Un salernitano tra i maggiori scienziati americani
Un ingegnere italiano nel team di un innovativo Piano di Energia Alternativa pubblicato da Science
In un articolo pubblicato sul vol. 313 del 1 Settembre 2006 di Science (la più autorevole rivista nel settore scientifico), il Professor Reuel Shinnar, luminare dell’Ingegneria Chimica e l’ingegnere italiano Francesco Citro (di Pontecagnano Faiano - SA), Ricercatore Associato presso il Clean Fuels Institute di cui Shinnar è direttore, hanno elaborato un piano per ridurre negli Stati Uniti l’uso di combustibili fossili del 98% e contemporaneamente ridurre le emissioni di anidride carbonica del 97%, il che consentirà di alleviare significativamente i problemi di global warming. Tutti i giornali del mondo, dal Washington Post al cileno El Mercurio, dalla prestigiosa rivista del MIT Technology Review al portoghese Expresso sottolineano l’importanza di questo Piano Energetico per il futuro del pianeta. Gli USA hanno risposto alla crisi energetica sponsorizzando un grande programma di ricerca per l‘energia alternativa. Ma l’handicap di questa risposta governativa risiede nel fatto - notano Shinnar e Citro nel loro articolo - che di ogni ricerca non sono mai prevedibili i risultati. Quindi, la chiave di volta del piano Shinnar - Citro per risolvere il problema consiste proprio in questo: l’utilizzo delle tecnologie esistenti a garanzia di un risultato certo. Cosa di non poco conto vista l’importanza e l’urgenza del problema. Ovviamente i due scienziati non intendono con questo che si debba abbandonare la ricerca, anzi il loro augurio è che la continuazione su larga scala di ricerche nel settore dell’energia alternativa porti a risultati che, se positivi, potranno essere integrati nel loro piano in un secondo momento. Il piano prevede la generazione di elettricità non più dal carbone o dal gas naturale, come avviene principalmente oggi, ma unicamente da fonti alternative (energia termosolare, fotoelettrica, eolica, nucleare, geotermica e idroelettrica). Inoltre, l’elettricità da fonti alternative può sostituire l’utilizzo del petrolio, gas naturale e carbone completamente in tutti gli usi residenziali e commerciali e parzialmente nei settori dei trasporti e delle industrie. Per tutte le applicazioni per le quali l’elettricità non può sostituire gli idrocarburi, quest’ultimi possono essere prodotti dalla gasificazione delle biomasse. Tra le varie tecnologie impiegate, Shinnar e Citro affidano un ruolo predominante alle cosiddette automobili ibride (alimentate con batterie elettriche e funzionanti a benzina solo quando la batteria e’ scarica), e ad impianti elettrici termosolari -tecnologia che nel deserto del Mojave in California conta impianti per 354 MWe in funzione da circa 20 anni. Shinnar e Citro stimano che il 70% di questo progetto è realizzabile in 30 anni al costo di 170-200 miliardi di dollari annui, costo considerato non eccessivo per gli USA. Inoltre, dati gli attuali livelli di emissioni di anidride carbonica, una tassa di 40-50 dollari per tonnellata di CO2 emessa, consentirebbe di pagare l’intero investimento e fungerebbe anche da incentivo per l’implementazione di tecnologie rinnovabili. I due scienziati da anni collaborano presso il City College di New York dove Shinnar è Distinguish Professor e dove l’ingegner Citro ha studiato per il suo Ph.D. dopo essersi laureato in Ingegneria Chimica all’Università di Salerno. Da oltre 150 anni, il City College di New York fornisce un livello di educazione molto elevato in un’ampia gamma di discipline. Oltre 12000 studenti sono iscritti ai vari corsi di laurea e post-laurea in varie discipline tra cui ingegneria, architettura, pedagogia, sociologia, e biomedicine. Porta bene dire che questo College ha sfornato ben 9 premi Nobel, cosa che lo pone in testa alla classifica delle università pubbliche. Per contatti: Prof. Ing. Francesco Citro 001.212.6506671 (ufficio) 001.212.5819460 (casa) indirizzo e-mail: citro@chs2s0.engr.ccny.cuny.edu MIT Technology Review: http://www.technologyreview.com/blog/posts.aspx?id=17381 Washington Post: http://www.washingtonpost.com/wp-dyn/content/article/2006/09/06/AR2006090601807.html?sub=AR Expresso weekly newspaper in Lisbon www.expresso.pt
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