Klemzer Festival: Poesie delle due sponde, dalla voce di Maddalena Crippa
ANCONA, 2006-10-09 - La sapiente cadenzatura della voce, i toni, il ritmo, l’intensità, di un’attrice di rilievo, dà vita ai versi di poeti contemporanei vicini per geografia, lontani per storia. Il pathos si accresce e le parole diventano più penetranti con le note originali interpretate da chitarra, violino, contrabbasso.
L’appuntamento è “L’anima del mondo”, una serata di letture poetiche di autori bosniaci e marchigiani contemporanei al Ridotto delle Muse, martedì 10 ottobre, alle ore 21. Maddalena Crippa, protagonista della scena internazionale e vincitrice del premio Duse come migliore interprete del 2004, e Fernando Maraghini raccontano i luoghi dell’anima di due regioni dirimpettaie dell’Adriatico, attraverso la sensibilità dei poeti marchigiani come Franco Scataglini, Francesco Scarabicchi, Franco Matacotta, Neuro Bonifazi e dei bosniaci Izet Sarajlic e Abdulah Sidran. Si incontrano e si scontrano in tempi e modalità differenti passioni e disperazioni, malinconie e speranze, guerre e religioni, sconfitta politica e fame di utopia. A creare la cornice alla voce dei due attori, anche il contrappunto di musiche originali. Giovanni Seneca, compositore e chitarrista marchigiano, eseguirà i brani insieme a Giovanni Scaramuzzino al mandolino e Eolo Taffi al contrabbasso. L’evento, esclusiva del Klezmer Festival, è una serata da vivere ad occhi chiusi, traghettati dalle voci dei due attori e dalle musiche dal vivo. Costo del biglietto euro 10. Per info 071 52525. www.in3comuniazione.it
Appuntamento del Klemzer Festival
Martedì 10 Ottobre - Ancona ore 21.00 Ridotto delle Muse – Ingresso € 10 L’anima del mondo di e con Maddalena Crippa letture poetiche di autori bosniaci e marchigiani contemporanei
Maddalena Crippa e Fernando Maraghini voci recitanti Giovanni Seneca, chitarra Giovanni Scaramuzzino, mandolino Eolo Taffi, contrabbasso Giovanni Seneca, musiche originali
La poesia contemporanea delle due sponde dell’Adriatico messe a confronto attraverso le sue voci più significative. Maddalena Crippa, vincitrice del Premio Duse per la migliore interprete del 2004, e una delle attrici più sensibili del panorama italiano, protagonista della scena internazionale, interpreta con originalità e rigore stilistico personaggi-chiave, nel corso di una carriera condotta al fianco di importanti registi, alternando ruoli da popolana a ruoli da aristocratica o spregiudicata sciantosa. Su richiesta del Festival Klezmer ha accettato di prestare la propria voce, assieme all’attore Fernando Maraghini, per interpretare attraverso la sensibilità dei poeti i luoghi dell’anima di due regioni vicine ma divise dal mare e dalla storia; dove si incontrano e si scontrano in tempi e modalità differenti passioni e disperazioni, malinconie e speranze, guerre e religioni, sconfitta politica e fame di utopia. Giovanni Seneca, compositore e chitarrista marchigiano, contrappunterà le letture con musiche originali eseguite dal vivo con il suo trio.
Maddalena Crippa
Biografia Nata a Besana Brianza (MI) nel 1957, protagonista della scena internazionale, interpreta con originalità e rigore stilistico personaggi-chiave, nel corso di una carriera condotta al fianco di importanti registi, alternando ruoli da popolana a ruoli da aristocratica o spregiudicata sciantosa.
Inizia a recitare a diciotto anni al Piccolo Teatro ne Il campiello di Goldoni (1975), diretta da Strehler nel ruolo di Lucietta, partecipando poi a una lunga tournée: Parigi, Berlino, Mosca, Varsavia. Un altro ruolo fondamentale è Lady Macbeth, con la regia di E. Marcucci (1980); è protagonista, diretta da Ronconi, in La commedia della seduzione di A. Schnitzler; contemporaneamente è Leonide e Focino in Il trionfo dell'amore di Marivaux, per la regia di A. Vitez (1985). M. Castri la dirige in Fedra di D'Annunzio, dove interpreta il ruolo della protagonista (1988 e '93). È una sensuale Tamora nella versione del Tito Andronico di Shakespeare di P. Stein, Nora in Casa di bambola di Ibsen, la nobile Cornelia e la governante Rosa - parti in cui si alterna con Elisabetta Pozzi - nell' Attesa di R. Binosi per la regia di Cristina Pezzoli. Partecipa al festival di Salisburgo dal 1994 al 1997, recitando in lingua tedesca la parte della lussuria (Buhlschaft) nello Jedermann di Hofmannsthal. Con la regia di Stein è Elena in Zio Vanja di Cechov, che debutta a Mosca nel 1996 e vince il premio come miglior spettacolo al festival di Edimburgo. La troviamo protagonista nel Pierrot lunaire di Schönberg con la regia di W. Le Moli e in due recital, Canzoni italiane del 1919-39 e Canzonette vagabonde degli anni '20-40, in cui canta brani italiani e tedeschi. Vince il premio Maschera d'argento come miglior attrice nel 1994. Da alcuni anni legata a un intelligente e proficuo sodalizio professionale con Cristina Pezzoli. Sotto la sua guida è stata infatti, in queste ultime stagioni, splendida e versatile protagonista di due spettacoli che ripercorrono splendori e miserie dell'Italia dal dopoguerra al boom economico, L'annaspo di Raffaele Orlando e Sboom!.
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