambito dell’ ultima giornata dedicata alle finali delle specialità olimpiche. Sei equipaggi in gara sul lago Rotsee: quarto posto per Miani-Luini nel doppio pesi leggeri, quinto per il quattro di coppia senior e per il quattro senza pesi leggeri, sesto per l’ otto maschile, per Sancassani-Schiavone nel doppio donne e per il quattro di coppia donne. Il doppio pesi leggeri (Marcello Miani, Elia Luini) porta a casa il successo nella classifica finale di Coppa del Mondo piazzandosi quarto nella gara vinta dai neozelandesi Uru e Taylor su Canada e Francia: grande equilibrio sin dalle prime battute, nel finale i due atleti in forza alla Canottieri Ravenna e all’ Aniene si arrendono al serrate finale francese con il podio lontano due secondi e quattro decimi. Per Miani e Luini è la seconda vittoria nella classifica per specialità dopo il 2006 e arriva soprattutto grazie all’ oro di Banyoles e all’argento di Monaco. All’ esordio a Lucerna e dopo il successo nel recupero di ieri (con l’ inversione in barca tra Stefanini e Agamennoni), il nuovo quattro di coppia (Luca Ghezzi, Matteo Stefanini, Luca Agamennoni, Simone Raineri) non sfigura e per tutta la gara si mantiene a ridosso del podio: vince la Germania davanti alla Gran Bretagna, la Slovenia (bronzo) è a 1.71 dagli azzurri. Stessa posizione per il quattro senza pesi leggeri di Salvatore Di Somma, Catello Amarante, Luca Motta e Giorgio Tuccinardi: in testa ai 1000 metri, gli azzurri pagano nel finale gli sforzi profusi nella prima parte lasciando campo libero agli attacchi avversari (vittoria alla Danimarca) e chiudendo così a 1.84 dalla Repubblica Ceca (bronzo). Male l’ otto (Giuseppe De Vita, Marco Resemini, Raffaello Leonardo, Pierpaolo Frattini, Dario Dentale, Francesco Fossi, Niccolò Mornati, Lorenzo Carboncini, tim. Vincenzo Di Palma), autore di una regata incolore e mai capace di incidere: dopo una semifinale al cardiopalma, non basta il ritorno alla formazione vincente di Banyoles per essere protagonisti nella finale dominata dal Canada davanti alla Germania e all’ Olanda. Tra le donne Laura Schiavone ed Elisabetta Sancassani terminano la loro avventura al sesto posto a causa di un calo verticale negli ultimi 800 metri: oro alle statunitensi Kalmoe e Tomek, brave a precedere Polonia e Bulgaria. Nel quattro di coppia le under 23 Cristina Pozzan, Sara Bertolasi, Gaia Palma e Valentina Calabrese lottano con le unghie e con i denti: sesta piazza anche per loro, ma la missione era davvero proibitiva contro Germania, Stati Uniti e Nuova Zelanda. In finale B terzo il quattro senza (Andrea Tranquilli, Andrea Carmignani, Vincenzo Capelli, Sergio Canciani) e quarto il due senza (Matteo Motta, Matteo Castaldo). Nelle finali per le specialità non olimpiche ieri, l’ Italia aveva conquistato tre ori (due senza e quattro di coppia leggero, due con), due argenti (singolo pesi leggeri femminile e otto leggero) e quattro bronzi (singolo pesi leggeri maschile e femminile, quattro di coppia pesi leggeri femminile e due senza pesi leggeri maschile).
DOPPIO LEGGERO: IL COMMENTO DI LUINI E MIANI La vittoria della Coppa del Mondo non attenua la delusione di Elia Luini e Marcello Miani che si aspettavano qualcosa di più dalla prova di Lucerna. «Abbiamo provato ad allungarci bene in finale ma è stato inutile - commenta Luini - Dobbiamo lavorare ancora molto per riuscire a fare la differenza». Sugli avversari. «Il valore della Nuova Zelanda lo conoscevamo molto bene, non ci aspettavamo un Canada così costante: in quanto alla Francia, il loro serrate finale è stato decisivo per il bronzo come già capitato a Bomba per i Giochi del Mediterraneo». Luini aggiunge: «Non è certo il modo migliore per vincere la Coppa del Mondo ma noi conosciamo i nostri difetti e sappiamo come provare a limarli». «Lavorare, lavorare, lavorare perché ciò che conta è Poznan» è la ricetta di Miani per il futuro. «Ora una settimana per ricaricare le pile e poi si torna a Piediluco: abbiamo probabilmente pagato gli sforzi e la fatica dei vari appuntamenti tra Coppa del Mondo e Giochi del Meditteraneo».
DOPPIO FEMMINILE:IL COMMENTO DI BETTA SACANSSANI E LAURA SCHIAVONE. Elisabetta Sancassani e Laura Schiavone analizzano il sesto posto nella finale del doppio. «Siamo partite bene, abbiamo disputato una buona prima parte di gara – racconta la Sancassani – Purtroppo non gareggiare in corsia 6 non è mai il massimo e abbiamo sofferto le onde dei catamarani: non è questa comunque una giustificazione, sapevamo di incontrare quattro equipaggi superiori a noi». «La Nuova Zelanda era alla nostra portata – dice invece la Schiavone – Siamo mancate nel tratto a noi più congeniale: tra i 1000 e i 1500 metri non abbiamo espresso tutto il nostro potenziale». Si pensa al futuro: Poznan, tra un mese e mezzo, sarà una nuova battaglia. «Il Mondiale va preparato molto bene e torneremo al lavoro in raduno tra una settimana dopo aver ricaricato le pile – spiega Elisabetta – Tecnicamente stiamo migliorando e ora occorre insistere sulla forza». «Le bulgare sono il doppio di noi – conclude Laura – Con l’ aiuto di Josy, proveremo a capire cosa oggi non ha funzionato per essere nella migliore condizione possibile per il Mondiale».