Pasqual: “Tutto è più semplice quando si vince, ma restiamo concentrati”
FIRENZE – Doppia conferenza stampa in casa viola: Manuel Pasqual parla del particolare momento della Fiorentina, col morale alto per le recenti vittorie e il ‘termometro’ Toni a rallegrare il gruppo; Sebastien Frey ricorda il brutto infortunio della scorsa stagione e chiede maggiore tutela per i portieri.
Pasqual: “La Fiorentina vive un ottimo momento. Tutto è più semplice quando si vince, ma noi restiamo concentrati. Domenica affrontiamo la Reggina, che è una squadra molto compatta e costituita da un blocco che gioca insieme da diversi anni. Io mi sento in forma per questa lunga serie di partite come tutto il gruppo. Non pensiamo al risultato, né alla classifica. Vincere con la Reggina vorrebbe dire accorciarla, ma non è questo il nostro obiettivo che è fissato a più lungo termine. Tutto il gruppo comunque ora lavora al meglio sulle ali del morale alto derivato da queste vittorie. Il mio modo di giocare è cambiato molto rispetto allo scorso anno e penso di aver trovato un equilibrio nel modo di attaccare e difendere e lasciare meno spazio nella retroguardia. Davanti ci sono giocatori che fanno la differenza come Mutu, io sono pronto a rubare palla e ripartire se serve. L’anno scorso mettevo più palloni nel mezzo, in questa stagione cerco di essere utile al gioco del gruppo, ma se posso vado anche al cross per Luca Toni e gli altri attaccanti. Lui è un po’ il termometro del nostro gruppo. Ride e scherza e ci fa stare allegri, penso che si meriti tutto quello che si sta guadagnando sul campo. Anche essere in lizza per conquistare il Pallone d’Oro”.
Frey: “Voglio fare un appello a tutela dei portieri. Purtroppo quello che è successo a Cech e Cudicini è un segnale che qualcosa deve cambiare. Avevo già lanciato un allarme lo scorso anno quando mi sono infortunato ed era capitato anche a Pavarini di subire un colpo duro. Purtroppo le cose non sono cambiate molto, basta vedere quello che succede un po’ in tutta Europa: un portiere in Germania ha dovuto smettere di giocare e in Francia un altro collega ci è andato molto vicino. Credo che la proposta di giocare con un caschetto possa sembrare ridicola a prima vista, ma è pur sempre un modo per proteggere noi che mettiamo sempre la faccia e le mani verso il pallone prima di tutto il resto del corpo. So benissimo che non c’è cattiveria da parte degli altri calciatori nei nostri confronti, né la volontà di fare male, ma la verità è che siamo poco tutelati anche dai regolamenti. Per esempio nessuno dei due giocatori che ha fatto male a Cech e Cudicini è stato ammonito, e poi invece si viene ammoniti per non rispettare la distanza di una barriera o perché si butta via un pallone. Mi pare che questi criteri vadano rivisti. Intanto invito gli attaccanti a saltare il portiere, e non cercare di sbatterci contro solo per procurarsi un fallo. Poi voglio fare gli auguri di pronta guarigione a Cech e Cudicini, anche io sono stato fermo più di sei mesi proprio per un infortunio derivato da uno scontro di gioco che poteva essere evitato, so cosa si prova e quante difficoltà si passano per tornare in campo”.