CRISTO SI E' FERMATO A... No, Cristo NON si è fermato ad Eboli...piussù, piussù!
SAN BENEDETTO DEL TRONTO, 2006-07-26 – riceviamo in redazione e pubblichiamo integralmente Nel libro di Carlo Levi - 1945 - si era fermato a Eboli. Oggi direi che s'è fermato molto prima, Cristo: prima di San Benedetto del Tronto. Questo mi viene in mente, subito, mentre visito da paziente (sostantivo e aggettivo) la ASL n.12 di v. Romagna. Agghiacciante combinazione di anodizzati e arredi (!) similsvedesi-giallini-verdini, l'atrio - coi suoi sportelli al pubblico - è impareggiabile condensato di squallore. Neppure un pietoso ventilatore, in giorni africani, a conforto di utenti che a occhio e croce starebbero volentieri altrove. Osservo, registro; a dispetto di tutto il morale regge. La mia visita, al secondo piano. Sono in anticipo, magari cerco un bagno. Scale, primo piano, un cartello: "WC" e disegnino di carrozzella disabili. Infatti c'è. La porta del bagno. Niente maniglia, niente che serva ad aprire e chiudere. Niente. In disuso. Scale, secondo piano, altro cartello "WC" con carrozzella. Ma qui non c'è porta, solo una specie di pietra tombale a murare un locale che chissà, un tempo, forse, casomai, sarà stato un cesso. Il morale vacilla. Proseguo nel corridoio : sulla parete altro cartello, di anonimo amanuense: "BAGNO" e freccia a sinistra. Procedo nel silenzio spettrale. In fondo, sull'ultima colonna, ancora il fine amanuense, ancora "BAGNO", ancora freccia a sinistra. Che mi conduce ad una porta, c'è scritto su: "radiologia". Qui anche il gabibbo vacillerebbe: su un angusto tetro corridoio si aprono otto vani ingombri di ogni sorta di materiali di scarto alla rinfusa ( lavandini, pezzi di armadi...); aspetto da lavori in corso senza lavori in corso; pavimento imbrattato di inquietanti scolature rugginose o chissacosaltro. L'ultimo degli otto loculi è il "bagno": stato di conservazione ed estetica del tutto all'altezza. Su mezzo foglio di quaderno stropicciato, qualcuno - forse uno dei responsabili (?!), forse uno delle pulizie (?!) - ha finemente vergato il dantesco "si prega di tirare l'acqua dopo ogni utilizzo". Il morale crolla. Uso una non indispensabile funzione del telefonino e fotografo: mi servirà per una qualche biennale dell'orrore (quella di Manchester? ). In sala d'aspetto - alle 9 - temperatura da collasso; infine la visita. Bravo, esperto, affidabile il medico. Cortese...Dal cilindro pesca un frusciante ventilatorino d'epoca a palette celestine, portato da casa; dopo qualche maneggio di valvole gli funziona ("sapesse di pomeriggio qui, signora, quando il sole gira..." ). Rassegnato. Fuori da tutto questo c'è una città che riqualifica (o crede di farlo) strade, piazze, porticcioli, mezzivialedegasperi; che patetica si bea di demenziali movide lucignolesche; che dietro le inutili palme nasconde il degrado di parchi urbani che vengono chiusi (è cronaca di oggi ) dagli stessi utenti disperati.. ; nella quale molti pazienti potrebbero dire, come i contadini della Lucania di Carlo Levi, "noi non siamo cristiani". No, Cristo NON si è fermato ad Eboli... Piussù, piussù! Sara Di Giuseppe
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